Caso Putzu, il Tar respinge il ricorso
presentato da Di Ruscio:
difetto di giurisdizione

LA SENTENZA rimanda alla competenza del giudice ordinario. La vicenda riguarda la richiesta dell'ex sindaco di Fermo di revoca della convalida dell’elezione a consigliere regionale di Andrea Putzu nel 2020

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Il Tar ha respinto il ricorso dell’ex sindaco Saturnino Di Ruscio contro la Regione Marche dichiarandolo inammissibile per difetto di giurisdizione. Di Ruscio, come noto, aveva giocato la carta del Tar per ottenere l’annullamento di quello che tecnicamente viene definito “silenzio inadempimento” rispetto all’istanza presentata dallo stesso ed avente per oggetto la revoca della convalida dell’elezione a consigliere regionale di Andrea Putzu nel 2020.

La sentenza di ottobre rimanda dunque alla competenza del giudice ordinario. La vicenda aveva animato l’estate politica ed elettorale regionale. Di Ruscio, primo dei non eletti nella lista di Fdi, cinque anni fa, nei mesi scorsi aveva presentato alcune carte sostenendo che Putzu non fosse in realtà candidabile e dunque non eleggibile in forza di una sentenza della Corte di appello penale di Ancona.

A luglio, pertanto, Di Ruscio aveva rivolto formale istanza al Consiglio regionale affinché provvedesse alla revoca della convalida della elezione dell’esponente elpidiense di Fdi. Ma non avendo ricevuto risposta dall’organo assembleare, aveva provveduto a depositare un ricorso contro il silenzio inadempimento, chiedendone l’annullamento, al Tar Marche.

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Saturnino Di Ruscio

Per l’ex primo cittadino di Fermo sussisterebbe un obbligo a carico del Consiglio regionale di pronunciarsi di fronte ad una presunta ipotesi di incandidabilità. Sia la Regione Marche che lo stesso Putzu si sono costituiti. Entrambi hanno sostenuto il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo e la mancanza dell’obbligo di provvedere sull’istanza presentata.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, proprio in seguito ad un esposto di Saturnino Di Ruscio, è indagato dalla Procura di Ancona per falso ideologico. La notizia è emersa nei giorni scorsi. L’indagine è conseguenza proprio dell’esposto presentato da Di Ruscio, primo dei non eletti nella lista meloniana alle regionali 2020, che a fine luglio aveva reclamato l’incandidabilità di Putzu a causa di una condanna in via definitiva per falso ideologico risalente al 2018.

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