
Francesco Massara
di Monia Orazi
Mille visitatori in appena dieci giorni. È questo il risultato della riapertura del museo diocesano di Camerino, l’unica struttura pubblica tornata accessibile in piazza Cavour a nove anni dalle scosse devastanti che hanno messo in ginocchio la città. Dal 16 al 26 ottobre, il museo ha registrato un flusso costante di visitatori, con oltre il 50% proveniente da fuori Camerino e presenze internazionali da Danimarca, Canada, Polonia e Australia.
A dare i numeri, con grande entusiasmo, è l’arcivescovo Francesco Massara, che racconta come si sia ricreata una piccola economia circolare nel cuore del centro storico di Camerino, ancora attraversato da numerosi cantieri. «Finalmente dopo nove anni dal terremoto riapriamo questo luogo che è un luogo di bellezza, un luogo di speranza, un luogo dove ognuno di noi ritrova la propria identità», ha commentato monsignor Massara. «È un momento veramente di rinascita per tutto il territorio dove si potranno ammirare le tante opere d’arte, una grande bellezza che non è solamente per noi ma anche per l’intera Italia e per il mondo intero».
Il museo, ospitato nel palazzo arcivescovile in piazza Cavour, inaugurato lo scorso 16 ottobre dopo i lavori post terremoto, rappresenta un segnale concreto di ripresa per una città ancora segnata dal sisma del 2016. La riapertura ha riportato vita nel centro storico, creando un circuito virtuoso che l’arcivescovo definisce «dal buio alla bellezza». «Siete tutti benvenuti, vi aspettiamo e sicuramente potrete godere di una bellezza unica al mondo», ha concluso Massara, rivolgendosi ai potenziali visitatori. Il museo diocesano è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, con ingresso gratuito. Il lunedì rimane chiuso.
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