Il vescovo Nazzareno Marconi durante la sua omelia
Il vescovo lancia l’allarme sul calo delle famiglie (meno 38% di matrimoni nelle Marche dal 2000) e interroga l’Ai «che non dovrebbe essere iscritta a nessun partito perciò le sue risposte non dovrebbero essere di parte» e stando attento in tempi di par condicio ha sottolineato che la famiglia è stata parte fondamentale del “Miracolo italiano” nel Dopoguerra. Il vescovo Nazzareno Marconi nel corso della sua omelia in occasione della festa del patrono di Macerata, San Giuliano, si è concentrato sul tema della sparizione delle famiglie.
Lo ha fatto con una premessa: «Mi sono chiesto quale fosse il tema più importante da affrontare insieme, in questo tempo di guerre, di un cambiamento di epoca che si realizza in tanti piccoli cambiamenti, con incertezze e necessità di decidere, ma su problematiche sempre più complesse. Un pensiero malizioso mi ha suggerito: “Non temere che qualunque cosa dirai verrà comunque letta come una indicazione politica, per questo o contro quest’altro”. Ma accettando questo rischio, vorrei riflettere su un tema che ritengo importante per la nostra vita sia civile che di fede: stanno sparendo le famiglie».
Monsignor Marconi ha sottolineato che «Non è una frase ad effetto, ma una triste realtà». E ha proseguito: «i dati ci dicono che nelle Marche dal 2000 a oggi i matrimoni celebrati ogni anno sono calati di circa il 38%. È un fatto così visibile a tutti che non può essere negato. È un fatto importante per la nostra vita civile, il nostro stile di vita, per ambiti vitali come l’economia, l’educazione, la cura dei malati e dei fragili. Nel rito del matrimonio cristiano si ricorda che la famiglia è: “La prima e basilare cellula della società e della Chiesa”. Non serve una grande conoscenza medica per capire che un corpo sociale, se comincia a perdere le sue cellule vitali, si ammala e muore. In questi ultimi tempi si fa un gran parlare di intelligenza artificiale. Io ho più di un dubbio su quanto sia affidabile ciò che dice l’intelligenza artificiale, ma ho voluto provare a fare tre semplici domande. L’intelligenza artificiale non dovrebbe essere iscritta a nessun partito, perciò le sue risposte non dovrebbero essere troppo di parte».
Il vescovo ha proposto queste domande all’Ai. La prima: Perché la famiglia è importante per la vita e la cultura degli italiani?. La risposta, prosegue il vescovo, è stata: «L’Italia è conosciuta in tutto il mondo come una nazione familiare, dove la famiglia è il punto di riferimento principale per ogni individuo e la base della vita sociale. La famiglia italiana è generalmente numerosa e composta da molte generazioni – prosegue la risposta dell’Ai -. I genitori vivono vicino ai figli ed ai nipoti e c’è un forte legame tra i membri della famiglia. Questo dona solidità e coesione alla famiglia, che è spesso in grado di affrontare le difficoltà e le sfide della vita insieme, anche perché uno dei valori più importanti nella famiglia italiana è l’affetto, che lega i suoi componenti e li sostiene. La famiglia aiuta i suoi membri più deboli o in difficoltà, come i disoccupati o i malati, con un sostegno umano, economico e materiale». Seconda domanda: Perché la famiglia è importante per l’economia italiana? «La famiglia italiana – ha detto il vescovo proseguendo nella lettura della risposta dell’Ai – ha un ruolo importante nella società e nell’economia del paese. Molte aziende italiane sono a conduzione familiare, con un forte senso di continuità e di passione per il lavoro. La famiglia è infatti vista come un elemento di stabilità e di continuità nel mondo degli affari, dove la passione e il senso di appartenenza sono elementi importanti per il successo». Terza domanda: Come è cambiata nel tempo la famiglia italiana? «La famiglia italiana si è evoluta nel corso del tempo, adattandosi alle sfide della modernità. Negli ultimi decenni, la struttura della famiglia italiana è cambiata, diventando sempre più piccola e meno numerosa. Oggi, molte famiglie italiane sono composte da genitori e figli, senza la presenza di nonni o di altri parenti stretti. Tuttavia, nonostante queste trasformazioni, la famiglia italiana mantiene ancora oggi un forte legame con i suoi valori fondamentali, come la solidarietà, la responsabilità reciproca, l’affetto e la condivisione».
