
Parcheggi selvaggi nel quartiere delle Vergini, Macerata
di Mauro Giustozzi
Auto parcheggiate ovunque. Lungo la strada, sopra i marciapiedi, in prossimità degli incroci, sopra la segnaletica orizzontale, sia quella degli attraversamenti pedonali che di stop. Ed anche gli scivoli che sono dedicati alle persone con disabilità o handicap, ma pure ai passeggini delle mamme ostruiti da veicoli. Un caos completo e che continua da mesi nelle vicinanze del polo Bertelli, sede di Scienze della formazione dell’Università di Macerata.

Situazione che si riverbera sul vicino quartiere delle Vergini, un quartiere residenziale cresciuto negli ultimi anni e che è alle prese con una situazione divenuta insostenibile e che ha fatto perdere la pazienza a chi vive in questa zona di Macerata e che, soprattutto nei fine settimana, si trova assediato dalle auto che vengono posteggiate ovunque, spesso anche davanti agli ingressi delle abitazioni e dei cancelli dei garage. Un quadro insostenibile, che ha portato i residenti ad inviare alla redazione di Cronache Maceratesi una serie di foto che testimoniano lo stato di vie e marciapiedi del quartiere Vergini soffocate dalle auto.

Questa situazione di sosta selvaggia è collegata direttamente alla presenza del vicino polo Bertelli, che doveva essere servito da un’apposita area di parcheggio che avrebbe attenuato questa problematica, che anche l’ateneo vive in prima persona per quanto concerne sia gli studenti che frequentano questo Dipartimento che gli stessi docenti e dipendenti universitari. Situazione che crea imbarazzo ai vertici di Unimc, alle prese con problemi logistici che dovevano da tempo essere risolti. A più riprese il rettore John McCourt ha sollevato la questione: serve un parcheggio aggiuntivo a quello attuale, parcheggio già previsto peraltro dall’accordo sottoscritto tra il Comune e l’imprenditore Domenico Intermesoli molti mesi fa (leggi l’articolo).

L’Università di Macerata ha sollecitato a più riprese la creazione di questa area di sosta di 180 nuovi stalli che si aggiungerebbero agli attuali 170, con una cinquantina di posti ulteriori disponibili nell’area che risolverebbe definitivamente questa esigenza. Soluzione che allevierebbe pure la problematica sollevata dai residenti del vicino quartiere delle Vergini. Altrimenti ogni venerdì e sabato il polo Bertelli, con le numerose presenze di studenti dei corsi, non potrà essere gestibile per le auto.

L’attuale parcheggio di Unimc è peraltro ridotto nella capienza a causa del cantiere per l’ampliamento dello stesso polo Bertelli, così le auto vengono posteggiate anche ai lati di una stradina che circonda l’ateneo. Il parcheggio nuovo dovrà essere allestito vicino alla fermata della stazione ferroviaria: il terreno c’è, l’accordo firmato tra Comune e imprenditore esiste, manca la parte della realizzazione dell’opera fattibile peraltro in tempi brevi. Però da mesi tutto l’iter è bloccato. Sembra, però, che nelle ultime settimane ci siano state interlocuzioni portate avanti dall’amministrazione comunale per arrivare alla risoluzione della vicenda e dare finalmente il via al cantiere del nuovo parcheggio che porterebbe a sgravare la problematica che coinvolge l’ateneo e il quartiere delle Vergini.



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Ci sono due aspetti da considerare:
a) il polo universitario il quale, pur essendo stato delocalizzato in una zona periferica, pertanto senza limiti e vincoli riguardo le zone di sosta, è comunque dotato di un’area parcheggi largamente insufficiente che si spera con i nuovi stalli possa avere un respiro diverso;
b) la recente urbanizzazione delle Vergini (dove ci sono le vie dei Magistrati caduti) nella quale fin da subito si è capito che in quelle strade, inspiegabilmente strette e senza posti auto, le poche e lontane aree di parcheggio, non sarebbero state sufficienti alle esigenze dei tanti residenti degli utenti ecc. ecc.; tranne in pochi casi numerosi sono i veicoli parcheggiati in divieto di sosta davanti alle abitazioni.
Il comune intanto si sta impegnando al massimo con l’erogazione di decine di multe, metodo repressivo che non serve a niente se non a far imbestialire gli utenti dei corsi di formazione, i quali già pagano profumatamente la frequenza e poi si vedono sbeffeggiati da chi dovrebbe provvedere al problema parcheggio.