di Monia Orazi
Sono sette i nuovi commendatori e cavalieri dell’ordine di San Gregorio Magno, insigniti della più prestigiosa onorificenza del Vaticano, dall’arcivescovo di Camerino monsignor Francesco Giovanni Brugnaro. “Anche se un momento come questo può sembrare effimero, vogliamo dire il nostro grazie a questi fratelli che si sono molto impegnati nella comunità ecclesiale. Il sinodo stesso ci raccomanda di servirci degli altri, persone che per la loro scienza, conoscenza e passione, per il loro essere immersi nel mondo, aiutano a servire meglio la chiesa – ha detto monsignor Brugnaro – I pastori non devono portare da soli il peso della loro missione salvifica, ma possono condividere con i laici le responsabilità della loro missione. Dopo sette anni di servizio, desideravo a nome della comunità diocesana, rendere grazie per il loro lavoro a questi laici che partecipano attivamente alla gestione del patrimonio, non solo materiale, della nostra diocesi, per fare in modo che l’eredità della stessa potesse vivere la missione di essere nella vigna del Signore”. E’ stato l’arcivescovo di propria iniziativa, a chiedere alla Nunziatura Apostolica in Italia, presso il Vaticano, le sette onorificenze, concesse tutte dall’organismo apostolico.
Sono state consegnate le onorificenze di commendatori dell’Ordine di San Gregorio Magno al direttore dei musei diocesani professor Pierluigi Falaschi (commendatore con placca), presidente della Fondazione Masogiba professor Ettore Orsomando, componente del consiglio diocesano per gli affari economici professor Massimo Ciambotti. Sono stati insigniti del titolo di cavaliere dell’Ordine di San Gregorio Magno l’economo arcidiocesano dottor Alberto Caprioli, presidente del consiglio di amministrazione della casa di cura clinica Lami Spa di Perugia (di cui la diocesi è socia di maggioranza) il dottor Luigi Paonazzo, componente della commissione arcidiocesana dei mezzi di comunicazione professor Giancarlo Gioia Lobbia, presidente dei revisori dei conti della Fondazione Masogiba e direttore dell’Orac (Opera di religione dell’arcidiocesi che gestisce i collegi, i seminari, la libreria, Appennino Camerte e Radio C 1) avvocato Luciano Spinozzi.
Alla presenza dei più stretti collaboratori dell’arcivescovo, sono state lette le pergamene in latino che conferiscono il titolo ai nuovi componenti dell’ordine cavalleresco del Vaticano e conferite le decorazioni, consistenti in una croce ottagona o biforcata smaltata di rosso e pomellata d’oro, caricata in cuore da uno scudetto circolare recante l’immagine del Pontefice a cui è intitolato e la legenda “ Sanctus Gregorius Magnus ”. Nella parte posteriore si legge il motto “Pro Deo et Principe”. La medaglia è sostenuta da una fascia rossa bordata d’oro, nell’ordine civile la croce è sormontata da una corona d’alloro. L’Ordine Pontificio di San Gregorio Magno è stato istituito nel settembre del 1831 da papa Gregorio XVI, in memoria di San Gregorio I Magno, papa tra il 590 ed il 604. Si tratta di un’onorificenza molto prestigiosa, conferita ad un numero limitato di grandi personalità, ottenuta anche da importanti esponenti della cultura, del mondo militare, politico e finanziario italiano.
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