Spazio pubblicitario elettorale

Santori respinge le accuse:
«Consulenze milionarie? Non esistono»
E rilancia: «La Svem aiuta le Marche»

REGIONE - Il presidente della Svem replica alle accuse di Matteo Ricci e del centrosinistra: «Nessun trasferimento da 5 milioni l’anno, risultati concreti per imprese ed economia». Ma dal Pd Alessia Morani chiede la sua rimozione immediata ed è pronta a un confronto: «La sua permanenza ha raggiunto livelli di assoluta inaccettabilità. Fissi lui data e ora per parlare pubblicamente della vicenda»

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Andrea Santori

 

«1,4 milioni di consulenze? Non esistono, come tutte le altre bugie». Con queste parole si apre la lunga replica con cui Andrea Santori, presidente di Svem, società in house della Regione, risponde alle accuse piovute nelle ultime settimane. Accuse arrivate ieri anche dal candidato governatore del centro sinistra, Matteo Ricci (leggi l’articolo). «Non volevo entrare nel vivo della campagna elettorale – commenta Santori -. La Svem è una società in house della Regione Marche e quindi con propria autonomia e al fine di rendere giustizia a tutti coloro che tanto si sono spesi e si stanno spendendo a favore della società, contribuendo al conseguimento degli ottimi risultati raggiunti dalla società a beneficio dei marchigiani e del territorio, dovrei dire quanto segue».

«Anzitutto – continua – è bene chiarire che la Svem – che svolge un’attività di assistenza tecnica alla Regione Marche tramite procedure pubbliche rendicontate e nel rispetto di tutte le normative vigenti, anche se è vero che se la Svem non svolgesse bene il suo lavoro le risorse alle imprese non arriverebbero o arriverebbero tardi. I risultati conseguiti dalla Svem stanno aiutando l’economia e le imprese della regione».

Negli ultimi anni, secondo Santori, è stato avviato un percorso di rinnovamento, con un’attenzione maggiore ai rapporti con le istituzioni europee. «La Svem si è data gli obiettivi di migliorare la posizione della Regione Marche nella classifica nazionale per l’efficienza con cui vengono svolte le attività di rendicontazione e di conseguenza per il miglioramento dei tempi dei trasferimenti alle imprese regionali dei fondi europei: tale obiettivo è stato pienamente raggiunto. Come più volte evidenziato, oggi le Marche sono al primo posto nella classifica nazionale per il sistema dei pagamenti del Fondo sociale europeo plus e sono al terzo posto a livello nazionale per lo stato di attuazione dei Programmi regionali 2021-2027 Fesr».

Dietro questi numeri, prosegue la nota, c’è una mole di lavoro che avrebbe reso necessario il coinvolgimento di tecnici e professionisti, con l’imminente apertura di nuove procedure di reclutamento. «In tutto questo la Svem svolge un ruolo di assistenza tecnica, che si distingue dalla funzione politica. Ciononostante, o forse proprio per questo, nell’attuale campagna elettorale la Svem in quanto società in house della Regione Marche è diventato il bersaglio di ingiuste e fallaci critiche e di speculazioni tese a metterla in cattiva luce Smentiamo con fermezza le accuse che sono indirizzate solo a gettare fango e a fare polemica politica, polemica che non vorremmo fare».

Due, in particolare, le accuse ritenute più eclatanti: i presunti 5 milioni versati ogni anno dalla Regione e i 1,4 milioni spesi in consulenze. «È falso che la Regione versa 5 milioni di euro all’anno alla Svem – smentisce -.  Nel 2024 la Svem ha ricevuto da Regione su fatture emesse nell’anno euro 1.858.910 – sui 3.033.681 di lavoro svolto e contabilizzato – utilizzati per il sostenimento dei costi afferenti le attività svolte come da mission societaria, che hanno consentito di raggiungere gli sfidanti obiettivi di efficienza che possiamo vantare. Ci piace tornare sul fatto che nel 2024, per quanto sopra, abbiamo evaso 1007 pratiche e consentito alle imprese marchigiane di ricevere 241,7 milioni di euro di contributi, grazie al lavoro di un team composto, oltre che dalla struttura aziendale, da tecnici e professionisti di comprovate capacità che ha contribuito a rendicontarle. Ci dispiace per coloro che in questa fase elettorale attaccano la Svem, ma il numero di pratiche evase rispetto a quelle evase nell’ultimo anno della gestione della scorsa legislatura è aumentato del 710%».

Sul fronte delle consulenze, arriva la seconda smentita: «È falso che la Svem ha speso 1,4 milioni di consulenze. Ancora un esempio di cifre assurde: avremmo speso un milione e 400 euro per spese, a volte chiamate da qualcuno “giuridiche”, altre volte legali. Non è comprensibile nemmeno a cosa si riferiscano con questa cifra. Non ci risultano esistere in bilancio spese “giuridiche”. Con riguardo alle spese legali non hanno importi nemmeno lontanamente assimilabili a quelli contestati e sono tutte perfettamente documentate e regolari così come tutte le singole consulenze che si sono rese necessarie per la normale operatività, tra cui le attività di rendicontazione svolte da 68 giovani commercialisti marchigiani».

«In quanto società tecnica il cui impegno rimane quello di garantire trasparenza e responsabilità nel rispetto dei cittadini – conclude la nota del presidente Svem -, della legge e delle istituzioni, ulteriori commenti sull’allarme ingiustificato che si è voluto creare e sulla fallacità delle insinuazioni ricevute non competano al nostro ruolo in questa fase di dispute pre-elettorali, ma ribadiamo che gli attacchi ricevuti sono, se non in malafede, infondati».

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Alessia Morani

Non si placano, però, le voci che chiedono la rimozione immediata di Santori. «È incredibile che dopo la denuncia pubblica di Sandra Amurri a mezzo social network non sia ancora successo niente: se le notizie venissero confermate si tratterebbe di una truffa ai danni dell’Its Smart academy di Fermo. Ancora il presidente uscente della Regione, Francesco Acquaroli, non è stato in grado di pronunciare una sola sillaba su Andrea Santori, la cui gestione discutibile della Svem è oggetto di un esposto in procura e la cui direzione dell’Its è stata contestata anche da Confindustria». Così Alessia Morani, candidata al Consiglio regionale per il Partito democratico. «Dopo le notizie date dalla Amurri, la permanenza di Santori alla guida di quell’ente ha raggiunto livelli di assoluta inaccettabilità. Vorrei ricordare che si tratta di soldi pubblici ed è ora di fare chiarezza su queste gestioni a dir poco opache. Il silenzio di Acquaroli è grave, significativo e a questo punto pieno di responsabilità. Il presidente uscente ha il potere di revocare gli incarichi di Santori, ma è incomprensibile il motivo per cui non lo abbia ancora fatto. Una situazione veramente imbarazzante».

Ma Morani non si ferma qui e chiede un confronto pubblico con Santori per chiarire la vicenda una volta per tutte. «Con gli atti in mio possesso, che ho depositato con l’esposto in procura, sarò in grado di dimostrare ogni singola affermazione fatta su consulenze, utilizzo di automobili e tutto il resto. Fissi Santori giorno e ora, se vuole può portare anche il presidente uscente Acquaroli, così magari ci dice in diretta che cosa pensa circa il modo in cui vengono spesi dal suo uomo di fiducia montagne di soldi pubblici. Credo che il posto migliore sia la sede della Svem in via Raffaello ad Ancona, così potremo apprezzare anche i lavori di manutenzione fatti. Attendo notizie da Santori».

 

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