di Alessandra Pierini
Quale strada deve prendere l’urbanistica comunale in un momento storico in cui l’edilizia è in una fase implosiva di forte difficoltà e nel quale la crisi globale obbliga a riflettere su temi di tutt’altro tenore quali la qualificazione dell’esistente, la mobilità sostenibile, la qualità della vita e il sostegno alla fascia medio-bassa della popolazione? Quali sono le decisioni fondamentali da prendere per lo sviluppo di una città come Macerata in cui il costruito supera il reale fabbisogno della popolazione residente? Davvero le vie della futura evoluzione e del superamento della crisi passano attraverso la commissione edilizia del Comune di Macerata, ribattezzata Ambiente e Territorio proprio in virtù di rinnovate esigenze?
Le risposte a questi interrogativi sono tutt’altro che retoriche e scontate, soprattutto per chi assiste alle vicende politiche del capoluogo dove l’urbanistica, come già evidenziato in tante occasioni da Cronache Maceratesi, è la regina della vita amministrativa e fa il bello e il cattivo tempo. Sulle tematiche urbanistiche l’attenzione è sempre massima come dimostra l’interrogazione che sarà presentata da Luigi Carelli (Pd), presidente della Commissione Ambiente e Territorio, e da Michele Lattanzi (Pdci), suo componente, nella prossima seduta del consiglio comunale e che se la prende in particolare con tre delibere in cui la Giunta avrebbe adottato provvedimenti di competenza del Consiglio . «Si chiede all’Amministrazione – recita l’atto – in base a quale normativa la Giunta Comunale ha adottato degli atti di competenza del Consiglio Comunale e se, nel caso in cui tale normativa non dovesse esistere, è intenzione dell’Amministrazione ritornare sui propri passi annullando tre delibere in oggetto e quindi riportare l’approvazione delle modifiche degli schemi di lottizzazioni e degli Idec all’organo preposto e cioè il Consiglio Comunale».
In particolare la prima delle tre delibere incriminate risale al 29 giugno 2011 e riguarda l’Idec 22 ossia la zona di via Urbino, via Mattei e via Cincinelli dove dovrebbero sorgere un edificio residenziale, un parcheggio a raso, un edificio commerciale su tre livelli, un edificio scolastico e un’area destinata a parco. L’intervento doveva essere realizzato per intero dalla Sofim srl che ha però ceduto alla Sipa srl un comparto edificabile. La Giunta ha quindi preso atto del cambiamento, ha ridotto a tre mesi il termine per la realizzazione della rotatoria stradale tra via Mattei e via Cincinelli e ha approvato lo schema di convenzione da stipulare con i due soggetti attuatori. La delibera 295 del 23 settembre scorso, invece riguarda modifiche e integrazioni allo schema di convenzione con la società cooperativa Selene per la lottizzazione del Pcl2 in zona Collevario in particolare tra via Verga e via Pirandello. L’ultima delibera è quella relativa al 16 novembre 2011 e interessa il Pcl 20, ossia contrada Vergini. In quest’area la Sphaera srl aveva proposto la lottizzazione e assunto conseguenti obblighi ed impegni ma ha poi ceduto parte dei lotti ad altri soggetti. La Giunta ha quindi preso atto del cambiamento e approvato il nuovo schema di convenzione. E’ doveroso precisare che in tutti e tre i casi c’è stato almeno un passaggio in consiglio comunale e le delibere hanno ad oggetto variazioni e modifiche, in alcuni casi importanti.
Nel consiglio comunale di lunedì andrà quindi in scena l’ennesimo scontro tra amministrazione e commissione terza che si sono già date battaglia nella seduta di commissione di venerdì scorso la quale, come spesso capita, aveva un solo punto all’ordine del giorno: “Lottizzazione Piano Casa PCL 15 Piediripa. Rilascio agibilità, primo stralcio”. In sostanza alcuni componenti della commissione, con in testa Carelli e Lattanzi, hanno chiesto all’amministrazione notizie riguardo il rilascio dell’agibilità per gli appartamenti costruiti da “Il Bracciale” a Piediripa, nella zona vicina alla stazione.
