“Sapori delle Marche rurali”
ai titoli di coda
tra bilanci e degustazioni

TOLENTINO - Appuntamento finale mercoledì prossimo all'Abbadia di Fiastra. Previsto il punto sull'edizione 2025 e il via della progettazione di altri itinerari del gusto

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Al fotofinish il progetto “Sapori delle Marche rurali”. L’ultimo appuntamento si svolgerà mercoledì prossimo all’Abbadia di Fiastra e sarà l’occasione per tirare le somme dell’edizione di quest’anno. Il progetto è stato poi lanciato sul mercato con il nome di Marche custodi del gusto, che prevede la cooperazione tra i sei Gal marchigiani (Gal Montefeltro, Gal Flaminia Cesano, Gal Colli Esini San Vicino, Gal Piceno, Gal Fermano, Gal Sibilla) finalizzato a promuovere sul mercato turistico il patrimonio enogastronomico di tutte le aree rurali regionali.

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Attraverso un lavoro che ha coinvolto direttamente i produttori del territorio, sono stati costruiti cinque itinerari del gusto basati sulle eccellenze del nostro entroterra (olio, vino, birra, tartufo e miele) che sono già stati presentati presso i maggiori eventi del turismo a livello europeo ed extra-europeo.

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«L’evento sarà occasione per presentare i risultati raggiunti sinora, con lo sguardo già puntato allo sviluppo futuro degli itinerari, della loro capacità di aggregazione degli operatori e della loro penetrazione nei mercati quali eccellenze di punta dell’offerta turistica delle aree rurali marchigiane» dicono gli organizzatori. Alla presentazione è previsto un momento di degustazione con l’aperitivo esperienziale curato dagli chef dell’Accademia di Tipicità, provenienti da tutta la Regione.

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Bruno Capanna, presidente del Gal Montefeltro (capofila del progetto), ha detto: «”Sapori delle Marche rurali” è stata un’occasione formidabile per il territorio rurale marchigiano di promuoversi a livello nazionale e internazionale. Il progetto di cooperazione tra i sei Gal è stata anche il momento di creare sinergie e mappare il territorio, ricavandone un database di contatti, esperienze e potenzialità che sarà importante portare avanti per la crescita delle Marche rurali. Il connubio tra agricoltura e turismo rappresenta una grande opportunità e questo progetto ha guardato nella direzione giusta».

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A parlare anche Flavia Fagotto, project manager: «Un piano prodotti studiato per l’occasione, tre product manager attivi sul territorio e un grande lavoro di tutte le componenti in causa, coordinati all’interno di una specifica strategia di marketing integrato, hanno permesso di mettere in evidenza le criticità dell’offerta su cui lavorare ma anche di potenziare i punti forti e i valori a partire dai quali poter riscrivere il turismo delle aree interne marchigiane. Le basi per lo sviluppo futuro che lasciamo e il grande riscontro internazionale registrato ci dicono che Sapori delle Marche Rurali deve diventare un’esperienza pilota sul territorio da cui partire per sviluppare un nuovo modello turistico».



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