Piantava marjiuana, la raccoglieva, la essiccava e la lavorava in casa dove aveva allestito un vero deposito e centro di lavorazione della sostanza. Per l’illecità attività è stato arrestato L.S.J., 40 anni, pregiudicato residente a Santa Maria in Piana, frazione di Treia.
Qualche giorno fa, gli uomini dell’Arma hanno scoperto in un campo boschivo della frazione la piantagione di marjiuana. La scoperta ha fatto scattare da parte del Comandante della Stazione Luogotenente Francesco Fortuna e del Maresciallo Capo Silvano Rapari l’indagine volta ad appurare chi fosse il coltivatore di quelle piante. Subito sono iniziati dei servizi di osservazione a distanza nel bosco: militari in mimetica e uomini del Nucleo Operativo in borghese si sono appostati attendendo che qualcuno andasse a curare le piante. Intanto è stata informata l’Autorità Giudiziaria di Macerata e il magistrato ha emesso un decreto di perquisizione per il principale sospettato, S.J.L. 40 anni, disoccupato pregiudicato abitante poco distante. All’alba di ieri un soggetto giunto a piedi si è avvicinato con fare circospetto al terreno ed ha iniziato a lavorarvi.
I militari della Stazione di Treia hanno riconosciuto L.S.J. e sono prontamente intervenuti bloccandolo in flagranza e procedendo poi al sequestro delle piante alcune anche alte 2 metri. Durante la perquisizione dell’abitazione dell’iomo, i Carabinieri hanno scoperto un vero e proprio deposito e centro di lavorazione della marijuana. Tra la casa e la soffitta dove il soggetto teneva numerose piante ad essiccare sono stati rinvenute e sequestrate 10 piante in essiccamento, 30 rami tagliati e fioriti pronti alla lavorazione, 100 semi per la prossima stagione e naturalmente i dieci alberi scoperti nel bosco e sradicatiper un totale di circa 10 kg di marijuana tipo “cannabis sativa”. L.S.J. è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari nella propria abitazione come disposto dalla Procura della Repubblica di Macerata. L’ indagine è stata effettuata della Stazione dei carabinieri di Treia con la collaborazione dal NORM della Compagnia Macerata sullo spaccio di stupefacenti in quelle zone.
(Redazione Cm)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
bene un altro punto al prodotto interno lordo cosi si fa bravi imprenditori ahahahaha
è succeso anke qui da noi lla scorsa estate ma il bello è quell’imprenditore aveva più di quasi 80 anni
che scarogna, probbio un barde jorni prima de lo vatte!
penso che bisognerebbe ringraziare l’arma locale per l’ottima operazione. Occorre non solo sradicare le piante ma anche le varie organizzazioni che minacciano giorno per giorno i nostri giovani.
Grazie di nuovo ai nostri carabinieri.
Sulle Iene, di qualche mese, si fa si intervistava uno di questi “agricoltori” che, al di fuori dei normali canali dela criminalità organizzata, produceva in casa l’erba e poi la rivendeva nella sua zona di residenza……
Una bella coltivazione, lampade alogene per la crescita, fertilizzanti e tutto il necessario per essiccare, lavorare, trasformare e vendere il prodotto….
Ebbene ci è stato dato sapere che, scalati i costi, mediamente questa nuova forma di commercio rendeva all’agricoltore 7-8 MILA euro/MESE esentasse…. ESENTASSE!!!
L’agricoltore NON faceva parte della criminalità organizzata (criminalità organizzata che sullo spaccio della droga e sulla prostituzioni fonda il suo IMMENSO impero economico), era per così dire un “privato piccolo imprenditore”.
Immaginate solo quanto possa rendere lo spaccio a “livello industriale”, livello che è tutto in mano alla criminalità.
Visto che, come oramai tutti ripetono da tempo, solo il 10% della droga viene intercettata (E QUINDI SUL MERCATO NE ARRIVA IL 90% CHE INGRASSA I CONTI DEI CRIMINALI!) perchè non immaginare un ALTRO TIPO di lotta che sia veramente efficace contro la criminalità????
Se io elimino i canali di spaccio illegale la criminalità NON ci guadagna, se elimino i canali della prostituzione illegale la criminalità NON ci guadagna…..