di Laura Boccanera
(foto di Roberto Vives)
E’ ballottaggio fra Massimo Mobili e Tommaso Claudio Corvatta, divisi da soli 12 voti. Nessun colpo di scena, ci si aspettava di andare al secondo turno per questa tornata amministrativa. In realtà però il ballottaggio rappresenta una novità per Civitanova, è infatti dal 1995 che non si assisteva ad un duello fra candidati. E il 1995 è proprio l’anno che ha visto salire a Palazzo Sforza il centrodestra dove è rimasto da 17 anni. Tutte vittorie al primo turno con “plebisciti” da parte dei candidati. Altro dato rilevante è l’exploit del Movimento 5 stelle, boom in linea con i dati nazionali. Anche a Civitanova Mirella Emiliozzi rastrella voti e diventa la quarta forza politica della città. Deludenti le performance di Udc e Primo polo e Fli che si sono fermate rispettivamente al 2,59% e al 3,64%.
“Mi aspettavo qualcosa di più – afferma Laura Ruggeri, candidata Udc – un risultato dovuto probabilmente al fatto che siamo partiti in ritardo con la campagna elettorale, ma non daremo indicazioni di voto al ballottaggio e non ci schiereremo né a destra né a sinistra”.
Delusione anche tra le fila della coalizione guidata da Luisella Cellini che per ora non commenta i risultati riservandosi un’analisi a freddo.
Entusiasmo alle stelle, è proprio il caso di dirlo, per Mirella Emiliozzi: “Un po’ ce lo aspettavamo – dice e a chi li etichetta come antipolitica risponde – se essere al fianco dei cittadini significa fare antipolitica, allora sì, siamo l’antipolitica. Questa per noi è una partenza”. E sul ballottaggio: “Non ci riconosciamo nei partiti e al ballottaggio i nostri elettori sceglieranno come meglio credono”.
Chi si aspettava qualcosa di più: “Un paio di punti percentuali, ma no, nella vittoria al primo turno non ci speravo – commenta Corvatta che poi si conferma sul dato dell’astenisionismo: “E’ un numero su cui riflettere, cercheremo di spiegare il nostro programma e il nostro progetto per la città in questi giorni che ci separano dal secondo turno per evidenziare la nostra differenza con questa destra che ha governato fino ad oggi Civitanova”.
“10 civitanovesi su 100 non sono andati a votare – commenta Mobili – e il dato sull’affluenza è da studiare. Ora un paio di giorni di riflessione per capire come recuperare l’elettorato che non si è espresso. E’ vero che il Pdl ha perso qualcosa, ma abbiamo cercato di sopperire alla perdita di voti con le nostre liste civiche”.
Ma fra i due candidati è gelo tanto che battibeccano sulla stretta di mano: dopo l’intervista tra i due, andata in onda durante la diretta maratona di Cronache Maceratesi, Mobili e Corvatta si scambiano una stretta di mano a favore dei fotografi. Un fair play che dura poco: Basta una battuta sulla mano “sudata” di Mobili da parte di Corvatta e Mobili si indigna.
Il primo numero che è pervenuto già dalle 15 è l’affluenza che ha evidenziato un malessere politico: nonostante si andasse al voto per eleggere il sindaco della città, si sono recati alle urne solo il 63,51%% degli aventi diritto, pari a 21.363 votanti su 33.638. Nel 2007 furono il 73,60%, ovvero 24.268 votanti. Impercettibile l’apporto della Lega (a livello nazionale solo Civitanova e Tolentino presentavano un’alleanza con il centrodestra) che si ferma allo 0,49%. Male anche Primo Polo, Fli e Sel.
Per tutta la durata della diretta web sono giunti nella sala consiliare del comune candidati al consiglio, supporter e 4 dei 5 candidati sindaco (assente la Cellini). Tra i presenti David Favia, Ottavio Brini, Paola Giorgi, Mario Lattanzi, Francesco Acquaroli, Giulio Silenzi. E proprio Giulio Silenzi è stato il candidato consigliere più di 600 voti, secondo Erminio Marinelli che veleggia oltre i 400 voti. Tutte le singole preferenze saranno note solo domani (martedì) a causa degli enormi ritardi per i riconteggi nei seggi di Fontespina e via Regina Elena, prolungati quasi fino all’una di notte.
La coalizione di Mobili ha avuto il 42,58% dei voti, quella di Corvatta il 40,40%, si ferma a 3,64% la coalizione di Primo Polo e Fli, 2,59% l’ Udc, 10,79% il Movimento 5 stelle
Il Pd è il primo partito con 18,21% , seguito da Pdl con 15,35% e dalla lista di Marinelli “Insieme per Civitanova” con 11,98%. Quarta forza i grillini.