«L’agibilità – spiega Michele Lattanzi – è stata rilasciata prima che la società completasse quanto previsto dalla convenzione, mancano il raccoglitore delle acque piovane, i tappetini dell’asfalto e l’impianto fotovoltaico. Noi capiamo che la lottizzazione è molto grande però chiediamo una trattamento che sia uguale per tutti e che vengano sanate queste situazioni. Abbiamo anche suggerito per il Bracciale che l’agibilità venga data per stralci e che vengano rispettate le convenzioni». Di altro avviso Daniele Staffolani (Pd) anche lui in commissione: «Credo che in questo momento così difficile , le imprese edilizie debbano essere agevolate. Senza agibilità non si possono vendere gli appartamenti quindi non rilasciarla vuol dire bloccare l’azienda».
Questo, invece, il parere tecnico di Cesare Spuri, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, sulla lottizzazione Città Verde, in via Metauro, che sta realizzando “Il Bracciale srl”: «Le preoccupazioni che hanno mostrato alcuni consiglieri in linea generale sono condivisibili per evitare rischi di lottizzazioni incompiute. Ma in questo caso sarebbe come sparare ad una formica con un cannone, visto che la società Il Bracciale ha pressochè ultimato quasi tutte le opere di urbanizzazione, mancano poche cose che non mi affretterei a fare subito. Proprio ieri mattina mi sono recato sul posto per un’ulteriore verifica e ho trovato completato il 90% delle opere di urbanizzazione compresi marciapiedi, pista ciclabile e strade asfaltate. Quello che si deve fare è tenere ben distinta la parte dove si costruisce dalla parte dove si va ad abitare; è la stessa situazione che abbiamo visto con la Stu di via Trento».La discussione relativa alla lottizzazione è stata rinviata.
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Ritengo che quelle poche imprese del settore edile, che sono forse le piu’ colpite dalla cisi, quelle insomma che riescono a portare avanti il lavoro in questo difficile momento, debbano essere lasciate lavorare in pace…..
L’agibilita’ permettera’ ovviamente di procedere ai rogiti e avere liquidità, quella liquidita’ che le banche negano al settore…
Le diatribe di palazzo, le ripicche politiche dei partiti, hanno stufato.
“Ambiente e Territorio” sono beni di tutti i cittadini…..quei cittadini stufi, che dovranno ancora vedere e ascoltare “lor signori” che daranno vita a “scontri” e “battaglie” come dice l’ottima Pierini….
Ma se sa….. quanno li quatri’ ade’ tandi………..
Cara Alessandra,
scrivi: “Davvero le vie della futura evoluzione e del superamento della crisi passano attraverso la commissione edilizia del Comune di Macerata?”.
Rispondo: Certo che no. Le vie della futura evoluzione e del superamento della crisi non possono certo dipendere dalla commissione edilizia; dalla quale tuttavia dipendono le questioni che in suo potere mette lo Statuto, ossia la Legge. Quelle sì.
Buongiorno a tutti,
leggo un roboante “Commissione Ambiente e Territorio”!
Ma scusate, c’è forse qualcuno nel Comune di Macerata che si occupa di Ambiente? E sa cosa significa occuparsi di Ambiente? E, soprattutto, sa di occuparsene?
Se sì, ditemelo, che forse mi sono perso qualche cosa…
Non sono le case che fanno una città ma sono gli uomini.
Esistono immensi agglomerati edilizi che non sono mai diventati città.
La fase urbanistica finisce quando inizia quella edilizia.
Pensate davvero che quelle facce sappiano che cosa sia AMBIENTE, QUALITA’, URBANISTICA, VIVIBILITA’, CULTURA E CIVILTA’ URBANA????
Terreni Piu’ Fertili a Macerata ??????
Ci sara’ forse una risposta ??????
Da diversi anni societa’ -finanziarie SRL- SPA non locali vengono a “rinvestire” da noi …………….
ma solo per costruire immobili anche sopra i marciapiedi !!!!!!!!!!!!!
Mai costruita una nuova fabbrica per dare veramente nuovi posti di lavoro e per far crescere la citta’
Ma quissi invece de pensa allu cemento perché non pensa a come fa li posti de lavoru? Qualcuno dice che lu comune non pò fa li posti de lavoro, io dico che se lu comune investe sulle strade e fa venì da nojardri le aziende forse se po fa.
A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire.
Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare.
(L. Ligabue)
Grande Alex–
Ti ho piantato un filo d’erba verde pure io…
Vedi !!!
