Maceratesi al voto (foto di Fabio Falcioni)
L’affluenza per le elezioni regionali rimane bassa al rilevamento delle 23. Il dato, a livello regionale, parla di un 37,71% di elettori recatisi alle urne, con un calo di ben cinque percentuali rispetto al 42,72% della domenica alla stessa ora nel 2020. Un crollo netto, difficilmente recuperabile con la giornata di domani.
Il Maceratese conferma la maglia nera regionale fermandosi al 35,82%, quasi 5 punti in meno rispetto al dato di cinque anni fa (40,51%). Ancora più impietoso il confronto con il 2015 (47,17%) e con il 2010 (61,90%). Sopra tutti rimane sempre Pesaro-Urbino (40,07%), seguita da Fermo (38,37%), Ancona (37,72%) e Ascoli Piceno (36,26%). Tra i comuni del Maceratese, spiccano i dati di Pieve Torina (46,62% di elettori al voto), mentre Macerata e Civitanova restano comunque sopra i numeri provinciali (rispettivamente al 39,81% e al 36,87%). Fanalino di coda dell’affluenza è Apiro (26,76%).
Nonostante i numeri bassi, c’è chi non rinuncia a tornare nel proprio comune di residenza per esprimere il proprio voto. Tra questi anche Vittorio Sgarbi, accompagnato ai seggi di San Severino dalla sindaca Rosa Piermattei.
Vittorio Sgarbi alle urne a San Severino, dove ha la residenza
Prossima rilevazione alla chiusura definitiva delle urne, domani alle 15. I seggi riaprono alle 7.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Per raggiungere lo stesso dato finale di affluenza del 2020, cioè il 59,70%, domattina fino alle 15 si dovrebbe registrare un’affluenza del 21,99, quindi ben il 5,01% in più rispetto all’ affluenza del 16,98 del lunedì elettorale del 2020. Se domattina invece cambiasse la tendenza in calo della domenica e si registrasse ad esempio la stessa affluenza del lunedì di cinque anni fa, il dato finale raggiungerebbe il 54,69 cioè comunque 5 punti in meno sul 2020.