Dal consigliere comunale e tifoso del Tolentino Marco Romagnoli riceviamo:
“Una società di calcio è patrimonio sociale, culturale ed affettivo della comunità cui appartiene e dei propri tifosi, non semplice impresa economica di coloro che ne sono “temporaneamente proprietari”. E’ probabilmente con questa frase postata a più riprese nel forum dei tifosi del Tolentino che, uno di noi “cuori cremisi”, Maxicoma carpisce il profondo significato di chi per una città riveste un sodalizio calcistico con 94 anni di storia. Detto ciò, prima di aggiungere altro sulla vicenda dell’U.S. Tolentino e sull’operato di chi la sta guidando, ritenengo di rappresentare anche il sentimento di tutti i tifosi cremisi, mi sento in dovere di chiedere pubblicamente ai signori Giorgio Longhi, Umberto Giorgi e Raffaele Brandi (ai quali mi sono già rivolto inutilmente personalmente) se abbiano già deciso di far morire l’U.S. Tolentino o se abbiano ancora in animo una qualche intenzione di salvare la storica società. Mancano ancora delle gare alla fine del torneo, devono completarsi importanti campionati giovanili in cui i nostri ragazzini sono impegnati, c’è un Comune che attende risposte definitive. Ci sono inoltre tifosi che sarebbero pronti a partire per trasferte che potrebbero rivelarsi prive di valore. Che si abbia almeno la dignità minima, quella che serve a saper guardare negli occhi la città sportiva e dirle cosa si vuol fare. Ritengo che i tifosi ed, in questo caso, anche le istituzioni siano già stati presi in giro più di quel che può essere tollerato. Andare oltre con questa farsa significherebbe esser addirittura sfrontati e temerari”.
La ditta Soico ha chiesto il fallimento della società cremisi, per cui era stata precedentemente avviata la messa in liquidazione. Il sindaco Pezzanesi e l’assessore Leonori hanno incontrato un gruppo di tifosi
SOCIETA’ IN LIQUIDAZIONE – Manifestazione dei supporter cremisi prima della partita di oggi. Mercoledì alle 21.30 incontro con il Sindaco. Giovedì la vicenda in Consiglio comunale (GUARDA IL VIDEO)
I tifosi cremisi chiedono a tutta la cittadinanza di partecipare: “Ci aspettiamo chiarezza dalla società”. Ritrovo domenica prossima alle ore 13 in piazza della Libertà
Scioglimento volontario della Srl. Mobilitazione dei tifosi dopo la notizia arrivata in giornata. Si parla di una fusione per ripartire dalla Seconda categoria
questa si che è una notizia importante,signori la gente qui si ammazza e voi pensate ad una squadra di calcio????? Se la società ha debiti si vede che è stata gestita male,quando un’industria va male,fallisce anche le squadre di calcio deve fare ugualmente!!!!!!!!!!
Quindi sig. Sacchi che dovremmo fare? Parlare solo ed esclusivamente di quel che è successo a Civitanova? La capisco se la sua reazione è motivata dallo sgomento dalle tre tragedie avvenute nella nostra terra, non voglio pensare che sia una sparata qualunquistica. Io ho parlato di calcio ed è ovvio che il calcio è meno importante del pianto di un bimbo che viene al mondo, di una vita che si spegne e di un male incurabile che viene diagnosticato. Calcio e nulla piu’…senza pretesa di anteporre l’importanza di uno sport a valori fondamentali quali la vita. Quel che è successo a Civitanova è un fatto che ci addolora tutti e che ci fa sentire anche un pò stupidi quando di fronte a quisquiglie ci si lamenta. Ma credo che sia tutta un’altra storia. Poi alla fine, mi pare che sul contenuto concordiamo quando ci riferiamo a male gestioni. In questo caso siamo fortunati perchè non vi saranno famiglie che finiscono nella disperazione e nell’indigenza. Consoliamoci così. Un sincero saluto. ps: non ci si strappava i capelli (cosa che peraltro natura non mi consente) per la mera scomparsa di una squadra di calcio ma sul come e sul perchè la cosa avverrebbe.
Al signor Romagnoli sarebbe appena il caso di ricordare che in un momento come questo, non ci si può
permettere di caricare alla collettività alcun onere a favore del divertimento. Chi ama il calcio chi ama
la squadra cremisi, se lo paghi, fino a data da destinarsi. Tolentino è forte di 20.000 abitanti, crdeo che gli
interssati non arrivino al 10%.
