di Carmen Russo
Si è tenuta oggi la presentazione nella sala conferenze dell’hotel Claudiani del celebre Ian Anderson, arrivato da poco a Macerata. Sarà lui l’ospite d’eccellenza nella serata conclusiva di Musicultura (leggi l’articolo), il festival della canzone d’autore e ‹‹proprio per questo –dice il critico Stefano Bonagura introducendo l’ospite- che è stata scelta una figura come lui, di rilievo mondiale nel campo della musica. Dato che Musicultura si avvicina molto al modo di fare di Ian Anderson che compone una musica che non si può intrappolare in un genere univoco, ma che accoglie tutto con grandi meriti artistici››.
Non poteva mancare alla conferenza Piero Cesanelli, direttore artistico, che è fiero di avere nel “suo” festival questa grande star leader dei Jethro Tull’s, per due motivi ossia come dimostrazione che con la musica si può crescere, ci si può arricchire e perché ‹‹questa grande sensibilità artistica che si inserisce perfettamente nel progetto che Musicultura da XXIII anni porta avanti e può essere manifesto di un passato che forse i giovani poco conoscono››. A sedere al tavolo c’erano anche i rappresentati delle due Università coinvolte, Camerino rappresentata dal rettore Corradini e Macerata rappresentata dalla professoressa Nicolini che hanno ribadito il loro profondo interesse e coinvolgimento in questa manifestazione.
L’ironico e coinvolgente Ian Anderson, tradotto da Aldo Tagliaferro, ha dichiarato: ‹‹solo oggi mi rendo conto di quanto sono grande!›› e stasera presenterà con il suo storico gruppo i Jethro Tull’s solo per Musicultura un set esclusivo di canzoni. Verrà insignito inoltre del Premio Unimarche per grandi meriti artistici: ‹‹una targa che certo non può racchiudere tutta la stima e la grande impronta che Ian Anderson ha lasciato sul terreno del mondo musicale, ma che è un simbolo che vogliamo dare››.
Ian Anderson manda anche un consiglio ai finalisti di quest’edizione del festival: ‹‹Se volete dedicarvi a questo mestiere, bisogna che la motivazione non sia quella di avere successo o di avere una limousine, ma quella di divertirsi, di emozionarsi mentre si suona e si canta. Solo la passione per questo lavoro può condurre al successo››.
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E’ degno di una grande artista le sue parole ‹‹Se volete dedicarvi a questo mestiere, bisogna che la motivazione non sia quella di avere successo o di avere una limousine, ma quella di divertirsi, di emozionarsi mentre si suona e si canta. Solo la passione per questo lavoro può condurre al successo››. Peccato che non lo posso conoscere per scambiare le idee..