Queste le risposte, e il vescovo ha concluso: «devo dire che questa intelligenza artificiale mi è sembrata meno stupida di quanto pensassi. E mi ha confermato che la scomparsa delle famiglie può essere davvero una emergenza primaria per la società civile e la Chiesa. Vorrei aggiungere solo una notazione: nel Dopoguerra italiano, lo scontro politico tra destra e sinistra era forse ancora più forte che oggi. Ci si attaccava su tutti gli aspetti della vita, dell’economia, dell’assistenza sociale e sanitaria, della cultura e della fede. Eppure, c’era una serena alleanza tra destra e sinistra sul riconoscere il valore della famiglia e nell’incoraggiare e dare sostegno alle nuove famiglie. Lo sviluppo sociale, economico e culturale di quello che fu chiamato allora “il miracolo italiano” venne riconosciuto da tutto il mondo. Io credo che quella convinzione diffusa del valore della famiglia e quell’aria di speranza con cui tutti guardavano alla nascita di nuove famiglie, fosse uno dei motori basilari di quel miracolo. Lavorare insieme, oltre le divisioni e le visioni diverse, per recuperare un’alleanza in favore delle famiglie mi sembra urgente per il bene della vita civile e religiosa. Non pretendo che nessuno mi dia ragione, ma vorrei solo che tutti ci pensassimo un po’, liberandoci se serve dai paraocchi di ideologie che non fanno mai bene alla vita sociale».
A seguire il classico appuntamento con la processione per le vie del centro storico.
(Foto Fabio Falcioni)
Che strano che scompaiano le famiglie. La Chiesa oltre a guardare la realtà cosa fa in concreto?
Le famiglie non scompaiono. Cambiano. Ma la Chiesa, questo non lo capisce.
Scompaiono le famiglie principalmente per questioni reddituali, patemi che la Chiesa Cattolica non soffre mai.
Per rispondere alla domanda in chiusura:C'era il lavoro e c'era lo Stato Sociale.
Se i ragazzi che gia lavorano sono sottopagati e sfruttati, pochissimi con contratto a tempo indeterminato, e nonostante lavorino in due, e con quello che costano gli affitti o lacquisto di una casa difficilisdimo formare nuove famiglie.. sia convivenza che matrimonio tanto piu bambini..
Francesco Spalletti Niente
Io credo che a questo punto la Chiesa aiuterà queste giovani coppie che vogliono mettere su famiglia mettendo a loro disposizione i vari appartamenti di cui dispongono a dei costi di affitto simbolici.Magari che so...10 euro al mese.............
Sabrina Rusca contace,..............
Posso farmi confessare dall'IA?
Le famiglie spariscono per la confusione creata da una certa parte del mondo politico a cui la chiesa si è adeguata grazie anche ad un capo che l'ha guidata in modo a dir poco sconcertante ! Per rendersene conto basta guardare piazza San Pietro all'Angelus domenicale ! Prima poche centinaia di fedeli ...anche oggi la piazza piena per quasi la metà ! Ecco qui dovrebbero interrogarsi i "pastori del gregge" .....loro conoscono le motivazioni ma non possono esternarle e.....
Un quesito che si risolve anche senza IA e con poche parole " i sordi ce vole"
Gli assetti delle famiglie sono sicuramente cambiati, ma ci sono la chiesa cosa aspetta a cambiare (magari un pochino)?
Federico Cirilli scomunicato!!
Nicola Lalla pazienza, uno de meno
In Italia sta crollando la percentuale dei matrimoni con rito religioso.
questo dove lo hanno trovato?
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Finalmente qualche rappresentante della chiesa cattolica che riconosce l’importanza delle famiglie come cellule della società!
– famiglie di coniugi
– coniugi con figli
– genitori, figli e nonni
– famiglie allargate
– famiglie di componenti che vivono distanti
– famiglie arcobaleno, che il governo col crocefisso in mano vuole ostacolare in ogni modo possibile e di cui non riconosce matrimonio ugualitario
– famiglie laiche
– famiglie di persone che si scelgono tutti i giorni
– famiglie di persone che non si sposano, ma esistono
– famiglie di migranti
– famiglie che vengono tormentate, come quelle di chi vive a Gaza.