Lo dicevamo noi….
il ragazzo è intelligente ma si impegna poco …
continua così !!
Ci sono comportamenti mafiosi anche a Macerata? Da cosa è motivato quell’attacco alla lottizzazione “Città verde” della soc. “Il bracciale” di Piediripa? A detta degli Uffici competenti, tutto è perfettamente in regola. Ed allora perché l’insinuazione? Forse per la presenza nella società di un socio in uscita che con le sue documentate inchieste comincia a scoprine troppe? Posso capire il geom. Carelli, meno Lattanzi che reputo più vigile agli inciampi
@ mus rugens.
mafiosi? l’agibilità è un optional per te?
Vallo a dire a un potenziale acquirente che deve accollarsi un mutuo per andare ad abitare uno stabile dove manca in tutto o in parte il completamento di opere primarie e quindi non può prendere possesso dell’appartamento. Si sta parlando di fognature, lampioni, impianti di riscaldamento, finitura del manto stradale…e mi chiami questo ritorno all’ordine , da parte della Commissione Ambiente e Territorio, mafiosità? Bei discorsi che fai, tu che dici di essere dalla parte del giusto, della collettività! Sarai un po’ tu , incoerente e fazioso, che dici hè?
Se manca liquidità a un’impresa è un dramma. E’ un dramma se le banche chiudono i cordoni della borsa a qualsiasi impresa, ma mica deve accollarsi questi oneri chi la casa se la vuole comprare come dev’essere, cioè finita e completa di tutto, interno ed esterno, da un’impresa edile che resta nel guado della crisi!
Vendere le quote societarie….
e chi se le compra , i matti?? Tocca anticipare a chi costruisce tutti gli oneri di realizzazione ,anche delle opere di urbanizzazione, sissignore.
Ma nel merito piuttosto: Spuri, che dice di avere fatto un sopralluogo sul posto e avere trovato tutto in regola, non ha visto i pannelli solari montati al contrario rispetto ai punti cardinali, cioè praticamente in modo inservibile alla loro funzione?
Il tappetino asfaltato, vuol dire che manca l’ultimo strato del manto stradale. quando lo si fa, quando ci si va a percorrerlo sopra una volta insediati gli inquilini?
Ma di che parlate, se non conoscete normative, regolamenti e aspetti tecnici nel particolare?
Mi spiace che nel caso di Città Verde, le opere siano quasi completate come sostiene Spuri, ma se questa eccezione diventasse prassi, poi non mettetevi a criticare un domani per questo, l’operato della Commissione Terza.
E mi spiace anche essere intervenuta adesso, mi sarei risparmiata di farlo volentieri e non volevo farlo, ma non posso sentire parlare di faziosità da parte di chi è evidentemente un fazioso nell’argomento per i suoi precedenti scritti, compreso l’attacco che tu hai mosso a me, caro Rugens.
Io paziento,paziento, ma adesso te lo voglio dire e come lo dico a te a tutti qui, compreso il Direttore di CM, Zallocco, per quel suo intervento nei miei confronti.
Almeno io, quando ho portato avanti qualsiasi mia opinione, l’ho sempre fatto su una linea di coerenza contestualmente e temporalmente molto ampia nei miei interventi, verso chiunque, sempre, senza guardare in faccia a chi. erano indirizzate le mie critiche, senza simpatie o pregiudizi, ma per casi specifici.
Proprio tu, Mus Rugens, sei venuto a dirmi che io mi sono sempre schierata dalla parte dell’interesse pubblico , ma stavolta non capivi perchè ero così apertamente critica discutendo di urbanistica quando c’era lui, Meschini. Neanche io te adesso, guarda, per gli stessi motivi, comprendo te.
Meschini o Carancini, pari sono. Chi conta realmente, sono i big della politica urbanistica maceratese, i grandi manovratori di palazzo, come li chiama Giuseppe che stanno e rimarranno sempre in ombra, sempre un passo indietro a loro e tutti. su tutto. dalla Cittadella dello sport al Centro Fiere, a Via Trento , alle Casermette , a Valleverde, a tutto.
Mi auguro perciò che nelle sue prossime inchieste, Bommarito riesca a fare emergere chi sono veramente questi veri appaltatori politici dell’urbanistica di Macerata.
Chiuso il discorso.
