E’ morto nella notte il cardinale Ersilio Tonini, vescovo di Macerata dal 1969 al 1975, cittadino onorario del Comune di Macerata e particolarmente legato alle Marche.
Il cardinal Tonini è morto verso le 2, all’Opera Santa Teresa di Ravenna, dove alloggiava da molti anni. Il decesso è sopravvenuto per complicazioni nelle ultime ore alle sue condizioni. Aveva compiuto 99 anni il 20 luglio.
Monsignor Tonini fu nominato da Papa Paolo VI vescovo di Macerata e Tolentino e amministratore apostolico di Recanati, Cingoli e Treia il 28 aprile del 1969. In tale veste attuò una coraggiosa riforma agraria cedendo ai contadini i terreni della diocesi. Lasciò un ottimo ricordo di sé tanto che il 21 giugno 2004 il Consiglio comunale del Comune di Macerata votò all’unanimità la sua cittadinanza onoraria.
La cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria si svolse il 18 settembre successivo, nel corso di un’apposita seduta straordinaria del Consiglio comunale. Il sindaco Giorgio Meschini consegnò al cardinal Tonini la simbolica chiave della città e Barbara Pojaghi, quale presidente del civico consesso, consegnò a sua volta la pergamena con l’attestazione della cittadinanza onoraria così motivata:
La presidente del Consiglio comunale Barbara Pojaghi consegna la pergamena (foto archivio Comune di Macerata)
“…per riconoscere il contributo nella trasformazione del tessuto sociale ed economico della nostra città nel periodo del suo episcopato, ma anche per le doti di sapiente ed attento lettore della trasformazione in atto nella società contemporanea, oltre che di efficace comunicatore e divulgatore della passione per il rispetto delle dignità umana”.
Alle doti di comunicatore del presule fece cenno anche il sindaco Meschini nel suo messaggio di saluto durante la cerimonia. Il sindaco ricordò la grande passione per il giornalismo di mons. Tonini il quale “iniziando a conoscere la gente marchigiana volle darle voce attraverso un settimanale cattolico”, chiamato “Gente Marche”. Il primo numero uscì il 23 maggio 1970 e nell’editoriale il vescovo Tonini scrisse “di essere rimasto affascinato dai marchigiani …. capaci di intrecciare rapporti significativi, di vivere una trama di sentimenti comuni, consapevoli che ciò vale più delle cose, del denaro e del successo”.
Rispondendo al saluto del sindaco, il cardinale Tonini ricordò gli anni trascorsi a Macerata, dicendo – tra l’altro – “mi sono trovato qui, con voi, come se fossi diventato Vescovo della mia parrocchia dove sono nato; perché qui a Macerata ho trovato il clima familiare , dove la famiglia ancora è ispiratrice, dove le cose si guardano sempre partendo dalla famiglia, cioè dalla paternità e dalla maternità, che poi è la sorgente della vita, dove c’è l’essenza di ognuno di noi”.
Al termine della cerimonia in Municipio, il cardinale Tonini lasciò una dedica nel Registro d’onore del Comune, scrivendo: “Con intesa, affettuosissima riconoscenza e con gli auguri più fervidi perché Macerata sia consapevole dei tesori ricevuti dalle generazioni passate: in particolare dell’Humanitas che sarà il germe del futuro”.
Appena nominato Vescovo da Papa paolo VI, mons. Tonini prese possesso delle Diocesi di Macerata il 28 giugno 1969, succedendo a mons. Silvio Cassulo deceduto a seguito di un incidente stradale. Rimase alla guida della Chiesa maceratese per poco più di sei anni, un periodo breve ma intenso, tanto da farlo sempre rimanere legato alla città, così come i maceratesi sempre lo hanno ricordato con affetto. Lasciò la diocesi il 22 novembre 1975 per assumere l’incarico di Arcivescovo di Ravenna, altra città che lo ha voluto poi come cittadino onorario. Nel 1994 fu nominato Cardinale da Papa Giovanni Paolo II e dieci anni più tardi il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, lo nominò Cavaliere di gran Croce al merito della Repubblica italiana.
(Redazione CM)
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Aggiornamento ore 17 – IL RICORDO DI MARIO BALDASSARRI – “E’ morto un uomo santo che emanava sempre dolcezza, amore, saggezza, profezia”. Così l’economista Mario Baldassarri, ex vice ministro dell’Economia, maceratese, ricorda il card. Ersilio Tonini, vescovo della diocesi di Macerata-Recanati dal 1969 per 5 anni. “Da Macerata – aggiunge – è bene che parta una testimonianza viva che proponga ‘Santo’ l’uomo santo Tonini. Agli occhi del Signore già lo è. Adesso gli uomini di buona volontà facciano la loro parte avviando la causa di beatificazione”.
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bella persona!
R.I.P.
