Cristiano Marsilii e Mamadou Alfred Koné
di Mauro Giustozzi
Due attaccanti ai saluti per una Maceratese in cui il punto interrogativo resta quello dell’assenza di un vero numero 9 nel suo organico. La società biancorossa ha comunicato che gli attaccanti Cristiano Marsilii e Mamadou Alfred Koné hanno risolto consensualmente il proprio contratto con la società.
Nella nota emessa dal club, «la società desidera ringraziare entrambi i calciatori per l’impegno, la serietà e la professionalità dimostrati durante la loro permanenza in biancorosso, augurando loro le migliori fortune per il proseguo della carriera». Per entrambi sono già arrivate le nuove destinazioni dove proseguire la stagione. Konè si è accasato all’Ischia nel girone G della serie D mentre per Marsilii ci sono trattative con due club, uno umbro e l’altro laziale. Per la verità si tratta di due attaccanti che i tifosi biancorossi hanno visto poco o nulla in campo, in gare ufficiali. A parte la preparazione estiva, Konè e Marsilii sono presto usciti dai radar del tecnico Possanzini e finiti ai margini della squadra. Nelle ultime partite non sono stati mai neppure convocati, segno di un distacco che attendeva solo di essere ufficializzato con l’uscita dal club biancorosso.
Dunque con l’addio dei due attaccanti il club alleggerisce il proprio bilancio economico, anche se in realtà l’uscita di Konè era stata già surrogata dall’acquisto dall’Ascoli della punta esterna Gagliardi. Uscendo di scena anche Marsilii, l’unico calciatore con caratteristiche da punta centrale, questo tassello resta completamente sguarnito nello scacchiere a disposizione dell’allenatore. E quanto serva un elemento con le caratteristiche che lo scorso anno aveva Cognigni lo si è visto plasticamente proprio nell’ultima gara disputata a Teramo, dove la Maceratese nell’ultima mezzora ha assediato la metà campo degli abruzzesi non riuscendo però quasi mai a concludere pericolosamente in porta da dentro l’area avversaria.
Mister Possanzini
Sul mercato il club resta vigile, anche se al momento resta in sospeso la trattativa per portare in biancorosso Jonathan Ciabuschi, centravanti ex Atletico Ascoli. La società prima di fare questa scelta sta riflettendo su tutte le opzioni possibili, anche se al momento ce ne sono pochissime in quanto possono essere tesserati soltanto calciatori svincolati, visto che il mercato della serie D si è chiuso a fine settembre. Va detto che ritardare ulteriormente la scelta può pesare sui tempi di inserimento del nuovo attaccante, figura che appare imprescindibile affinchè la Rata possa giocarsi fino in fondo le sue chance di salvezza. In attesa poi di dicembre quando qualche altro movimento, in caso di cessione di qualche calciatore, potrebbe registrarsi in ingresso in casa biancorossa, soprattutto in difesa, dove pure sarebbe necessario un elemento esperto e fisicamente prestante per irrobustire il reparto.
Salvezza che magari non passa dalle prossime tre difficilissime sfide contro L’Aquila, Notaresco e Ancona ma dal successivo calendario che propone partite decisamente alla portata della squadra di Possanzini. Per quanto concerne gli infortunati, Lucero dovrà star fuori ancora diverse settimane mentre il giovane Marchegiani ne avrà per un mese. Intanto domenica all’Helvia Recina arriva L’Aquila, terza forza del campionato, squadra imbattuta, che non nasconde mire di vittoria finale del campionato. Gli abruzzesi avranno domani un turno di Coppa Italia contro l’Albalonga a Roma, dunque affronteranno tre gare in una settimana. Non frequenti i precedenti tra Maceratese e L’Aquila, anche se favorevoli ai biancorossi che dal 1960 ad oggi non hanno mai perso contro gli abruzzesi. Nella stagione 1963/64 in serie C 0-0 fuori casa e vittoria casalinga per 2-1. Nella serie C2 1981/82, la Rata allenata da Alberto Prenna finì sesta in campionato ed Aquila retrocessa: finì 0-0 in Abruzzo e il ritorno vide il 2-0 per la Maceratese. Altri confronti nella C2 1993/94 con due pareggi per 1-1 (L’Aquila sesta alla fine e Maceratese che si salva) fino all’ultimo nella Lega Pro 2015/16 con la Maceratese di Bucchi che finisce terza e va ai playoff mentre gli aquilani retrocedono in D, anche se nelle due gare escono altrettanti pareggi sempre per 1-1.
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