Superbonus, arrivano le estensioni:
«In sicurezza la ricostruzione privata:
è una misura epocale»

SISMA - Cessioni del credito e sconto in fattura estesi a tutto il 2026 nel cratere. Federcontribuenti Marche: «Accogliamo con soddisfazione l’approvazione in Legge di Bilancio dell’emendamento». La Federazione ingegneri delle Marche: «Le risorse autorizzate (quasi 1,5 miliardi) garantiscono una programmazione stabile e credibile»

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Danni del sisma a Tolentino

Possibilità di estendere le cessioni del credito e lo sconto in fattura per gli interventi del superbonus per tutto il 2026 nelle zone colpite dal sisma, Federcontribuenti Marche: «Accogliamo con soddisfazione l’approvazione in Legge di Bilancio dell’emendamento. Si tratta di un risultato importante, atteso da mesi da cittadini, imprese, tecnici e professionisti, che temevano il blocco dei cantieri e un danno economico e sociale incalcolabile per i territori già duramente colpiti».

Secondo la segretaria di Federcontribuenti Marche, Maria Teresa Nori, «il commissario Straordinario Guido Castelli ha mantenuto l’impegno preso, ascoltando il grido d’allarme proveniente da associazioni, comitati e categorie produttive».

«Ci sono provvedimenti che non si limitano a correggere un impianto normativo, ma ne salvano l’intero funzionamento» così gli Ordini degli ingegneri di Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata e Ascoli, riuniti nella Federazione ingegneri delle Marche, a valle del provvedimento del governo connesso alle procedure di ricostruzione.

«L’emendamento sul Superbonus rientra a pieno titolo in questa categoria: una misura epocale che mette finalmente in sicurezza la ricostruzione privata nei territori colpiti dal sisma del 2016, proprio nel momento in cui i cantieri avevano iniziato a partire in modo diffuso. Il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura aveva aperto una frattura profonda nel sistema della ricostruzione: migliaia di interventi già autorizzati, progettati e in molti casi avviati rischiavano di arrestarsi, con costi residui improvvisamente riversati sui cittadini. Un rischio sistemico che avrebbe potuto compromettere anni di lavoro e riportare indietro l’orologio della ricostruzione.

In questo contesto si inserisce il ruolo centrale del Commissario straordinario Guido Castelli, che fin dai primi segnali di criticità ha colto con chiarezza le dinamiche in atto. Grazie a un costante confronto con i presidenti delle regioni, i territori e con tutti gli stakeholder della ricostruzione il Commissario ha immediatamente attivato un monitoraggio puntuale dei cantieri coinvolti, quantificando numero degli interventi, stato di avanzamento e impatti economici». Un lavoro svolto col supporto degli ingegneri delle quattro regioni coinvolte e delle altre professioni tecniche «che ha consentito di trasformare una criticità diffusa in un problema misurabile, portandolo con dati certi ai livelli di governo. È proprio su questa base conoscitiva che, in raccordo con l’esecutivo, è stata individuata una soluzione normativa capace di rispondere in modo mirato ed efficace, senza strappi e senza automatismi».

L’emendamento consente ai Commissari straordinari per la ricostruzione e agli Uffici Speciali per la Ricostruzione di riconoscere un incremento del contributo pubblico destinato a coprire le spese rimaste a carico dei beneficiari a seguito del venir meno delle opzioni fiscali del Superbonus. Si tratta di una misura: circoscritta alle istanze presentate entro il 31 dicembre 2024; limitata alle eccedenze di costo rispetto al contributo sisma ordinario; vincolata al costo complessivo dell’intervento; direttamente collegata al mancato utilizzo della cessione del credito o dello sconto in fattura.

«Le risorse autorizzate (quasi 1,5 miliardi — 251,71 milioni di euro per il 2027 e 152,11 milioni annui dal 2028 al 2036) garantiscono una programmazione stabile e credibile – continua la Federazione degli ingegneri –, elemento imprescindibile per una ricostruzione che richiede tempi lunghi e certezze finanziarie. Il Dipartimento Casa Italia è chiamato a ripartire le risorse e a svolgere un monitoraggio annuale della spesa, mentre Commissari e Usr definiranno criteri, modalità di calcolo, erogazione e revoca dell’incremento». E concludono: «Per il cratere del sisma 2016 segna un punto di svolta: la ricostruzione non solo prosegue, ma viene definitivamente messa in sicurezza, restituendo fiducia a cittadini, tecnici e imprese e garantendo continuità a un processo che, dopo anni difficili, aveva finalmente imboccato la strada giusta».



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