Domenico Bevilacqua, rappresentante locale dell’associazione e Stefano Pietrelli mentre mostrano il cartello che verrà affisso nelle strade che prenderanno parte al programma
di Marco Ribechi
Insieme per difendere i cittadini grazie a un sistema gratuito per ridurre truffe e furti. Presentato oggi in comune a Civitanova il progetto “Controllo del vicinato” che vede il supporto dell’amministrazione comunale e di tutte le forze dell’opposizione, nonché delle forze dell’ordine della città del litorale. L’azione, promossa dal rappresentante locale dell’associazione, Domenico Bevilacqua, vuole riallacciare i contatti tra abitanti di uno stesso condominio o strada, senza avere alcuna implicazione politica. «Il controllo del vicinato vuole far leva su tre azioni fondamentali – dice Bevilacqua – diminuire la vulnerabilità personale facendo una valutazione di tutti i comportamenti che adottiamo e che facilitano ladri e truffatori. Potenziare la solidarietà tra i vicini riprendendo la normale comunicazione tra abitanti della stessa zona e imparare a fare segnalazioni qualificate alle forze dell’ordine per poter intervenire prima del reato». Il sistema di controllo del vicinato nasce negli Stati Uniti nel 1972, dieci anni dopo è arrivato nella maggior parte dei paesi europei a partire dal Regno Unito. In provincia di Macerata è già attivo a Cessapalombo e Camporotondo di Fiastrone (leggi l’articolo), con ottimi risultati. Non ha nulla a che vedere con le ronde che delegano a dei rappresentanti il pattugliamento dei quartieri.
Domenico Bevilacqua illustra il progetto. A sostenerlo anche Massimo Belvederesi segretario provinciale di Fratelli d’Italia e Alleanza Nazionale che, insieme a tutte le opposizioni, si è dichiarato favorevole all’iniziativa
«Il controllo del vicinato è uno strumento molto più partecipativo – continua Bevilacqua – L’associazione ha solo lo scopo di informare e mettere in contatto i gruppi locali, formati da massimo 15 persone, con l’amministrazione e gli organi di controllo. Poi saranno gli stessi a decidere le loro strategie, ma è assolutamente vietato trasformare le nostre iniziative in ronde. L’idea è aumentare il numero di occhi che controllano i luoghi dove viviamo e la comunicazione tra i cittadini che sono gli unici a sapere realmente i problemi delle singole aree. Proponiamo 10 incontri formativi gratuiti in cui imparare le tecniche per una vigilanza corretta. Inoltre la polizia locale ha detto che offrirà volentieri altri incontri formativi per approfondire gli argomenti. Quando si costituisce un gruppo locale verrà apposto nella strada il cartello del “Controllo del vicinato” che già è un deterrente per i ladri perchè significa che le persone di quella zona sono attive e vigili». Una volta al mese i gruppi si riuniranno col rappresentante locale in modo tale da strutturare le segnalazioni alle forze dell’ordine o ai servizi sociali. «E’ assurdo che alcune persone vivano dei veri e propri drammi senza che i vicini possano far nulla per aiutarli – conclude il rappresentante – tante tragedie che accompagnano gli episodi di criminalità, si consumano in casa. Il controllo del vicinato serve per assistersi a vicenda e per aumentare il rispetto e la tutela del patrimonio pubblico. Spesso infatti si inizia per prevenire la criminalità ma si finisce per migliorare strade, servizi, spazi verdi e tutto quello che circonda le nostre case partendo dall’idea che la strada sia il proseguo della nostra abitazione». Il gruppo invita tutta la cittadinanza ad un incontro pubblico il 19 settembre alle 16 al teatro Cecchetti, dove interverrà anche il vice presidente nazionale Francesco Caccetta, criminologo e carabiniere. Intanto ogni sabato il gazebo dell’associazione sarà presente in corso Umberto per informare i cittadini in vista dell’assemblea di settembre.
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ottima iniziativa. bravo domenico.
peccato che non sempre sia attuabile viste alcune teste di legno (in realtà anche d’altro) che abitano in certi condomìni, solidali a ladri ed abusi.
Bè… gli italiani sono un popolo di omertosi, la vedo dura…. ma buona idea !
Per CM. Non fermare i reati, ma impedire che abbiano luogo, prevenirli.