Lo statuto de “il Giardinetto”
di Federica Nardi
“Il giardinetto” torna a nuova vita. Dopo la contesa per la proprietà e anni di incertezza a febbraio partiranno i lavori per il recupero dello storico locale di Macerata. Anche se, dopo più di 140 anni, il circolo non sarà più sede della Società garibaldina che l’aveva reso un caso unico a livello nazionale. All’ombra del pergolato di vicolo Monachesi nascerà probabilmente un ristorante. Ad annunciarlo Giovanni Guaitini, che ha curato il progetto di ristrutturazione: «”Il giardinetto” non cambierà nome e potrebbe essere un ristorante, anche se non ne siamo certi. Vedremo chi lo vorrà gestire, lo affideremo a determinate condizioni – dice Guaitini, illustrando il progetto approvato a fine dicembre dall’Ufficio tecnico del Comune – La struttura originale verrà conservata e i cimeli rimasti verranno rimessi a posto. Solo alcuni spazi verranno redistribuiti, come i bagnetti che erano fatiscenti e saranno demoliti e riposizionati. Tornerà a essere uno spazio aperto al pubblico».
Il Giardinetto, in vicolo Monachesi
Il progetto ha impegnato Guaitini, fratello del proprietario Carlo Guaitini, per diversi mesi e i lavori «cominceranno a febbraio. Contiamo di completarli per fine anno». Un annuncio che non trova impreparata l’amministrazione, già da tempo informata del piano di recupero. Soddisfatta il vicesindaco Stefania Monteverde «perché un privato ha visto un’opportunità di crescita che rispetta la tradizione storica del Maceratese. Soprattutto in una zona del centro storico dove già stiamo lavorando per il recupero dell’ex tipografia, che potrebbe inaugurare già da questa primavera». A commentare la notizia dalla cantina Crispi, dove sono conservati alcuni cimeli della Società garibaldina, è Andrea Fazzini, ex socio de “Il giardinetto”: «Le cantine non avevano abbastanza forza contrattuale per assumere la gestione del circolo dopo l’acquisto del nuovo proprietario e ora la Società garibaldina è senza sede – ammette Fazzini – Ma l’importante è che “Il giardinetto” non venga snaturato». Un augurio che suonava come un presagio nelle parole di Gabor Bonifazi, quando nel 2011 scriveva dopo la dichiarazione di inagibilità del circolo, teatro di tante storie maceratesi: «Diventerà un locale per ricchi».
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“È vera cultura solo quando se magna”, una delle tante verità dei Vincisgrassi, che consiglio di non dimenticare per non perdere la nostra unica identità.
sarebbe bello se chi l’avrà in gestione vorrà riservare almeno un tavolo comune e un menù a parte a prrezzo popolare per avventori meno abbienti.
un altro ristorante in centro, c’è l’imbarazzo per la scelta.
Dall’Atene delle Marche all’Ateneo della Porchetta.
Invece di acquistare il park sì si trasformi il locale in una biblioteca comunale, con accesso ad Internet, aperta al pubblico.