Non si allenta il tira e molla sulla questione del liceo paritario per le scienze umane per la decisione dell’amministrazione di revocare i locali concessi allo Stella Maris negli spazi di via Saragat a Civitanova (leggi l’articolo). I toni si sono fatti molto accesi da entrambe le parti (da un lato assessore Piergiorgio Balboni e dirigente del circolo didattico di Via Regina Elena Daniela Boccanera e dall’altro Marco Pazzelli coordinatore del liceo). E in attesa di capire se interverranno davvero le forze dell’ordine a fine luglio, alla scadenza dell’ultimatum da parte del Comune, Pazzelli torna alla carica: «Provo disagio nel rispondere agli attacchi rivolti al liceo data la loro pochezza e inconsistenza. E’ falsa l’affermazione di Balboni secondo cui l’ala mancherebbe di bagno per disabili. Quanto alla rampa di accesso, a seguito proprio della suddetta ispezione in cui se ne richiedeva l’istallazione, abbiamo inoltrato all’amministrazione la richiesta di lavori necessari, “a proprie spese e senza onere alcuno per il Comune”, ma nessuno si è degnato di darci non solo un’autorizzazione, ma nemmeno una risposta. Tanto è vero che, a tal fine, e prima che il Comune assumesse le ultime gravi iniziative contro il Liceo, avevamo già provveduto autonomamente ad attivarci per verificare come poter porre fine alla questione e provvedere di conseguenza. Sorprende poi l’uscita dell’assessore Balboni secondo cui “non sta scritto da nessuna parte che un Comune debba pagare le utenze di una scuola privata”, considerando che è scritto chiaro e in modo inequivocabile all’art. 8 del contratto attualmente in essere e del quale nessuno finora in amministrazione si è mai premurato di ipotizzarne una modifica, salvo poi, contraddittoriamente, rinfacciarlo. E proprio per questo, torno a ripetere, l’argomento è pretestuoso, ideologico e strumentale, e, come per il servo scala, non è tollerabile che l’inefficienza della macchina amministrativa sia riversata sulla Cooperativa in modo così ignobile». Pazzelli ritorna poi sulle dichiarazioni della dirigente Boccanera: «fa sorridere la versione per cui noi, affidatari nel 2011 di tre aule in più, oltre quelle già utilizzate, ce ne saremmo prese ben otto in una sorta di “blitz”. La situazione è, purtroppo per lei, assai meno misteriosa e avvincente: dividendo col cartongesso alcuni spazi concessi, ecco che, in una sana e necessitata logica di ottimizzazione e adeguamento dei locali, si ottengono più aule».
(l.b.)
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Prima si scannavano e adesso tutto rose e fiori. E’ sempre la stessa storia, a Civitanova ognuno cura il proprio orticello stafregandosene degli altri. Il comune intervenendo male e ipocritamente sulla base dei voti prevedibile per ogni azione, si muove sempre usando la tecnica del dare se poi riprendo molto. Appunto i voti che verranno poi usati come nel caso dell’ultima amministrazione solo ed esclusivamente per farsi i Caçççi propri. Però di bello devo dire che questa rivoltante giunta ( nel senso che si potrebbe rigirare come un calzino, se capite la metafora) tutte le malefatte le ha fatte alla luce del sole. Non vorrei che qualcuno in comune fosse strettamente imparentato con il Dio Mercurio, protettore dei ladri e dei commercianti, ma avrei potuto anche dire del dio Giove protettore del augello che se lo freca. https://www.cronachemaceratesi.it/2014/03/28/regina-elena-la-preside-contro-tutti-la-nostra-scuola-come-quelle-africane/445855/
Prima ci fate mettere la faccia e poi moderate. Che senso ha?
Prima si azzannavano e adesso tutto rose e fiori. E’ sempre la stessa storia, a Civitanova ognuno cura il proprio orticello stafregandosene degli altri. Il comune intervenendo male e ipocritamente sulla base dei voti prevedibile per ogni azione, si muove sempre usando la tecnica del dare se poi riprendo molto. Appunto i voti che verranno poi usati come nel caso dell’ultima amministrazione solo ed esclusivamente per farsi gli affari propri. Però di bello devo dire che questa rivoltante giunta ( nel senso che si potrebbe rigirare come un calzino, se capite la metafora) tutte le malefatte le ha fatte alla luce del sole. Non vorrei che qualcuno in comune fosse strettamente imparentato con il Dio Mercurio, protettore dei ladri e dei commercianti, ma avrei potuto anche dire del dio Giove protettore del augello che se lo freca. https://www.cronachemaceratesi.it/2014/03/28/regina-elena-la-preside-contro-tutti-la-nostra-scuola-come-quelle-africane/445855/
Non entro nel merito strumentale di “Scuole Pubbliche” e “Scuole Paritarie” mi fa solo impressione leggere i toni di una polemica non sostenuta da dati oggettivi…il numero delle aule, il fatto di essere appellato con il termine di Dirigente o meno, gli accessi per i disabili. Fa poi un certo effetto leggere di tre aule piuttosto che otto, o viceversa, in un mondo, quello della scuola, dove da anni fior di studiosi si confrontano sul bisogno che le valutazioni siano oggettive…ma se non lo è nemmeno il numero delle aule? Sembra si cerchi ragione semplicemente attraverso una forzatura di tipo ideologico su un problema strettamente contrattuale!
Difficile commentare interventi di assessori “sprovveduti” che si accorgono solo ora di aule non a norma, quando da tre anni in carica non si sono premurati di attivare autorizzazioni al riguardo, “senza onere alcuno per il Comune”, come ci informa il dirigente Pazzelli. Una dimenticanza che fa pensare ai 600 mila euro persi dal Comune per il fotovoltaico, perchè lo stesso assessorato non presentò domanda. Così come è difficile confrontarsi con dirigenti “fomentatrici”, che scoprono la moltiplicazione delle aule, già oggetto per la loro animosità, mi viene riferito, di condanna dal Giudice di Pace. Un assessore che si affida beatamente, senza fare proposte concrete, alle decisioni del Tribunale, aggiungendo altre spese legali al Comune. Ciò da una Amministrazione, aveva polemizzato con la precedente per le eccessive spese legali, che attiva continuamente cause. Recente quella per riavere metà dei locali del bar Maretto, dopo averli concessi. L’assessore che solleva problemi di legittimità nei confronti di un Istituto scolastico, dovrebbe prima di tutto chiarire la sua presenza in Giunta. Egli è l’unico assessore, infatti, di cui non si capisce chi rappresenti. Eletto con l’Italia dei Valori, da cui si è allontanato una volta nominato in Giunta, tale partito non lo riconosce proprio rappresentante. Tornando al problema del Liceo di Scienze Umane, la Giunta ha deliberato l’annullamento di un contratto senza averne le motivazioni. Dopo di che propone al Liceo di trasferirsi in locali necessitanti di lavori di recupero, a poco più di un mese dell’inizio del nuovo anno scolastico. La conseguenza logica, e quindi l’irresponsabilità dell’amministrazione, è che il Liceo Scienze Umane rischi concretamente di non riprendere le lezioni. Si legge chiaramente, senza alcun dubbio, nelle parole dell’assessore e del dirigente scolastico l’attacco alla scuola paritaria. E’ chiaramente in gioco la “libertà di educazione”, in questo caso cattolica, senza i cui valori la nostra società sarebbe andata da un pezzo in rovina. In questo caso – non su questioni estemporanee come il gender – dovrebbero mobilitarsi le associazioni cattoliche, contro le scelte pericolose e discriminatorie della Giunta che amministra Civitanova Marche