
I mercatini francesi in piazza della Libertà
Il centro storico di Macerata si prepara ad accogliere, domenica 2 novembre, la prima edizione de I sapori de ‘na orda”, un nuovo evento enogastronomico che riunirà per la prima volta sei Pro Loco provenienti da diverse località del Maceratese. «Un progetto che rappresenta l’anno zero di una manifestazione destinata a crescere e a diventare una tradizione stabile nel calendario cittadino – spiega Giuseppe Romano, presidente dell’associazione Commercianti Centro Storico -, con l’obiettivo di promuovere le eccellenze gastronomiche e le tradizioni del nostro territorio».
A partecipare saranno le Pro Loco di Piediripa con il presidente Romualdo Rapanelli, di Urbisaglia con la presidente Daniela Agostinelli, di Tolentino con il presidente Edoardo Mattioli, di Monte San Giusto con il presidente Simone Iualè, di Loro Piceno con la presidente Lucia Tesei e di Cessapalombo con il presidente Matteo Vergari.
Ogni Pro Loco proporrà i propri prodotti tipici e le specialità locali, offrendo ai visitatori un percorso di gusto e tradizione attraverso sei diverse postazioni. Non mancherà un’area ristoro con tavoli, sedie e gazebi dove sarà possibile mangiare in compagnia, accompagnati dalla musica e dall’allegria degli Strimpellatori.
L’evento è organizzato dall’associazione Commercianti Centro Storico: «Determinante – sottolinea il presidente – la collaborazione con le Pro Loco partecipanti e con l’Unpli, rappresentata dalla presidente Silvia Pazzelli, alla quale va un sincero ringraziamento per la disponibilità e il contributo nella realizzazione della manifestazione. Un particolarissimo ringraziamento va a Luciano Cartichini, per la sua forza, la sua volontà e il suo impegno nel contribuire alla riuscita di questo evento. Grazie da tutti i commercianti del Centro Storico. Quest’anno poniamo le basi di un progetto che vogliamo far crescere di anno in anno. I sapori de ‘na orda sarà il punto di partenza di una nuova tradizione, nata dall’unione tra le realtà locali, per celebrare i sapori, le persone e le radici della nostra provincia».
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