Secondo scippo nel giro di pochi giorni a Macerata, è allarme tra i pensionati. Questa mattina, intorno alle 12, una donna di 69 anni è stata vittima di un borseggio davanti all’ufficio postale di via De Angelis (nella zona di via Pace) dove poco prima aveva ritirato la pensione. Il bottino è di 600 euro. A causa dell’aggressione compiuta dal malvivente la donna è caduta a terra (non è rimasta ferita). Lunedì c’era stato il caso di una anziana di 83 anni che, in pieno giorno, era stata scippata della borsa al sottopassaggio tra corso Cavour e via dei Velini (leggi l’articolo). Alla donna, un malvivente che è subito fuggito, era stata portata via la pensione che aveva ritirato poco prima: 500 euro. Oggi un nuovo caso ed è allarme tra i pensionati vittima due volte nel giro di pochi giorni di uno scippo. Questa volta è toccato ad una 69enne che si è sentita afferrare dopo essere uscita dall’ufficio postale, dove poco prima aveva preso il denaro della pensione. La donna, strattonata dallo scippatore, è caduta a terra e da lì il malvivente le ha strappato la borsetta, poi è fuggito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Macerata. La donna non ha saputo dare una descrizione dello scippatore.
(Gian. Gin.)
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Ma io mi domando le telecamere installate davanti ai uffici privati e banche funzioano?
a in che orario?
Ferma restando la necessità di intensificare la vigilanza delle forze dell’ordine sul territorio,ritengo che se intanto magari questi anziani si facessero accompagnare da qualcuno o almeno riponessero i soldi in una tasca interna renderebbero meno facile il colpo ai malviventi, che ormai sembrano liberi di agire senza incontrare ostacolianche in pieno giorno ed in zone frequentate.
Mi rendo conto della banalità del mio suggerimento,ma penso che a volte un minimo di precauzione serva ad evitare il peggio.
Se fossimo negli anni 70 questa situazione l’avrebbero ripresa in pellicola dal titolo ” I ladri scorrazzano e la polizia ritira patenti” Ma la colpa non è di quei poveri cristi lobotomizzati delle volanti pronto intervento, ma di chi impartisce loro ordini da: dietro le scrivanie delle questure, dai comandi di legione, dagli uffici dei tribunali, e da qualche locale segreto proprio sotto casa nostra.