I voti dei candidati sindaci: Massimo Mobili 40,94% (8375voti), Luisella Cellini 3,66% (749 voti); Mirella Emiliozzi 11,98% (2450); Laura Ruggeri 2,53% (518 voti), Tommaso Claudio Corvatta 40,88% (8363 voti).
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Il giornalista dice “male udc e terzo polo..” Era ora che la gente si svegliasse, è più di un anno che fanno la politica dei due forni. Qui la gente perde lavoro, ha fame, non arriva più a fine mese, e loro invece di parlare alla gente con proposte concrete e soluzioni, sono stati a dibattere fino a un mese fa con chi allearsi. Ma per favore. Fare politica non è obbligatorio.
Altra considerazione: in provincia di Macerata (Tolentino, Civitanova, Corridonia, il dato è fresco), l’ udc non esiste più. Al prossimo consiglio provinciale i politici diano un segnale forte di buona politica, e tolgano la maggioranza alla giunta che di fatto non governa. Meglio il commissario, cosi risparmiamo.
Le ultime parole famose dell’on David Favia: “…Insignificante il 4% di Grillo considerato voto inutile e destinato a scendere”.
Non ti preoccupare ,Corvatta. 13 voti te li procuro io.
Anzi te li daranno quelli che non avranno la centrale a biomasse. !!!!!
Il sig. Favia si dovrebbe dimettere da segretario regionale vista la bruttissima figura che ha fatto il suo partito.
Ma lui lo sa che la maggior parte dei grillini sono ex dell’IDv che grazie a lui ed al suo modo di fare politica sono passati con Grillo? Lo sa che appena se ne va via l’IDV torna a crescere? Altri che dovrebbero dimettersi sono: Torresi, Bevilacqua, Longhi (a Tolentino). Il 4 per cento è insignificante? Figurati quanto conta il tuo misero 3, spiccioli.
Favia si dovrebbe dimettere se avesse un minimo di dignità e Buttaroni cambiare mestiere. Ah,ah,ah…l’8% all’idv?
Ecco la distribuzione dei seggi (senza apparentamenti): 14 a chi vince + 10 a chi perde.
In caso di vittoria di Mobili:
5 al Pdl, 4 a Insieme per Civitanova con Marinelli, 3 a Libera, 2 a vince;
1 Corvatta, 4 al PD, 1 a Uniti, 1 a Nuova, 1 a RC. 2 M5S.
In caso di vittoria di Corvatta:
7 al PD, 3 a Uniti, 2 a Nuova, 1 a RC, 1 all’IDV.
1 Mobili, 3 al Pdl, 2 a Insieme per Civitanova con Marinelli, 1 a Libera, 1 a vince. 2 M5S.
Meno male che Silenzi ha avuto un buon risultato a Civitanova: dopo la trombata presa da Capponi tre anni fa (quando a quattro cinque giorni dal voto lo potevi vedere alle due di notte a controllare i lavori nelle rotatorie in costruzione con piglio decisionista e fare rassicurante), dopo la bitrombata alle primarie del suo schieramento (dove i Civitanovesi gli hanno preferito il Pisapia locale, e vedi un po’ che novità…), almeno un che da fare per i prossimi cinque anni gliel’hanno dato. Mobili è la dimostrazione di ciò che già si sapeva; che gli elettori di centrodestra differiscono da quelli di csx perché per portarli a votare li devi convincere ed essere credibile: non è un elettorato da sfilate cortei e coreografie triplicosindacalprogressopecorilistiche; o il candidato tira o se ne stanno a casa; che se è vero che era inevitabile, dato come sono andate le cose negli ultimi periodi, che il PDL, cui sono iscritto, avrebbe avuto un risultato pessimo e avrebbe perso comunque voti, per salvare la situazione e provare perlomeno ad “appattarla” bastava presentare candidati che avessero un carisma appena superiore a quello di un fantasma e una credibilità assodata fra i nostri elettori. Mobili o, poniamo, Perrone a Lecce eletto al primo turno con più del 60% dimostrano che se gli elettori di cdx credono nel candidato e nel loro schieramento lo votano.
tanaliberatutti
La potenza del capitale è tutto, la Borsa è tutto, mentre il parlamento, le elezioni, sono un gioco da marionette, di pupazzi. (V.I.U)
Granne Cellini!!!!!!