Vetrina internazionale per l’antico organo barocco custodito nel Duomo Antico di Castello al Monte, a San Severino Marche, ed attribuito a Giuseppe Catarinozzi. Lo strumento, un pezzo unico al mondo, insuperabile esempio della scuola romana, un sedici piedi ad ottava bassa che conserva intatto il materiale fonico con canne a tortiglione e una stupenda cassa dorata, sarà il vero protagonista di un documentario che una troupe austro belga sta girando in Italia. Grazie all’interessamento del maestro organaro Michel Formentelli, veronese d’origine ma camerinese d’adozione, discendente dell’omonima famiglia titolare di una delle botteghe di costruzione e restauro di ogni sorta di strumento da tasto più importanti in Europea, il Catarinozzi verrà presentato nel lungometraggio pensato per promuovere, da un punto di vista turistico e culturale, i borghi, le arti ma anche le terre e le città che ospitano gli organi antichi più importanti della storia. “Quello di San Severino Marche è uno dei quindici strumenti più importanti al mondo” – spiega Formentelli con la soddisfazione di chi ne è divenuto un saggio custode dopo averne curato, di recente, il restauro. A spiegarne le caratteristiche di questo strumento monumentale alle telecamere, che hanno girato lunghe riprese all’interno del Duomo Antico di San Severino Marche, è stato il professor Mauro Ferrante della Soprintendenza delle Marche mentre l’occasione è servita anche per presentare la città, con il suo teatro Feronia, la zona del Castello ed il santuario del Glorioso, da parte del sindaco, Cesare Martini, e dell’assessore comunale allo Sviluppo Culturale, Simona Gregori. L’opera di promozione avviata presso gli appassionati di questo genere di musica e di strumenti, non si fermerà solo al documentario televisivo: nei prossimi mesi, infatti, San Severino dovrebbe diventare punto di riferimento per molti maestri ed allievi del restauro e dell’uso di organi antichi.
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