La cassettina metallica contenente il corpicino della neonata portato via dalla palazzina
La busta marrone sopra il davanzale con le buste bianche dove è stata messa la neonata trovata morta
di Marina Verdenelli
(foto e video Federico De Marco)
Era una bimba, prematura di circa 5 mesi, dai tratti somatici non riconducibili ad origini europee, di pelle chiara. Sarebbe nata da un parto naturale, viva ma poi morta subito. Forse un parto indotto da farmaci. Sul corpicino non sono emersi traumi per una nascita forzata. E’ quanto emerge sulla neonata rinvenuta ieri a Civitanova, in via Dalmazia (leggi l’articolo), nel condominio conosciuto come Palazzo Pistilli, dopo l’ispezione esterna eseguita questa mattina all’ospedale di Civitanova Alta dal medico legale Antonio Tombolini. L’autopsia verrà effettuata dopo Natale e al momento è stata sospesa. Sul feto verrà fatto anche l’esame del Dna. Dai primi risultati ottenuti da un esame esterno sul corpicino, arriva la conferma che è una femmina di circa 5 mesi, sana. Era già formata, grande come il palmo di una mano di un uomo adulto. Da come è stata trovata sarebbe venuta al mondo con l’aiuto di qualcuno esperto nei parti che però non ha utilizzato strumenti chirurgici. Il cordone ombelicale sarebbe stato reciso forse da un coltello o da un paio di forbici comuni. La bambina è stata pulita e posta in tre buste di plastica bianca, una dentro l’altra. Poi è stata messa in una bella busta marrone, di una boutique di Macerata, come se fosse un regalo. Dentro c’erano anche dei campioncini di profumo. La procura di Macerata ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Titolare dell’inchiesta il pm Claudio Rastrelli momentaneamente sostituito in questi giorni dal collega Luigi Ortenzi. L’ipotesi di reato è l’interruzione di gravidanza al di fuori delle modalità e delle condizioni previste dalla legge. Un aborto illegale. I campioncini di profumo sono ora al vaglio degli inquirenti. Particolari che potrebbero ricondurre alla madre. Le due 15enni che ieri hanno aperto il sacchetto sotto il porticato della palazzina di Civitanova sono state sentite fino a tarda serata in Commissariato, alla presenza dei loro genitori.
La scala che conduce al condominio di via Dalmazia
La prima ad uscire dal Commissariato di Civitanova, attorno alle 23, in compagnia del padre, dello zio e di una donna, è stata l’amica della ragazzina che avrebbe trovato il sacchetto marrone a Trodica di Morrovalle, su una panchina vicino alla fermata del bus. L’altra è stata ascoltata fino a mezzanotte inoltrata. Le due amiche erano solite frequentare lo stabile di via Dalmazia. Lì hanno un ritrovo con i loro amici. Ieri non erano sole quando hanno aperto il sacchetto, appoggiato sul davanzale di uno degli appartamenti che compongono lo stabile. C’erano anche altri ragazzini. Un po’ tutti hanno visto cosa conteneva la busta. Il porticato è dotato di telecamere i cui filmati sono stati ora acquisiti dalla squadra mobile di Macerata che conduce le indagini insieme al Commissariato di Civitanova. Sono al vaglio della polizia anche altre telecamere, in provincia, che potrebbero chiarire il ritrovamento della busta da parte della minore. Continua la ricerca anche nei pronto soccorso della provincia e della regione per vedere se ci sono state donne ricoverate per problemi post parto.
Sul posto anche la scientifica
L’accesso allo stabile di via Dalmazia
Il porticato
Il davanzale (quello sopra la scritta rossa) dove è stata appoggiata la busta
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Tesoro mio….sarai l’angelo più bello e sorridente vicino a Gesù bambino!