Clima molto teso ieri sera all’auditorium della parrocchia Buon Pastore di Collevario. I residenti vogliono vederci chiaro sulla questione crepe-cantiere in via Pavese (leggi l’articolo), ed hanno incalzato a più riprese il sindaco Romano Carancini, il dirigente dell’ufficio tecnico Cesare Spuri e il responsabile tecnico del cantiere Marco Rughini; erano presenti inoltre gli assessori Federica Curzi e Luciano Pantanetti, il direttore dell’Erap Macerata Daniele Staffolani e la dirigente dell’ufficio tecnico dell’Erap Lucia Taffetani.
L’assessore Curzi ha invitato i cittadini ad avere fiducia di ciò che l’amministrazione avrebbe spiegato ai residenti e di creare un clima costruttivo, cosa che è venuta subito a mancare quando il Sindaco, che stava facendo il punto della situazione è stato interrotto da una signora che ha tuonato: ”Chi ve lo ha detto ci cominciare a costruire? Voi non dovevate approvare questo piano. Lo sanno tutti che qui la terra è argillosa. Io ho il garage pieno di crepe e infiltrazioni. Basta con tutto questo cemento. E’ ora di finirla!”.
Il Sindaco ha poi proseguito chiarendo che “per questo progetto è stato stanziato dalla Regione un contributo di 3 milioni di euro, mi sembra, a fondo perduto; il Comune di Macerata ha messo a disposizione delle aree e quella di Collevario è risultata la più idonea. Ci tengo a precisare che non vi è alcuna speculazione di privati, abbiamo solamente pensato che, essendo un intervento a favore della popolazione anziana, qui a Collevario ci sia la calma e la tranquillità necessaria per la vita quotidiana di queste persone”.
Ha detto la sua anche l’ingegner Cesare Spuri, rafforzando le tesi del sindaco e affermando che “Collevario ha le carte in regola per ciò che riguarda parcheggi e aree verdi, le indagini effettuate in questa superficie hanno dato esito positivo, perciò abbiamo tranquillità e sicurezza sugli interventi”. Ma è proprio in questo frangente che si è registrato un clima di forte tensione: la platea si è scaldata ed ha cominciato a rumoreggiare, tant’è che Spuri è stato interrotto più volte ed alcuni residenti hanno abbandonato la sala. Durante questi attimi di concitazione ha preso la parola la responsabile del comitato Collevario Francesca Ciucci (Fronte Verde) che ha ricordato come “il dissesto idrogeologico a Collevario è ampio e negli anni si è sempre costruito senza tenere conto di ciò; se abbiamo molto verde inoltre è perché nel 1982 l’allora sindaco Cingolani fece mettere migliaia di alberi perché questo versante veniva giù. A nome del comitato richiedo uno studio sull’intero quartiere e un supplemento di indagine da parte di un geologo esterno”.
Un residente ha espresso i suoi dubbi:” Nel Vajont morirono 2000 persone nonostante tutte le perizie effettuate. Io non mi fido dei controlli che sono stati effettuati qui, ci sono dissesti su entrambi i versanti del quartiere. Possibile che a Macerata non ci fosse un altro posto dove costruire?”.
Gli animi si sono poi surriscaldati dopo l’intervento dell’architetto De Mattia, il quale aveva già espresso le sue posizioni (leggi l’articolo): ”Negli ultimi 10 anni il Comune ha pagato 5 geologi diversi per effettuare perizie qui, e tutti hanno detto di fare attenzione a costruire perché non è assolutamente sicuro. Oggi mi trovo con le strade tutte spaccate e l’Amministrazione Comunale continua a costruire. Io ci vedo del marcio sotto”. Carancini ha replicato seccamente: ”Ci denunci alla Procura della Repubblica se crede questo”.
Nel mezzo di tutti questi interventi si è inserito anche l’ex sindaco di Macerata Giorgio Meschini – attualmente Commissario regionale dell’Erap – che a più riprese ha reso note le sue posizioni (“Tutto questo viene fatto per gli anziani, nel pieno rispetto di tutti e con la massima sicurezza”) con tono polemico e mettendosi in forte contrapposizione con i cittadini che avevano espresso i loro dubbi. Una signora ha poi sbottato: ”Ora basta! La smetta, abbiamo diritto ad essere rispettati” ed ha continuato dicendo “Andatevi a fare una passeggiata per i marciapiedi di Collevario e vedrete cosa trovate”.Va anche registrata una sola voce fuori dal coro, un residente che ha lasciato sbigottiti i presenti dichiarando: ”Basta, c’è troppo allarmismo. Secondo me state esagerando”.
Col passare del tempo e con i chiarimenti ricevuti, l’atmosfera è diventata molto più distesa. Un altro residente ha fatto presente al Sindaco che occorre più sensibilità per questo quartiere ed ha apprezzato il gesto del Comune e dell’Erap di venire a discutere della questione con i residenti.