Ciao
La presunta diatriba fra la Commissione Urbanistica e la Giunta Comunale sulla questione delle convenzioni dovrebbe assere di facile soluzione. Infatti è solo questione di rispetto di obblighi “contrattuali” tra il Comune e il soggetto che attua l’intervento edilizio. Se ciò è di competenza della Giunta è tutto a posto, altrimenti se è del Consiglio non ci possono essere scusanti e le modifiche alle convenzioni andavano votate in Consiglio (non si può invocare neppure l’urgenza poiché il Consiglio Comunale viene convocato assai spesso). Se la Giunta non aveva la competenza ad approvare le delibere in questione, la responsabilità ricade non solo su tutti i membri della stessa che hanno votato a favore ma anche sui dirigenti che, eventualmente, hanno espresso i pareri.
Mi scusi signora Tamara, se ho letto bene l’articolo, l’agibilità c’è, regolarmente rilasciata.
LAVANDERIA!!!
Mi scusi signora Tamara, se ho letto bene l’articolo, l’agibilità c’è, regolarmente rilasciata. Quanto ai “compagnucci di merende” ho più di un indizio, ma omertosamente taccio per evitare di imbarcarmi in vertenze da commentari poco concludenti. Se poi qualche procuratore della repubblica aprisse una pratica e invitasse chi sa a presentarsi, io non farò il Pacciani.
Mi scusi, Signor rugens, anche io so leggere:
L’agibilità – spiega Michele Lattanzi – è stata rilasciata prima che la società completasse quanto previsto dalla convenzione, mancano il raccoglitore delle acque piovane, i tappetini dell’asfalto e l’impianto fotovoltaico.
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Questo, invece, il parere tecnico di Cesare Spuri, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, sulla lottizzazione Città Verde, in via Metauro, che sta realizzando “Il Bracciale srl”: «Le preoccupazioni che hanno mostrato alcuni consiglieri in linea generale sono condivisibili per evitare rischi di lottizzazioni incompiute.
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Quindi non era regolare.
E in ogni caso, aggiungo io , l’elemento più eclatante, è che emerso un conflitto di competenze non da poco, tra Giunta e Consiglio, nella decisione presa da parte di qualcuno, di chiudere un occhio. Secondo questo precedente, questo principio in deroga al regolamento comunale del Piano Casa , domani mattina , qualsiasi imprenditore edile, è autorizzato a chiedere stralci e agibilità prima di chiudere il cantiere. Non è lesa maestà a nessuno, quella della Commissione Ambiente e Territorio quindi, anzi, tutt’altro il tenore del suo intervento, ce se ne dovrebbe compiacere, una tanto.
Che ognuno poi se l’aggiusti come gli pare, se la prenda con chi vuole, è nell’ordine delle cose, si sa.
@Leonardo, pensi che un lavaggio a secco sia sufficiente o occorre fare ricorso al vecchio ranno rispettoso dell’ambiente?
Da quanto si legge sembrerebbero piccole questioni risolvibili con semplici determine del Dirugente. Ma se il dirigente ritiene di sottoporle all’approvazione dell’organo di governo esecutivo (Giunta), e questo ritiene a sua volta di sottoporle all’organo di indirizzo (Consiglio), allora non si tratta di questioni così semplici e scontate.
Le cose sono due; o il Dirigente non si sente tutelato, allora non può tranquillamente venire incontro ad una pur semplice richiesta di modifica (magari avanzata dalla coop rossa di collevario) senza tenere conto di altre richieste analoghe; oppure le richieste modificano profondamente le lottizzazini già convenzionate per cui bisogna ritornare al giudizio degli organi che le hanno approvate.
L’importante è che non si facciano discriminazioni.
quello che secondo me non emerge dai commenti è il fatto che macerata non è poveretta o vittima o incolpevole o disinteressata. Macerata ed i maceratesi hanno voluto e vogliono tutto ciò, le chiacchiere stanno a zero le cose vanno così da più di 15 anni e non si è mossa foglia, piuttosto c’è sempre stato l’assenso espresso e netto (ribadisco per l’ennesima volta che Meschini è stato eletto con il 60% dei voti). I maceratesi non sono vittime (senza generalizzare ma secondo me è veramente piccola la percentuale di soggetti incolpevoli).
Ps reputo anche che non se ne esca, non vedo scappatoie per il futuro, ma una malavogliesca continuità (sotto sotto voluta dai maceratesi)