Il funerale di Laura Paoletti e del figlio Giosuè Lucaroni
Laura e Giosuè
di Marina Verdenelli
(foto di Lucrezia Benfatto)
Seduto con una sedia accanto alla bara del figlio, per accarezzarla e stringerla forte a sé. Abbracci, baci sul legno bianco colmo di fiori. Ha commosso tutti in chiesa Lorenzo Lucaroni, papà del piccolo Giosuè, 6 anni, ucciso sabato a colpi di fucile dalla mamma Laura Paoletti, 32 anni. La donna con la stessa arma si è poi tolta la vita. I due feretri sono appena arrivati in duomo, a Recanati, per il funerale di madre e figlio, quando attorno alle 15 lui si avvicina a quello del piccolo inginocchiandosi in lacrime. Aiutato a rialzarsi gli hanno allungato una sedia avvicinata alla bara. Lì voleva stare. Pochi minuti per rimettersi in piedi e raggiungere appena dietro il padre di Laura, Giuseppe Paoletti. Vicino a lui si è seduto ed è rimasto per tutto il funerale cercando con gli sguardi i compagni di classe di Giosuè, quelli della prima A dell’elementare Gigli, tutti vicini alla bara. Due famiglie divise da un gesto ma unite nel dolore. Nessuna parola è stata letta in chiesa per ricordare il piccolo e la mamma. Si è scelto il silenzio rotto solo dalla messa celebrata da don Pietro Spernanzoni, vicario del vescovo, che nell’omelia ha letto un messaggio di monsignore Nazzareno Marconi indirizzato alle due famiglie.
Il padre del bambino, Lorenzo Lucaroni, fuori dalla chiesa
«In questa storia, come in ogni storia di dolore, siamo tutti un po’ sconfitti – ha scritto il vescovo – questa tristezza però non deve mai diventare rabbia altrimenti gli innocenti, e gli innocenti ci sono sempre anche se non sappiamo quanti sono, hanno sofferto invano». Gremita la chiesa dove già un’ora prima del funerale a centinaia sono arrivati per l’ultimo saluto a Giosuè e Laura. Tra i primi Giuseppe Paoletti, il papà di Laura che si è seduto su una panchina davanti al duomo. Quando sono arrivati i due feretri, prima quello del bambino e a seguire quello della mamma, è scoppiato a piangere. Si è avvicinato alla bara del nipotino. L’ha accarezzata e baciata. Poi ha fatto lo stesso con quella della figlia. Dopo il messaggio del vescovo don Pietro si è rivolto ai compagni di classe di Giosuè, seduti tutti vicino alla bara. «Coraggio – ha detto – non abbiate paura. Ora avete un angioletto con voi che vi accompagnerà sempre». I bambini della prima A si sono avvicinati anche al papà di Giosuè per abbracciarlo e baciarlo. Lucaroni ha parlato con loro accennando sorrisi. La folla ha poi atteso la benedizione finale per salutare tutte e due le famiglie. «Speriamo di superare questo dolore – ha detto Franco Lucaroni, nonno paterno del piccolo Giosuè, a chi lo abbracciava – siete davvero tanti oggi, grazie». Poco prima della fine del funerale c’è stato un lieve malore in chiesa e sul posto è arrivata la Croce gialla. I sanitari sono entrati e andati via senza bisogno di portare nessuno in ospedale. In chiesa non è voluto mancare il sindaco Francesco Fiordomo e l’ex sindaco Fabio Corvatta, amico dei familiari. Alla messa hanno partecipato anche padre Claudio Verducci, della parrocchia delle Grazie, dove è cresciuta Laura Paoletti e l’ex parroco delle Grazie Raffaele de Fulvio. Le offerte del funerale andranno alla scuola di Giosuè che farà una donazione alla Lega del Filo d’Oro per aiutare i bambini meno fortunati. Madre e figlio sono stati tumulati insieme nel cimitero cittadino, nella cappellina di famiglia.
Le due famiglie vicine
Lorenzo Lucaroni vicino al padre di Laura e al fratello di lei
Lorenzo Lucaroni e Giuseppe Paoletti
Lorenzo Lucaroni e il fratello di Laura
L’avvocato Alessandra Perticarà
L’arrivo dell’ambulanza

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R,I,P
Rip in pace
Non si può giudicare dallesterno non sappiamo cosa c’era in questa famiglia x compiere questo gesto che riposino in pace e che il SIGNORE GLI DIA PACE E SERENITA
R.I.P piccolo angelo e stai vicino al tuo papà che ti amava tanto e nella normalità
Veramente apprezzabili e commoventi i segni di riconciliazione e di perdono tra le due famiglie schiacciate da una tragedia così grande e così incomprensibile.
Questo duplice funerale poteva essere l’ultimo atto di uno scontro tragico, ed invece è diventato per tutti, diretti protagonisti e spettatori commossi, un dono ed una lezione di civiltà e di umanità.
Le più vive condoglianze ad entrambe le famiglie.
il papa’ ha fatto una cosa stupenda, di sicuro la mamma aveva bisogno di aiuto medico
R.I.P. piccolo angioletto senza colpe, non ti meritavi una cosa simile.. povera anima indifesa.. che tristezza tutto questo..
R.I.P.
Io sono sempre del parere che prima di aprire la bocca si deve inserire il cervello R.I.P