Al CONSIGLIERE ROMAGNOLI (ORA NON SIGNOR ROMAGNOLI) credo che sia necessario ricordare che in tempo di
vacche grasse, Tolentino è stato disseminato di campetti, peraltro inutlizizzati, e la collettività se ne è fatto carico.
Scaricare il fatto di Civitanova come accadimento eccezionale, è veramente grave, cosa pretende il consigliere
che si verfichi altrettanto a Tolentino? Guardi che ci siamo vicini, quindi ci risparmi i suoi sermoni a favore del
calcio, se non ci sono più benefattori a farsi carico delle spese significa che si è toccato il fondo, o vuole
continuare con la spesa allegra, tanto poi paga pantalone. Se Tolentino non si può più permettere uno squadrone
vuol dire che riparte da zero con squadre a livello di quartiere in attesa di tempi migliori. Intuile cercare il
favore della gente, per poi caricargli addosso le spese, ma come avete tanto dissertato sull’IMU, imposta
dallo stato e dai debiti che avete lasciato, ed ora volete essere cosi di manica larga, per il pallone? Fate
scegliere al popolo, cosa vuole se un ulteriore balzello o la sospensione temporanea del calcio.
questa si che è una notizia importante,signori la gente qui si ammazza e voi pensate ad una squadra di calcio????? Se la società ha debiti si vede che è stata gestita male,quando un’industria va male,fallisce anche le squadre di calcio deve fare ugualmente!!!!!!!!!!
Quindi sig. Sacchi che dovremmo fare? Parlare solo ed esclusivamente di quel che è successo a Civitanova? La capisco se la sua reazione è motivata dallo sgomento dalle tre tragedie avvenute nella nostra terra, non voglio pensare che sia una sparata qualunquistica. Io ho parlato di calcio ed è ovvio che il calcio è meno importante del pianto di un bimbo che viene al mondo, di una vita che si spegne e di un male incurabile che viene diagnosticato. Calcio e nulla piu’…senza pretesa di anteporre l’importanza di uno sport a valori fondamentali quali la vita. Quel che è successo a Civitanova è un fatto che ci addolora tutti e che ci fa sentire anche un pò stupidi quando di fronte a quisquiglie ci si lamenta. Ma credo che sia tutta un’altra storia. Poi alla fine, mi pare che sul contenuto concordiamo quando ci riferiamo a male gestioni. In questo caso siamo fortunati perchè non vi saranno famiglie che finiscono nella disperazione e nell’indigenza. Consoliamoci così. Un sincero saluto. ps: non ci si strappava i capelli (cosa che peraltro natura non mi consente) per la mera scomparsa di una squadra di calcio ma sul come e sul perchè la cosa avverrebbe.
Al signor Romagnoli sarebbe appena il caso di ricordare che in un momento come questo, non ci si può
permettere di caricare alla collettività alcun onere a favore del divertimento. Chi ama il calcio chi ama
la squadra cremisi, se lo paghi, fino a data da destinarsi. Tolentino è forte di 20.000 abitanti, crdeo che gli
interssati non arrivino al 10%.
Al CONSIGLIERE ROMAGNOLI (ORA NON SIGNOR ROMAGNOLI) credo che sia necessario ricordare che in tempo di
vacche grasse, Tolentino è stato disseminato di campetti, peraltro inutlizizzati, e la collettività se ne è fatto carico.
Scaricare il fatto di Civitanova come accadimento eccezionale, è veramente grave, cosa pretende il consigliere
che si verfichi altrettanto a Tolentino? Guardi che ci siamo vicini, quindi ci risparmi i suoi sermoni a favore del
calcio, se non ci sono più benefattori a farsi carico delle spese significa che si è toccato il fondo, o vuole
continuare con la spesa allegra, tanto poi paga pantalone. Se Tolentino non si può più permettere uno squadrone
vuol dire che riparte da zero con squadre a livello di quartiere in attesa di tempi migliori. Intuile cercare il
favore della gente, per poi caricargli addosso le spese, ma come avete tanto dissertato sull’IMU, imposta
dallo stato e dai debiti che avete lasciato, ed ora volete essere cosi di manica larga, per il pallone? Fate
scegliere al popolo, cosa vuole se un ulteriore balzello o la sospensione temporanea del calcio.