Qualcuno anticipa la discarica,
rifiuti edili a Botonto:
«Sono lì da 40 giorni»

MACERATA - Il consigliere comunale Roberto Cherubini lamenta la situazione nella contrada: «Cosmari e Comune in silenzio. È questa l’idea di decoro e tutela del territorio?»

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I rifiuti a Botonto

Rifiuti edili buttati da 40 giorni in contrada Botonto, a Macerata. A dirlo il consigliere comunale Roberto Cherubini (M5s) che parla di una «installazione permanente di rifiuti edilizi. Non è segnalata da alcun cartello, non ha un titolo ufficiale, ma meriterebbe almeno una targa: “Abbandono abusivo n. 1 – tecnica mista, materiali vari”. Sia chiaro: la responsabilità è degli incivili che scaricano macerie come se la campagna fosse un retrobottega. Su questo non ci piove. Quello che però stupisce – anzi, affascina – è il silenzio contemplativo di Cosmari e dell’amministrazione, che da più di un mese sembrano osservare l’opera con distacco zen, come se fosse parte del paesaggio.

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A questo punto viene il dubbio: non sarà che stanno testando il terreno? Un esperimento sociale, forse. Vedere se noi abitanti, giorno dopo giorno, riusciamo ad abituarci allo schifo. Prima qualche sacco, poi due mattoni, poi un po’ di calcinacci e domani chissà: una betoniera, un escavatore, direttamente il catalogo completo dell’edilizia anni ’80».

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Cherubini riallaccia il discorso a quello della discarica (la contrada è tra la lista dei siti papabili): «Questa zona bellissima, verde, silenziosa sarebbe un peccato lasciarla così com’è. Molto meglio trasformarla lentamente in una discarica a cielo aperto, senza traumi, senza annunci ufficiali. Un rifiuto alla volta. Così nessuno si lamenta troppo. E noi cittadini? Educati, pazienti, rispettosi. Passiamo, guardiamo, sospiriamo, raccogliamo il possibile. Magari qualcuno pensa: “Prima o poi li tolgono”. Certo. Come no. Intanto il mucchio cresce, prende confidenza con il territorio, mette radici. Sta diventando parte della famiglia.

La domanda allora è semplice: è questa l’idea di decoro e tutela del territorio? Oppure si spera che, a forza di non vedere, il problema si risolva da solo? Perché l’abbandono dei rifiuti è colpa degli incivili, ma l’abbandono dei cittadini al degrado è responsabilità di chi dovrebbe intervenire».

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