Morte al bed & breakfast, l’autopsia confermerebbe il decesso di Salvatore Di Tullio per overdose. Eseguito nel pomeriggio dal medico legale Antonio Tombolini l’accertamento autoptico è andato avanti fino a sera. L’esito definitivo si saprà solo tra 90 giorni. Il 41enne, operaio, originario della Puglia, era stato trovato ieri mattina (leggi l’articolo) ormai privo di vita dalla compagna che invano aveva provato a chiamarlo al cellulare. Nella stessa stanza dove era l’uomo è stata trovata una siringa che l’operaio, secondo l’ipotesi dei carabinieri, avrebbe utilizzato per iniettarsi l’ultima dose che gli è stata fatale. L’operaio era uscito da poco tempo da una comunità di recupero e si trovava a San Severino da circa un mese. Stava cercando una casa e momentaneamente si era appoggiato nel b&b Loggia Servanzi, in piazza del Popolo. Dopo l’autopsia il magistrato di turno Enrico Riccioni ha dato il nullaosta alla sepoltura e ha aperto un fascicolo per spaccio di stupefacenti e morte come conseguenza di altro reato.
(Redazione CM)
Commenti disabilitati per questo articolo