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…vecchie storie raccontano che anticamente, quando si costruiva una nuova casa, si era soliti gettare monete (ma anche sale, sangue di animali, etc) nelle fondazioni e in corrispondenza dei cantoni per propiziare abbondanza e scongiurare eventi calamitosi. la “nuova storia” prevede come rito per collevario una giunta itinerante e una toccatina. quartiere che vai, usanze che trovi…
Scommettiamo che se domani di aprisse una microscopica crepa su un marciapide comincerebbe il solito, italico, scaricabarile dove -alla fine- il colpevole, ammesso che si riesca a trovare, è un ultraottantenne incapace di intendere e volere oppure è già residente in via Pancalducci oppure è una società estera posta in liquidazione.
Velo (più che velo servirebbe coperta a 2 piazze) pietoso sul gesto medievale-scaramantico del Sindaco…
Ci sono almeno quattro elementi positivi emersi dall’assemblea:
1) il Sindaco ha considerato legittimi i timori rappresentati dai cittadini (ancorché infondati alla luce delle assicurazioni date dai tecnici);
2) il Sindaco ha preso l’impegno ha tornare in quartiere per discutere anche delle altre problematiche emerse;
3) l’ing. Spuri ha preso l’impegno ad attuare un periodico e diffuso sistema di monitoraggio del territorio con strumenti ed indicatori nonché a ripristinare per quanto possibile quelli già esistenti ma abbandonati da tempo;
4) l’arch. Erap (mi scuso ma non ne ricordo il nome) ha preso l’impegno ad attuare un maggior controllo del terreno allorché verranno realizzati i pali delle fondazioni nonché a realizzare una compiuta documentazione tecnica/fotografica che verra’ subito messa a disposizione dei cittadini per essere consultata;
Detto questo e ribadito che la presenza dei politici e tecnici ha reso l’assemblea qualificata (molto meglio che uno scarno comunicato stampa) rimane l’opinione che il fabbricato poteva essere costruito in un lotto più adeguato.
Ancora non è chiaro che dove va “Meschini settechiappe” si apre una frana? Cerasi, il gesto scaramantico del sindaco Carancini era dovuto a questa iattatoria presenza, non ad altro. E mi risulta che non sia stato il solo a farlo! Altri hanno preferito sfiorare il sedere del vicino. Uno, addirittura, giocando sull’equivoco, rivolto all’Erapato, gli avrebbe detto di no perdere tempo e soldi con altre indagini geologiche: “Frana o Crepa, avrebbe sintetizzato- faccia Lei”. L’importante è che sparisca.
la diga del vajont si è trasferita a macerata
@ Marchiori:
Lei scrive disinteressatamente o perché abita in quella zona?
@Alex
Pur non riuscendo a cogliere il significato della domanda (che ovviamente non interessa a nessuno dei lettori) …la seconda.
Complimenti per l’onestà intellettuale, Marchiori.
Carancini ha replicato seccamente: ”Ci denunci alla Procura della Repubblica se crede questo”.
RISPOSTA ESATTA
Ho letto l’ultima pagina del giallo di Pasqualetti… l’assassino è Carancini!
Ho partecipato alla riunione che si è tenuta a Collevario, presenti il Sindaco, l’ex primo cittadino Meschini, alcuni membri della Giunta e del Consiglio Comunale, nonché tecnici e funzionari dell’ERAP e del Comune che hanno illustrato il progetto avviato per la costruzione di 32 alloggi. Premetto che abito in via Verga, proprio a valle in corrispondenza del fabbricato che sorgerà in via Pavese. Sono rimasto allibito specie per quanto asserito da alcuni presenti che hanno paragonato la situazione di Collevario al recente disastro di Genova ed anche a quello più remoto del Vajont! Non c’è la più pallida idea di ciò che è capitato in quelle due situazioni e certi paragoni alimentano solo l’allarmismo che nel nostro caso è del tutto ingiustificato. L’intervento in atto non è certamente di quelli speculativi che possano indurre a “cattivi pensieri”. I tecnici dell’ERAP ed i professionisti incaricati offrono tutte le garanzie che il caso richiede. Sono convinto che sarà fatto tutto con la massima attenzione e nel rispetto di tutte le normative di sicurezza esistenti. Diamo fiducia qualche volta anche a chi lavora!
Ha ragione Marica, facciamo un comitato e denunciamo Carancini alla Procura della repubblica,
credo sia l’unica strada percorribile per un sindaco arrogante che di fronte a qualsiasi problema dice “Ci penso io, è compito mio e quindi non vi intromettete, ma che in effetti non fa nulla…”
Non solo per questo ma per una decine di altre faccende ci sarebbe da portarlo in tribunale…
Caro Marco Travaglio,
i suoi commenti sono monotoni, ripetitivi e vuoti.
Lei non fa altro che attaccare Carancini per ogni dove e per qualsiasi motivo, anche se starnutisce. Così facendo perde sempre più quella poca credibilità che forse le rimane.
Inoltre si appropria del nome di un giornalista che quando parla o scrive, argomenta in maniera dettagliatissima; non come lei che spara nel mucchio, che parla a vanvera.
Badi bene che non è mia intenzione difendere il sindaco, anzi, in questi ultimi tempi non mi piacciono affatto diverse cose del suo operato.
Tanto dovevo
Axel munthe, medico che prima di effettuare ogni diagnosi, ipotizzava e studiava una ad una almeno un centinaio di possibili cause.