“Sulla Pars insinuazioni e inesattezze, i risultati dei verbali sono a disposizione e sono tutti positivi”. E’ la replica di Nicoletta Capriotti, presidente della Pars dopo l’articolo apparso su Cronache Maceratesi a firma di Giuseppe Bommarito e Gaetano Angeletti relativo alle ispezioni della nota comunità terapeutica di Corridonia (leggi l’articolo). “Non è vero che ispezioni e controlli alla Pars siano iniziati ora per merito di un qualche dipartimento – scrive Capriotti in una nota –. Negli ultimi cinque anni sono stati più di 250 i controlli operati da parte di diverse autorità (Asl, guardia di finanza, carabinieri). I risultati dei verbali sono a disposizione dei soggetti interessati, sono tutti positivi e al massimo rilevano poche inadempienze di lieve entità, come la mancanza di un’etichetta su di un prodotto fresco, oppure qualche informazione mancante sulla scheda di un utente. Stiano tranquilli i super censori: i nostri conti, le nostre procedure, il nostro personale, i nostri metodi educativi e terapeutici, le terapie farmacologiche e psicologiche sono super controllati da numerose autorità e istituzioni pubbliche, non solo dal nostro dipartimento”. Capriotti continua dicendo che “Per le insinuazioni sugli arricchimenti: tutte le nostre risorse sono investite da sempre in nuove opere sociali a favore di giovani e adulti in difficoltà, del loro recupero e del loro reinserimento; da ultimo abbiamo aperto nuove comunità educative per minori e abbiamo creato o trovato occasioni di lavoro per decine di ragazzi usciti dalle nostre comunità”. E sulle lettere anonime che sarebbero alla base dell’ultima ispezione alla Pars, “non sapevamo nulla delle asserite lettere anonime che ci accuserebbero di questo o di quello e abbiamo accolto l’ultima ispezione come una cosa normale, solo come una delle tante ricevute in questi anni”. E aggiunge “Comunque, anche quest’ultima ispezione alla comunità terapeutica di contrada Gabbi a Corridonia, dal verbale in nostro possesso, si è svolta senza nessun rilievo e nessuna mancanza: tutto risulta in ordine, pulito, efficiente. Altro non sappiamo e se c’è gradiremmo saperlo, non dai super censori, ma dalla pubblica autorità, a cui spetta il dovere d’informarci”. E conclude: “Fortunatamente il nostro credito tra la gente non dipende da chi sparge dubbi e insinuazioni, ma dai fatti, da quanto stiamo facendo da più di vent’anni per aiutare i giovani in difficoltà e le loro famiglie; questo ci basta”.
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Ecco, quando sono le carte che parlano, le voci serpeggianti dovrebbero tacere.
CASE, VILLE E CASTELLI, NON SI FANNO CON QUALCHE BARATTOLO DI MARMELLATA.
Ciro Esposito ma che ne sai? hai dati?carta?fatti?
io ci sono stata dentro e so come vengono usati i soldi, per nuovi progetti a favore di soggetti in difficoltà o altre necessità comunitarie.
Maria Grossi,era per caso lei che gestiva le finanze della comunita’ pars?perche’ in caso contrario dubito che lei possa possa essere in grado di affermare cio’…….poteva in qualche modo controllare i conti della societa’?era l’amministratrice?in caso contrario non mi venga a parlare di carta e di fatti…..