Dalla nostra lettrice Marina Santucci riceviamo una lettera in merito ai tagli del Trasporto Pubblico Locale, di cui ci siamo occupati nel dettaglio pochi giorni fa (leggi l’articolo):
“Come sappiamo il trasporto pubblico locale ha subito tagli dal fondo regionale. Il Comune di Macerata e l’Apm si sono dovuti adeguare e ciò ha avuto ripercussioni nel taglio delle linee del trasporto urbano.
Con la presente vorrei portare a vostra conoscenza che:
– la zona Mameli, Barilatti ( con le limitrofe via Brigata Macerata, via Manzoni, via Valerio, via Batà, Via Pesaro, etc..) , Capuzi, Tribunale , Largo Pascoli, Don Bosco e Stazione erano servite dalle linee 6 e 11.
– La linea 6 è stata soppressa ( elegantemente è stato detto “assorbita dalla circolare C”) ;
– La linea 11 è stata dirottata dai giardini Diaz a viale trieste, per cui non servirà più la zona sopra menzionata ( salvo che con un’unica corsa intorno alle 12.50 che, correggetemi, ma serve nè ai lavoratori nè agli studenti)
La zona ( che oltretutto ospita il liceo Sceintifico, l’istituto Pannaggi, il tribunale, Istituto Tecnico Corridoni, la parrocchia) è quindi praticamente tagliata fuori dal resto della città.
L’unica alternativa, difficilmente praticabile sia per andare a scuola che per andare a lavoro, è la Circolare C, che ha corse molto ridotte ( rispetto al servizio di prima, che era ottimo: ma dall’ottimo al nulla ci sarebbe una via di mezzo che spero vogliate vagliare) e che sarà presumibilmente presa d’assalto dagli studenti, con buona pace degli anziani.
Per fare un esempio, per andare a lavorare in centro da via Barilatti, bisognerà partire alle 7.51 a arrivare in piazza della libertà alle 8.22 ( passando per il cimitero e l’ospedale)Oppure, scendere a rampa Zara e andare a piedi ( o con l’ascensore, ma cambia poco). Capite bene che la cosa non è fattibile né per uno studente né per un lavoratore: per chi riesce meglio andare a piedi.
Ma ho sentito oggi sul bus diverse persone anziane preoccupate ed inermi, gli stessi autisti imbarazzati.
Ho sentito inoltre diverse persone ( lavoratori, e anziani) che hanno espresso la volontà di realizzare una petizione popolare, con raccolta di firme. Mi darò da fare per realizzarla, perché non trovo giusto che residenti che da 40 anni usano il bus si trovino improvvisamente depauperati di un servizio “amico”. Ho inoltre notato che la zona di cui vi parlo è stata una delle più penalizzate ( se non proprio la più penalizzata ).
Mi chiedo se il taglio operato sia effettivamente del 5%, perché alcune linee sono state tagliate in percentuale sicuramente maggiore (la 6 e la 11 in particolare), mentre in altri casi le corse sono state aumentate (linea 4 ed altre). Se così fosse il taglio richiesto del 5% nono sarebbe stato operato in modo omogeneo sul territorio, e sarebbe illegittimo“.
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Se non ricordo male l’AMP godeva di buona salute, tanto che qualcuno si era anche arrabbiato perchè si pagavano troppe tasse, tasse che potevano essere di meno se si fosse perseguita una politica diversa di investimenti.
Pertanto ora sappiamo che, a seguito di minori introiti dal fondo regionale, il comparto APM Trasporti rischia di subire dei tagli: perchè???
Se il bilancio è in attivo, nonostante i tagli, non dovrebbe cambiare nulla, semmai avere meno utili a fine anno….
Vi prego solo di accedere a questo link http://www.apmgroup.it/apm/images/stories/azienda/Bilancio_APM_2010_FR.pdf
nel quale trovate il bilancio APM 2010.
Alla pagina 53 (potete mettere la pagina nel campetto in alto a sinistra) trovate i clamorosi UTILI dell’APM, tra i quali campeggia l’UTILE NETTO per i trasporti (228mila euro al netto delle tasse!!!).
Diminuire il trasporto pubblico solo perchè la Regione diminuisce i contributi è totalmente miope e dimostra che siamo (purtroppo) ancora amministrati da chi pensa che con la macchina si debba andare anche in ufficio (dentro l’ufficio!!!).
La crisi economica e la situazione delle famiglie dovrebbe indurre gli amministratori a compiere la manovra inversa e cioè ad aumentare il servizio, a renderlo efficiente, a diminuire o anche annullare le tariffe.
La nostra città è una delle poche che questa manovra potrebbe farla perchè l’APM ha utili vergognosi sui quali paga tasse assurde che potrebbero ricadere in città piuttosto che sulla fiscalità nazionale.
Spero che qualche consigliere “illuminato” dell’APM voglia portare in discussione queste osservazioni che faccio da mesi alle quali nessuno risponde.
La mia domanda è molto semplice e sono anche pronto a cambiare idea come tutte le persone che amano confrontarsi per capire:
-l’APM ha guadagnato più di 2milioni di euro nel 2010 e ci ha pagato 1milione di euro di tasse.
Come mai non è stato fatto a metà anno un bilancio preventivo che avrebbe permesso di girare parte dell’utile ai cittadini con diminuzione di tariffe per i virtuosi, bus gratis, ect evitando così di pagare 1milione di euro di tasse che sarebbero andati a vantaggio della comunità?
GRAZIE
Che il taglio non sia stato omogeneo, come dice la signora Santucci, è molto probabile. Quanto ai numeri invece ha sicuramente ragione: il 5% vorrei sapere come lo calcolano.
Nella zona di Collevario, San Francesco, via Roma, prima coperta in vario modo da 5 linee (3, 4, 10, 12 e C) è vero che sono aumentate le corse del 3 e del 4, ma per coprire parzialmente quelle della circolare che non c’è più. Complessivamente si è passati da 67 a 60 corse giornaliere, con una diminuzione del 10.5%.
Se non ricordo male l’APM ha chiuso l’ultimo bilancio con circa 1.500.000 euro di utile. Perché non lo utilizza per potenziare il servizio, invece di nascondersi dietro ai tagli regionali?
Quand’è che APM e comune decideranno di mettere in campo una politica della mobilità degna di questo nome?