Il Colle dell’Infinito non rischierebbe nessun tipo di cementificazione o modifica rispetto all’epoca in cui ha ispirato le odi leopardiane secondo l’assessore del Comune di Recanati Giacomo Galassi (leggi l’articolo). Eppure il piano regolatore approvato dal Consiglio comunale non convince (leggi l’articolo) e sono state diverse le osservazioni presentate lunedì scorso, quando scadeva il termine ultimo per il deposito. Tra queste ci sono quelle eccellenti del Fai Marche e di Vanni Leopardi, discendente del poeta.
Il Fai, in particolare, ha chiesto vincoli più stretti visto che le Norme Tecniche di Attuazione prevedono la possibilità di realizzare nuove costruzioni, a destinazione ricreativa, culturale e turistica di uso pubblico, nonché eventuali attrezzature sportive a cielo libero con i relativi servizi.Il Fondo Ambiente Italiano non ha neanche gradito che i piani attuativi possano derogare agli indici di densità territoriale previsti dal Piano e ha anche chiesto informazioni aggiuntive sul progetto, presentato da un privato, di un garage sotterraneo di 400 metri quadri.
Vanni Leopardi, invece, ha sottolineato che alcune diciture nel piano potevano generare degli equivoci.
La tutela del Colle dell’Infinito è approdata anche su Panorama. «Così Leopardi rischia di naufragare nel cemento» è il titolo dell’articolo firmato da Maria Pirro sulle pagine del settimanale che lancia l’allarme sulla possibilità che l’ermo colle perda la sua originalità, sottolinea l’assenza del Piano Particolareggiato e annuncia un’interrogazione che sarà presentata dal parlamentare del Pdl Carlo Ciccioli.
(a.p.)
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Vincolare non significa salvaguardare! Ad esempio Villa Lauri sta cadendo a pezzi nonostante il vincolo. La stessa considerazione vale per un edificio di archeologia industriale in comune di Recanati: la fornace Kock.Tuttavia l’Infinito, in quanto bene letterario, deve essere valutato nel suo contesto. Infatti non va considerato solo l’aspetto storico-culturale dell’Ermo colle ma anche quello botanico-vegetazionale e soprattutto le suggestioni visuali con quel paesaggio agrario storico che non c’è più. Nel caso de La Quiete dopo la tempesta dovremmo forse riportare la gallina, in su la via, che ripete il suo verso?
Ecco perché ritengo questa querelle tanto strumentale quanto stucchevole.
L’onorevole Ciccioli dovrebbe portare avanti la sua proposta di riforma della legge Basaglia.