Un tormento complice di interessi economici e potere, complice di chi tace, come gran parte dell’occidente (forse avrei parlato di questa di piaga al giorno d’oggi).
Siamo lieti del fatto che si dia tanto importanza a questa cellula.
Ah no, ha identificato le famiglie dal numero di matrimoni.
Mi chiedo se la chiesa cattolica non dovrebbe analizzare la realtà per quella che è e essere includente piuttosto che divisiva.
Finalmente qualche rappresentante della chiesa cattolica che riconosce l’importanza dell’intelligenza artificiale, che, a saperla usare, insegna addirittura più di quanto possa fare un medico, nientepopodimeno:
“Ecco alcuni esempi storici di come la famiglia si è manifestata in contesti diversi, mostrando la sua natura di istituzione plasmata dalla storia e dalla cultura:
Famiglia nell’Antica Roma (Patriarcale): La famiglia romana era fortemente patriarcale, guidata dal pater familias, che aveva autorità assoluta su moglie, figli, schiavi e proprietà. Includeva spesso più generazioni e schiavi sotto lo stesso tetto (familia). Il matrimonio era più un contratto sociale che un’unione romantica, con lo scopo di consolidare alleanze o patrimonio. Esempio: le famiglie patrizie come i Giulii o i Claudii.
Famiglia estesa medievale europea: Nel Medioevo, specialmente nelle aree rurali, la famiglia era spesso estesa, includendo nonni, zii, cugini e a volte servi, che vivevano insieme per condividere lavoro agricolo e risorse. Le famiglie nobili usavano i matrimoni per stringere alleanze politiche, come nel caso delle dinastie europee (es. i matrimoni tra i Plantageneti e i Capetingi).
Famiglia confuciana nella Cina imperiale: Nella Cina tradizionale, influenzata dal confucianesimo, la famiglia era un’unità gerarchica e multigenerazionale, con forte enfasi sulla pietà filiale (xiao). Gli anziani avevano autorità, e i matrimoni erano combinati per rafforzare i legami familiari o sociali. La famiglia estesa viveva spesso in complessi residenziali condivisi, come i siheyuan.
Famiglia nucleare industriale (XIX-XX secolo): Con la Rivoluzione Industriale in Europa e Nord America, la famiglia nucleare (genitori e figli) divenne il modello dominante nelle aree urbane. L’urbanizzazione e il lavoro salariato ridussero l’importanza delle famiglie estese. Esempio: la famiglia borghese vittoriana, con ruoli di genere rigidi (uomo lavoratore, donna casalinga).
Famiglia matrilineare tra i Minangkabau (Indonesia): In questa cultura, ancora oggi, la discendenza e l’eredità passano attraverso la linea materna. Le donne detengono la proprietà, e gli uomini spesso lasciano la famiglia per vivere con la famiglia della moglie. Questo modello contrasta con le strutture patriarcali dominanti altrove.
Famiglia poligamica in contesti tradizionali: In molte società africane e mediorientali premoderne (e in alcune ancora oggi), la poligamia era comune. Ad esempio, tra i nobili dell’Impero del Mali (XIV secolo), un uomo poteva avere più mogli per consolidare alleanze politiche o economiche, con famiglie estese che includevano decine di membri.
Questi esempi mostrano come la famiglia si adatti a contesti culturali, economici e sociali.”
Ma per darsi alcune risposte evidenti non occorre l’intelligenza artificiale ma stare insieme alle persone e ai loro problemi, vivendo quotidianamente la realtà, non discostandosi troppo dal predicare bene e razzolare male. comunque se oggi i testi sacri vengono sostituiti dall’IA , io rimango alla loro lettura sempre.
L’ Intelligenza Artificiale ha scoperto l’ acqua calda, dopodiché lo Stato e la Chiesa devono essere sempre più vicini alle persone e ai loro problemi.
