Camerino e Fiastra si contendono
“La conversione di San Paolo”

Domani pomeriggio alle 17 incontro in Comune sull'opera, capolavoro del Barocco e sul contenzioso per il suo posizionamento

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“La conversione di San Paolo”

di Monia Orazi

Una tesi di laurea di una giovane studentessa, Elena Petracca, riporta alla luce una contesa mai sopita tra Camerino e Fiastra per il dipinto “La conversione di San Paolo”, opera di Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio (Genova 1639-Roma 1709), uno dei più noti pittori del Barocco italiano, le cui opere si trovano nei maggiori musei italiani e stranieri, tra cui il Louvre. La questione sarà approfondita domani pomeriggio in un incontro pubblico nel palazzo comunale di Camerino, a cui prenderà parte la giovane autrice insieme alla curatrice delle collezioni dei musei civici Barbara Mastrocola. Il pittore ha lavorato nelle Marche a Fermo, dove si trova una sua pala nella chiesa del Carmine dal titolo “Natività”, ad Ascoli Piceno si trova anche la “Morte di Francesco Saverio”. L’opera oggetto della tesi di laurea, è una maestosa pala d’altare (241 per 183 centimetri) che raffigura il santo cadere da cavallo sulla via di Damasco, nell’atto di essere folgorato dalla fede, è stata commissionata per la chiesa di San Paolo a Fiastra, dove si trovava, poi spostata dapprima al palazzo municipale di Fiastra, prestata per alcune mostre (Meraviglie del Barocco nelle Marche del 2010, Siena su Federico Barocci) ore è in mostra al museo diocesano di Camerino. Da lì è nato un “contenzioso” ancora non risolto, su dove debba trovarsi il dipinto. La piccola comunità fiastrese vuole che ritorni al suo posto nella chiesa di San Paolo, mentre il prestigio ed il grande valore del dipinto per altri ne rendono opportuna la conservazione e la mostra all’interno della collezione del museo diocesano, dove si trovano numerose opere di pregio provenienti da altre chiese del territorio.



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