Via libera, i giudici hanno chiuso la pratica legata al controllo delle liste dopo aver ricevuto le inetgrazioni rispetto alle contestazioni mosse.
Burocrazia elettorale degna dei secoli passati, oggi nel primo pomeriggio i giudici del Tribunale di Macerata hanno appunto affrontato la vicenda legata alla contestazione dell’autentica delle firme per alcuni candidati di diverse liste in campo per le prossime elezioni regionali. Erano coinvolti, tra gli altri, un bel numero di candidati di Fratelli d’Italia, della Lega, di Alleanza Verdi Sinistra, di Noi Moderati e di I marchigiani per Acquaroli. Quasi tutti con lo stesso problema della mancata indicazione “su delega del sindaco” nella sottoscrizione a cura dell’ufficiale di stato civile dei comuni interessati (Macerata, Civitanova e Potenza Picena).
La lista civica che fa riferimento al commissario per la ricostruzione Guido Castelli, in particolare, si era vista contestare anche l’assenza di un documento di identità. Dunque partita burocratica chiusa dopo un paio di giorni di alta tensione per i candidati coinvolti che hanno rischiato di restare fuori dalla competizione elettorale.
(l. pat.)
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