L’etimologia della parola famiglia è da ricondursi al termine osco faama = casa, da cui il latino famīlia, cioè l’insieme dei famŭli (moglie, figli, servi e schiavi del pater familias il capo della gens). Pertanto, famiglia in senso stretto ed originario, significa piccola comunità di “persone che abitano nella stessa casa”.
Peraltro viene da chiedersi quante persone possano vivere in appartamentini di 60 metri quadri…
Oramai non esiste piu’ la famiglia tradizionale, che peccato!
Saltamartini non ha perso l’occasione della processione per una ottima passerella elettorale neanche alla processione. Che c’entrerebbe lui con San Giuliano?….
nessuno può più permettersi di separarsi e il rischio c’è
Ci mancava chi giudica negativamente l’apostolato di Papa Francesco, perché dialogante con quella parte della politica che induce in errore e confusione. La semplicità del ragionamento proposto, ha trovato la spiegazione del calo dei matrimoni: COLPA DEL PD. Peccato che oggi da Macerata a Roma, passando per Ancona, governa compatta la FILIERA DELLA DESTRA. Direi tutto molto chiaro se non fosse che il calo dei matrimoni riguarda sostanzialmente le giovani coppie sempre meno determinate a sugellare il loro amore di fronte all’Altissimo. Ma allora, sì dai, chiediamo all’intelligenza artificiale (?) quello che ci vergogniamo di chiedere ai giovani, stando con loro, conoscerli meglio e provare a capire le loro difficoltà. Ma farlo è duro, faticoso, richiede sincerità ed onestà senza ipcrisie e troppo tempo per passerelle. Rispondo all’incauto commentatore contro Bergoglio. PAPA FRANCESCO si è formato per strada, in posti (Buenos Aires) e momenti dove la destra al potere ha seminato odio, dolore e morte. Dopo aver visto e vissuto, sapeva benissimo da che parte stare circondandosi degli ultimi e non dei primi, come invece ama fare qualche collega di tonaca.
In quel tempo, siccome molta gente andava con lui, Gesù si voltò e disse:
«Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.
Ah, il Vangelo… sempre così impossibile…
Peraltro Bergoglio riguardo alla pandemia, all’ambiente, ai migranti stava dalla parte dell’élite finanziaria perché gli ultimi non pensano, non parlano, non hanno niente da dire, mentre l’élite finanziaria, come Bergoglio, grazie al parlare trovava un suo fondamento etico.
guarda caso i matrimoni sono andati a picco proprio insieme all’economia Italiana con l’ingresso in UE del 2002… sarà una coincidenza ?
Sotto traccia è in funzione la Religione di Thelema, fondata dal mago inglese Aleister Crowley, nemico di tutte le religioni esistenti, il quale afferma che l’unico “dio” è l'”Uomo” e che esiste l’unico comandamento “fai ciò che vuoi sarà tutta la legge”.
A Macerata, oltre a Maria, c’è chi apprezza Lilith, bellissima demone mesopotamico, effigiata in quel disco sulla rotatoria all’inizio di via Roma per chi viene da Sforzacosta. D’altra parte, molta politica di parte della Sinistra, difendendo il diritto di “essere” e di “fare ciò che si vuole”, si ispira alla dottrina di Crowley. I cui “sacramenti” sono la masturbazione, il rapporto eterosessuale e quello omosessuale.
Meno comprensibile – e qui il nostro Vescovo dovrebbe dire qualcosa – è la posizione dei cattolici, soprattutto dei provenienti dalla Sinistra DC, che militano oggi nel PD e che lo votano. Vorrei ricordare che questo partito democratico si comporta da “nemico” nei confronti della Chiesa, in quanto la sua politica reale non rispetta i “Principi non negoziabili della Chiesa Cattolica”. Vorrei ricordare a questi mezzi – cattolici, che se da una parte si affidano a Cristo, dall’altra parte si affidano a Mammona, ossia al Nemico del Cristo. Col diritto all’aborto, eccetera, eccetera, eccetera.
Eccellenza, giustamente voi non date la Comunione a quelle coppie sposate in chiesa, divorziate e unite civilmente, con o senza matrimonio in Comune. E a quelle sposate laicamente in Comune. Ma perché continuate a dare la Comunione a questi cattolici di Sinistra, che militano in partiti che sono contro a ciò che impone la Chiesa nel nome di Cristo?