di Laura Boccanera
Il Gip Enrico Pannaggi ha riaperto l’indagine in merito al contenzioso che vede da una parte la Samesi immobiliare e il suo presidente Giovanni Sagripanti, e dall’altra il Comune di Civitanova e la ditta Civita Park. La decisione del giudice, che in precedenza aveva deciso di archiviare la vicenda, è arrivata dopo che il legale della Samesi, l’avvocato Simone Santoro, ha presentato una memoria al pm Claudio Rastrelli, motivando le ragioni del privato. L’antefatto sta in un ricorso presentato dalla Samesi che asserisce di aver subito una violazione di domicilio da parte del Comune e della Civita Park che stava realizzando dei lavori ad un collettore fognario nella lottizzazione per il nuovo comparto commerciale. La controversia è iniziata più di un anno fa e si riferisce alla servitù di passaggio gravante sull’area: quando le ruspe hanno cominciato a scavare, la Samesi ha denunciato il fatto in procura ipotizzando il reato di violazione di domicilio. Il Comune invece sostiene che la costituzione dell’asservimento risale agli anni ‘80. Di fatto i lavori si bloccano dopo l’intervento della Polizia municipale, il privato fa denuncia e solo lo scorso maggio il Pm richiedeva l’archiviazione del procedimento dal momento che la condotta denunciata sarebbe stata priva di valenza penale e l’eventuale sconfinamento dei mezzi sul terreno del querelante dipendeva più da colpa che non dalla volontà invasiva. Lo scorso luglio poi il gip Pannaggi, condividendo gli assunti della Procura procedeva all’archiviazione.
Ieri si sarebbe dovuta tenere la procedura di mediazione per giungere ad un accordo con la Samesi che chiedeva 150mila euro per chiudere il contenzioso, ma l’udienza è stata rinviata. Intanto però il legale di Giovanni Sagripanti, l’avvocato Santoro ha depositato una memoria che ha fatto riaprire le indagini. Il difensore punta ad evidenziare, attraverso le deposizioni della polizia municipale e dei Carabinieri, che da parte del comune non ci fu solo colpa o imperizia, ma una volontà di dolo. Al momento non ci sarebbero indagati.
Nel procedimento civile, la Samesi è assistita dall’avvocato Roberta Pizzarulli.
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