di Alessandra Pierini
Uno spettacolo in onore di Pavarotti allo Sferisterio. E’ questa la proposta che il Sindaco di Macerata Romano Carancini ha fatto alla vedova del famoso tenore Nicoletta Mantovani, ospite di una serata volta a raccogliere fondi a favore della CCSVI che si è svolta all’Abbazia di Fiastra. La Mantovani ha accettato con entusiasmo la proposta e l’evento dovrebbe svolgersi nel 2011 in quello Sferisterio in cui Big Luciano si esibì per 3 volte nella sua carriera.
Pavarotti è scomparso ma Macerata, città della lirica (anche se solo per due mesi l’anno) dove l’aria echeggia di note e lo Sferisterio corona l’aspirazione musicale, ha dato i natali a qualcuno che a Pavarotti è molto legato, soprattutto per la sua somiglianza fisica. Per incontrarlo ci siamo dovuti spingere in periferia, lontano da occhi indiscreti e impertinenti, fin dentro una piccola lavanderia, quasi nascosta e lui appare tra stendini di panni e grucce con il suo faccione simpatico, la barba folta e lunga, lo sguardo accigliato e un sorriso accennato, enigmatico. Ecco Luciano Pavarotti di casa nostrai. E come se l’aspetto fisico non bastasse ci si è messo anche il caso ad unirli come fossero un’unica persona: il vero e solo nome del nostro amico è Luciano, proprio come Pavarotti.
Le sorprese non sono finite, Luciano ci racconta di sé e dalle sue parole non traspare la benché minima inflessione dialettale “Mia moglie non voleva più venire in vacanza con me-ci racconta- perché ovunque andavamo c’era sempre qualcuno che mi scambiava per lui, che voleva autografi o semplicemente conoscermi. Una volta a Copenaghen ho chiesto a un passante di farmi una foto davanti la Sirenetta e, quando ci siamo messi in posa, ho visto che moltissime altre persone mi stavano immortalando”.
Non ha fatto niente per assomigliare a Lui, ha 30 chili di meno e porta la barba da quando aveva sedici anni, ma persino all’Eurodisney, dove indossava giacca a vento e cappello lo hanno rincorso. Dall’evidente somiglianza è iniziata una mini-carriera: Luciano ha studiato tutte le caratteristiche del personaggio, il suo modo di muoversi ma anche la sua vita e le abitudini, poi ha partecipato come concorrente a Ciao Darwin e a Domenica In, con Bonolis e ci mostra soddisfatto un album di foto con vari personaggi. “Quando ero in tv, mi chiedevano ogni volta da dove venivo e io una volta dicevo da Macerata, una volta da Montecassiano, l’altra da Villa Potenza in modo da far contenti tutti, eppure questa città non mi riconosce e considerano ridicolo quello che faccio”.
Dai rapporti instaurati negli anni con tutti gli altri sosia italiani è nata una importante organizzazione benefica: Luciano, insieme a Roberto Baggio (sosia naturalmente) ha fondato la Nazionale Italiana Sosia di calcio che disputa partite con le varie nazionali italiane a scopo umanitario e di aggregazione. Luciano è giocatore ufficiale e titolare: “L’attività della nazionale è sacra, nessuno guadagna dalla partecipazione alle gare e tutti gli introiti vengono devoluti ad associazioni” ci spiega. Come è cambiata la carriera di Luciano Emiliozzi sosia di Luciano Pavarotti in seguito alla scomparsa del tenore? “Non è cambiato quasi niente a dire il vero. Basta guardare quanti sono i sosia di Michael Jackson o di altri personaggi che non ci sono più. In Italia invece di sosia di Pavarotti siamo solo in due. Certo, l’importante è avere rispetto del personaggio, ad esempio sarebbe di pessimo gusto se mi esibissi di fronte ai familiari o a qualcuno che lo ha conosciuto bene. Il pubblico sa che Pavarotti è morto ma continua comunque ad emozionarsi riascoltandolo e rivedendolo.” Anche Luciano Emiliozzi ha un desiderio per lo spettacolo che si farà nel 2011 allo Sferisterio: “Pavarotti era una figura poliedrica e ha affrontato molti generi musicali e credo che questo dovrebbe emergere nello spettacolo. Ho sempre desiderato di poter riproporre i duetti che il maestro aveva fatto con Zucchero al Pavarotti & Friends. Erano secondo me particolarmente ben riusciti.”
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LEGGI GLI ARTICOLI
– Un grande evento allo Sferisterio per celebrare il Maestro Pavarotti:
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=32013
– Così Macerata si innamorò di Big Luciano:
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SE VI PARE UNA NOTIZIA DA PRIMISSIMA PAGINA FATE VOI! PENSO CHE NEL FINE SETTIMANA SIANO SUCCESSE COSE BEN PIù INTERESSANTI DA PIAZZARE IN BELLA VISTA A CENTRO PAGINA!
A PARTE IL PESSIMO GUSTO DI FARE LO PSEUDO SOSIA (PERCHE’ DICIAMOCI LA VERITA’, GLI ASSOMIGLIA SOLO PERCHE’ E GROSSO E C’HA LA BARBA), DI UNA PERSONA CHE NON C’E’ PIU’, RICORDO CHE STIAMO PARLANDO DI UN ARTISTA DI FAMA MONDIALE CHE TUTTO IL MONDO CONOSCEVA E AMMIRAVA. SE LA FAMIGLIA CONCEDERA’ A MACERATA L’ONORE DI ORGANIZZARE UNA SERATA IN MEMORIA DI LUCIANO PAVARATTI, SPERO CHE CONTESTUALMENTE SI RISVEGLI IL BUON SENSO DEI NOSTRI AMMINISTRATORI AFFICHE’ SIA POSSIBILE EVITARE QUESTE PAGLIACCIATE.