Anno 1993, a Civitanova Marche gli studenti di tutte le scuole sono in sciopero contro la riforma del sistema scolastico del Ministro Iervolino; partecipo al consiglio dei rappresentanti d’istituto delle varie scuole e ci viene un’idea per l’assemblea degli studenti del giorno successivo: facciamo venire il Cardinal Tonini al cinema Adriatico a parlare agli studenti in sciopero (come se avere la disponibilità senza alcun preavviso di un personaggio così importante ed in vista per le sue continue apparizioni al Maurizio Costanzo Show fosse la cosa più facile del mondo). Ma l’incoscenza dei giovani fa miracoli e così parte il giovane rappresentante degli studenti dell’istituto tecnico commerciale con la sua panda scassata e si reca a Ravenna presso l’istituto di suore dove Tonini viene ospitato. Riesce non si sa come a parlare con il Cardinale il quale entusiasta accoglie l’invito e con un grande sorriso esclama “bene, partiamo!”; ma la suore vogliono trattenerlo temendo per la sua salute e sicurezza; e così Tonini soprende tutti: esce di nascosto dall’istituto scavalcando una finestra (aveva 80 anni) e si tuffa nella panda del giovane studente civitanovese che parte a tutto gas. Così Tonini arriva a Civitanova tenendo al cinema adriatico una storica conferenza con tutti giovani in sciopero ad ascoltarlo a bocca aperta: MITO.
E’ morto nella notte il card. Tonini, già vescovo di Macerata dal 1969 al 1975. Su di lui, oltre che su alcuni episodi che mi riportano agli anni dell’adolescenza, è incentrato il racconto con cui ho partecipato al prossimo Premio Varano e che verrà pubblicato nell’antologia ad esso dedicata. Anche se per scaramanzia (non è vero, ma ci credo…) non dico mai il tema dei miei racconti prima dell’esito, questa volta faccio un’eccezione. Ho dei bei ricordi di questa persona, che anche come vescovo di Macerata ebbe il coraggio di prendere decisioni “illuminate”; io, piuttosto giovane, all’epoca, ricordo la sua umanità e la sua semplicità, in contrasto con l’ampollosità di altri alti prelati locali.
Lo ricorderò con le paginette del mio racconto, di cui vorrei anticipare solo il titolo: “Lu vescu siccu”…..
mi aveva cresimato!!!!:-(
Che persona!
Una di quelle notizie che prima o poi ti aspetti ma quando l’apprendi ti lasciano con un senso di angoscia perché ti senti improvvisamente più solo. Se ne è andato un altro grande del nostro tempo, un punto di riferimento, una guida che ha saputo farsi voler bene da tutti, laici e cattolici. Non scorderò mai le parole profetiche che mi disse un giorno riaccompagnandolo in macchina a Ravenna all’Opera Santa Tersa dopo un incontro effettuato nella nostra provincia. Eravamo ai primi sbarchi di albanesi in Italia,nei primi anni 90 :”dovete accoglierli questi extracomunitari, altrimenti vi travolgeranno, scappano dalla fame,dalla miseria, nei prossimi anni ci sarà un esodo biblico dai paesi sottosviluppati, l’Italia sarà la più’ esposta e la politica è’ impreparata ad affrontare questo tema”……è non c’erano stati ancora gli sbarchi di Lampedusa e tutto quello che abbiamo conosciuto in questi ultimi anni. Macerata ha perso un amico, un pastore, un profeta del nostro tempo.Un grande onore averlo conosciuto!
un grande uomo, un grande oratore, una bellissima persona innamorata di Dio!
IL RICORDO DI MARIO BALDASSARRI – “E’ morto un uomo santo che emanava sempre dolcezza, amore, saggezza, profezia”. Così l’economista Mario Baldassarri, ex vice ministro dell’Economia, maceratese, ricorda il card. Ersilio Tonini, vescovo della diocesi di Macerata-Recanati dal 1969 per 5 anni. “Da Macerata – aggiunge – è bene che parta una testimonianza viva che proponga ‘Santo’ l’uomo santo Tonini. Agli occhi del Signore già lo è. Adesso gli uomini di buona volontà facciano la loro parte avviando la causa di beatificazione”.
“Cronache Maceratesi ” che dite il Comune farà qualche cosa per ricordare il Cardinale Montini dato che era Cittadino Onorario di Macerata ,?
@ Livia Cosma
non per ricordare il “Cardinale Montini”, ma io direi più semplicemente dedicare una via o, ancora meglio, un luogo di riunione, di confronto, di accoglienza al “vescovo Tonini”.
Perchè lui è sempre rimasto, per i maceratesi, “lu Vescuvu Tonini”, anche quando lo vedevamo in tv al fianco di Enzo Biagi. Lui stesso diceva di essersi sempre sentito “un pretino di campagna”, quando le sue doti, la sua umanità, la sua comucatività, gli avrebbero invece potuto permettere di avvicinarsi anche al soglio pontificio.
Per quello che ha fatto quando era a Macerata ed anche, successivamente, a Ravenna sarebbe giusto che il Comune lo ricordasse in maniera significativa.
Mi auguro che non si perda questa occasione.
Padre, pastore, guida saggia e tenerissima per le anime doloranti o inquiete,questo fu monsignor Tonini. Tante e tante le cose che si potrebbero raccontare….i suoi gesti, la sua generosità, la sua sterminata e mai esibita cultura, la sua curiosità intellettuale vivissima. Macerata fu fortunato ad averlo come Vescovo..tutto cambiò grazie a questo piccolo, magrissimo sacerdote che era sempre in prima fila, con i suoi libri e i suoi giornali, sempre pronto a consolare, a scherzare, a sorridere, a incontrare e, soprattutto, a parlare del Signore con quel suo indimenticabile slancio giovanile.
Diceva che Macerata era il suo primo amore e come volentieri tornava tra noi…..Grazie, monsignore, grazie per tutto quello che mi ha donato.Per me Lei è già tra i Santi in Paradiso.
Sia sempre vicino a tutti noi e ci sostenga con la sua preghiera.
Mente lucida ed illuminante, un vero Prete.
UN GRANDE CHE SE NE VA !