RAI Promo Mondiali Brasile 2014 v1 from fabio on Vimeo.
Il suo video ha fatto il giro del mondo, con la maglia numero 10 dell’Italia sulle spalle del Cristo Redentore. La firma sullo spot dei Mondiali per la Rai è di un giovane regista di Porto Recanati. Si tratta di del 37enne Fabio Breccia. Breccia si trova ora in Brasile per la realizzazione di un reportage. Tornerà in Italia nelle prossime settimane, approfittando della permanenza nel paese carioca per respirare l’aria Mundial.
Ha studiato all’Itis prima di trasferirsi nel 2001 a Roma per coltivare la sua grande passione. Vanta un proprio sito personale (www.fabiobreccia.com) ed è autore di decine di lavori di rilievo internazionale.
Fabio Breccia si divide per lavoro tra la Capitale e Milano dove collabora come regista con le emittenti Rai e Mediaset. In questi anni ha realizzato diversi spot di grandi marchi come Mondo Convenienza, Expert, Nicon, Inail, Poste Italiane, Enel e, tra i numerosi altri, anche Goldenpoint, Kia Motors e Hyunday. Per il cinema ha firmato il trailer del film Disney Maleficent. Ha lavorato come regista anche per altre importanti emittenti come Mtv, La7 e ha realizzato diversi video in collaborazione con il magazine automobilistico “Quattroruote”.
Le splendide immagini raccolte a Rio hanno fatto centro. In questi giorni s’è levato anche un vespaio di polemiche. L’Arcidiocesi brasiliana s’è detta intenzionata a chiedere un risarcimento alla Rai: si parla di una somma che oscilla tra i 5 e i 7 milioni di euro. L’azione legale è costruita soprattutto sull’utilizzo del monumento.
La mastodontica opera “art deco” risalente agli inizi del secolo scorso, ha 30 metri di altezza più 8 di piedistallo per un’apertura delle braccia di 28 metri: è diventata simbolo della città di Rio e di un intero paese. I vertici di viale Mazzini hanno deciso di prendere tempo prima di rispondere. E giovedì si entra nel vivo, con la partita di esordio tra i padroni di casa del Brasile e la Croazia.
La prima partita dell’Italia con l’Inghilterra si giocherà sabato alle 24 ora italiana.
a.b.
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C’è di che essere orgogliosi di mamma Rai e pagare volentieri il canone da buoni figli del dio pallone.
Ogni volta che andava in onda quella pubblicità per la mia nipotina di due anni e mezzo era una gioia. Appena sentiva la musica correva davanti al televisore ed appena compariva l’immagine gridava gioiosa: Gesu’! e gli tirava un bacetto. Davanti ad una scena come questa la Chiesa dovrebbe ringraziare l’autore di quello spot.
Purtroppo pero’ non tutti, nella Chiesa, sono come Papa Francesco. Se tra i visitatori di Cronache Maceratesi c’è qualcuno che puo’ far sapere a Papa Francesco dell’effetto che quella pubblicità ha fatto in una bambina cosi’ piccola, un angelo, ne sarei veramente grato come grato sono al regista che l’ha realizzata. Chissà che non possa essere proprio Cronache Maceratesi ad esaudire questo desiderio.
Evangelizzazione è anche questo.
Bellissima la storia che ci ha raccontato Sorgeilsole. Chissà che non possa essere il nuovo Vescovo , il nostro capitano, ad esaudire il suo desiderio. Signori sacerdoti maceratesi passate la notizia al nuovo Vescovo.
A me fa ribrezzo paragonare il n 10 ricco sfondato viziato a un Cristo redentore povero crocefisso per il popolo se era Maometto al suo posto?
Polemica vecchia… in Brasile avevano già fatto tutti questi discorsi più di 3 anni fa per uno spot simile…
L’Arcidiocesi brasiliana non ha mosso un baffo quando il Brasile ha deciso di ospitare allegramente il pluriomicida Battisti, forse lo hanno perdonato…Zozzoni e ipocriti!!!
Ma tu guarda a chi si deve incaricare una Incivile campagna pubblicitaria, che dovrebbe rappresentare lo spirito di tutti gli italiani. Comportarsi in questo modo non mi rappresenta minimamente, perché penso che quando ci si reca in un paese estero, prima di tutto, si dovrebbe a questo ospite dimostrare rispetto. Sarò all’antica e non pretendo che altri la pensino come me, ma la sensibilità e l’intelligenza verso le più elementari norme comportamentali pare perduta per sempre in Italia. Per questo mi indigna la pubblicità della carrefour che irridente stona l’inno di Mameli, cosa succederebbe a parti invertite sulle note della marsiliese…? La grande distribuzione nel nostro paese è completamente in mano francese con dei contratti di lavoro ridicoli…! Signori MAMELI è morto ventenne, sarebbe stato il più piccolo di quei giocatori, che tra qualche giorno, ne canteranno l’inno appoggiandosi la mano al peto.
Non so se sia stata creata volutamente dal commentatore ma mi complimento comunque perché l’immagine dei giocatori che canteranno l’inno appoggiandosi la mano “al peto” è immortale, la RAI la dovrebbe sfruttare per futuri geniali spot patriottici ed evangelizzatori, i bambini in fase anale ne sarebbero entusiasti.
Come cattolico ho trovato questa pubblicità molto simpatica e non ci trovo niente di blasfemo. Forse al giorno d’oggi ci sono ancora dei bigotti in giro e non mi sorprenderebbe se tali polemiche venissero da comunione e liberazione
Forse ci si sprovincializzerebbe un tantino se si tenesse presente che la richiesta di risarcimento in questione pare non sia basata sulla presunta blasfemia dello spot bensì, più prosaicamente, sulla violazione del copyright che l’arcidiocesi di Rio de Janeiro si dà il caso detenga sulle immagini di quel Cristo Redentore che svetta lassù sul Corcovado. Sembra pure che la medesima arcidiocesi abbia già in passato rifiutato la concessione del diritto di sfruttamento di quell’immagine, anche a fronte di laute offerte economiche provenienti da potenti società. Ecco poi che un bel giorno ti sarebbe arrivata la RAI, tutta sgarzolina come Colombina, e trullallà trullallero ti avrebbe realizzato quel capolavoro di spottino che piace tanto al bambino nonché al cattolico adulto di larghe vedute. Così, senza chiedere niente a nessuno, presumendo forse che l’essere oggetto delle attenzioni d’un geniale regista italiano abbia da essere di per sé già oltremodo appagante per chiunque al mondo. Con un po’ di fantasia potremmo prospettare che il risultato di quest’altro grande sfoggio di italica professionalità sia che ora Pantalone può solo sperare che il Vaticano interceda mettendoci una pezza, sennò va a finire che tanto per cambiare gli toccherà pagare.
Massimo Giorgi, come sempre sei il più lucido.
@ Furio E Basta:
è perché mi piace raccogliere manine rosse.
Comunque la diocesi di Rio non sa più cosa inventarsi alquanto pare gli ci mancava solo un “insensato”copyright sull’immagine di Cristo redentor (come se io avessi l’esclusiva sulle foto del Vaticano ma mi facciano il piacere) se fossi nei suoi panni cercherei di risolvere il problema pedofilia nella Chiesa. Comunque Forza Azzurri 😀
«Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e perdono le partite di calcio come se fossero guerre.»
(Winston Churchill)