“Taglio delle linee da parte dell’Apm: è davvero il 5%?”

LA LETTERA - Marina Santucci chiede all'azienda partecipata dal Comune di chiarire la situazione del trasporto pubblico locale

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apm_autobus-allo-sferisteriDalla nostra lettrice Marina Santucci riceviamo una lettera in merito ai tagli del Trasporto Pubblico Locale, di cui ci siamo occupati nel dettaglio pochi giorni fa (leggi l’articolo):

“Come sappiamo il trasporto pubblico locale ha subito tagli dal fondo regionale. Il Comune di Macerata e l’Apm  si sono dovuti adeguare e ciò ha avuto ripercussioni nel taglio delle linee del trasporto urbano.
Con la presente vorrei portare a vostra conoscenza che:
– la zona Mameli, Barilatti ( con le limitrofe via Brigata Macerata, via Manzoni, via Valerio, via Batà, Via Pesaro, etc..) , Capuzi, Tribunale , Largo Pascoli, Don Bosco e Stazione erano servite dalle linee 6 e 11.
– La linea 6 è stata soppressa ( elegantemente è stato detto “assorbita dalla circolare C”) ;
– La linea 11 è stata dirottata dai giardini Diaz a viale trieste, per cui non servirà più la zona sopra menzionata ( salvo che con un’unica corsa intorno alle 12.50 che, correggetemi, ma serve nè ai lavoratori nè agli studenti)
La zona ( che oltretutto ospita il liceo Sceintifico, l’istituto Pannaggi, il tribunale, Istituto Tecnico Corridoni, la parrocchia) è quindi praticamente tagliata fuori dal resto della città.
autobus-apmL’unica alternativa, difficilmente praticabile sia per andare a scuola che per andare a lavoro, è la Circolare C, che ha corse molto ridotte ( rispetto al servizio di prima, che era ottimo: ma dall’ottimo al nulla ci sarebbe una via di mezzo che spero vogliate vagliare)  e che sarà presumibilmente presa d’assalto dagli studenti, con buona pace degli anziani.
Per fare un esempio, per andare a lavorare in centro da via Barilatti, bisognerà partire alle 7.51 a arrivare in piazza della libertà alle 8.22 ( passando per il cimitero e l’ospedale)Oppure, scendere a rampa Zara e andare a piedi ( o con l’ascensore, ma cambia poco). Capite bene che la cosa non è fattibile né per uno studente né per un lavoratore: per chi riesce meglio andare a piedi.
Ma ho sentito oggi sul bus diverse persone anziane preoccupate ed inermi, gli stessi autisti imbarazzati.
Ho sentito inoltre diverse persone ( lavoratori, e anziani) che hanno espresso la volontà di realizzare una petizione popolare, con raccolta di firme. Mi darò da fare per realizzarla, perché non trovo giusto che residenti che da 40 anni usano il bus si trovino improvvisamente depauperati di un servizio “amico”. Ho inoltre notato che la zona di cui vi parlo è stata una delle più penalizzate ( se non proprio la più penalizzata ).
Mi chiedo se il taglio operato sia effettivamente del 5%, perché alcune linee sono state tagliate in percentuale sicuramente maggiore (la 6 e la 11 in particolare), mentre in altri casi le corse sono state aumentate (linea 4 ed altre). Se così fosse il taglio richiesto del 5% nono sarebbe stato operato in modo omogeneo sul territorio, e sarebbe illegittimo“.



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