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«Spese Svem, faremo un esposto
a Procura, Corte dei Conti e Finanza»

FERMO - Alessia Morani, candidata Pd alle Regionali (nella lista di Pesaro), e Sandra Amurri mettono nel mirino la società controllata dalla Regione. La giornalista: «Ci sono 1,4 milioni di euro di consulenze in un anno senza alcuna separazione di poteri tra chi indirizza e chi controlla». L'ex deputata dem: «Acquaroli deve dire qualcosa su questa vicenda. Confido nella sua buona fede»

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Da destra: Sandra Amurri e Alessia Morani

di Silvia Ilari

La Svem, società di sviluppo Europa Marche avrebbe effettuato spese per consulenze a esterni fino a 1,4 milioni di euro in un anno che avrebbero generato «uno spreco di risorse pubbliche». È quanto sostiene Alessia Morani che quest’oggi ha tenuto una conferenza stampa insieme alla giornalista Sandra Amurri al Caffè Belli di Fermo. L’esponente Pd, ex deputata e sottosegretario al Mise, oggi candidata alle Regionali nella lista Pd a Pesaro, a sostegno di Matteo Ricci, era al tavolo nelle vesti di avvocato. Al suo fianco la giornalista Sandra Amurri che in questi mesi ha recuperato e raccolto un ingente quantitativo di materiale sulla Svem, documentazione che ha dato il la all’annuncio odierno: «Presenteremo un esposto a Corte dei Conti, Procura e Guardia di Finanza di Ancona» ha rimarcato Morani che ha chiesto anche al presidente della Regione, Francesco Acquaroli di «pronunciarsi e fare chiarezza».

“Tutta la verità sulla Svem”, era infatti il titolo della conferenza stampa indetta a Fermo da Alessia Morani, un incipit diretto e che non lascia spazio a dubbi sull’argomento trattato. A ripercorrere le tappe sul cammino Svem e a leggere e interpretare le carte e i documenti acquisiti (da lei stessa) è stata Sandra Amurri. Istituita con legge regionale n.17 del primo giugno 1999, la società nasce con lo scopo di sostenere di sostenere l’economia e l’occupazione regionale. Da Svim diventa Svem: «È una società finanziata per 5 milioni di euro l’anno dalla Regione e totalmente da essa controllata. Si occupa della rendicontazione e del controllo dei fondi europei erogati dalla stessa e enti pubblici e privati. Per esempio, se la Regione intende sviluppare un progetto di digitalizzazione di un Comune o un ente, lo affida alla Svem che a sua volta lo affida a una società che sceglie direttamente. Questa conferenza stampa – ha sottolineato sempre Morani – nasce per le attività che Sandra Amurri ha svolto in questi ultimi giorni. Tutto inizia con un bando della Svem per cinque posti da coordinatore di attività di animazione, cinque posti da 60.000 euro all’anno per un biennio rinnovabili. Questo bando è stato misteriosamente annullato ma  Sandra Amurri ha scoperto gli assegnatari (di loro erano indicate solamente le date di nascita, non c’erano i nomi). Con un accesso agli atti abbiamo scoperto chi fossero gli assegnatari e tra loro c’erano politici noti alle cronache o legati a politici di destra».

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Il microfono poi ad Amurri, con una sorta di curioso ribaltamento dei ruoli: Morani, la politica, a fare le domande, Amurri, la giornalista, a fornire risposte: «Andrea Santori è un imprenditore di pellami. È presidente della Svem nominato da Acquaroli e riconfermato fino a 2026. All’interno della società ha pieni poteri attraverso il consiglio di amministrazione che presiede e adottando anche atti di indirizzo con determine presidenziali. Individua fornitori, consulenti e tutto il resto e procede anche alla liquidazione delle fatture. Quest’organizzazione fa sì che chi adotta gli atti di indirizzo gestisca anche l’attività dell’ente; quindi, non c’è alcuna separazione di poteri, tra chi indirizza e chi controlla» ha spiegato Amurri. 

«C’è quindi un servizio di controllo interno sulle spese effettuate direttamente e decise da Andrea Santori?» chiede la Morani. 

«Lui dice, in una pubblicazione a pagamento, che è l’Anac che controlla, ma l’Anac non controlla tutti gli atti amministrativi, a meno che un cittadino o un ente non lo richieda; quindi, c’è un enorme conflitto di interessi».

«Dagli atti pubblici, emergono 1,4 milioni di euro di consulenze in un anno». Tra le più eclatanti, la Amurri, mette in risalto quelle legali riferite all’avvocato che è lo stesso consulente dell’Its (presieduto sempre da Santori), consulente anche delle imprese di proprietà di Santori e che fa parte del pool che lo assiste nella procedura negoziale della Santori Pellami. Poi via con l’elenco di altri professionisti che hanno ricevuto compensi cospicui per consulenze giuridiche, finanziamenti comunitari, servizi interinali, consulenze per la comunicazione e pubblicità e promozione del territorio.

Amurri ha continuato: «Poi abbiamo le consulenze per la comunicazione e pubblicità e promozione del territorio. Non si capisce perché una società come la Svem debba pagare giornalisti e giornali. Le consulenze per la comunicazione ammontano a 833.000 euro all’anno in totale» (CLICCA QUI per accedere all’elenco di collaboratori e consulenti o CLICCA QUI per consultarlo direttamente sul sito della Svem).

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Da dx. Sandra Amurri e Alessia Morani

Indice puntato anche contro le ristrutturazioni effettuate dalla Svem così come sui compensi allo studio che prepara le buste paga. Nel calderone finiscono anche viaggi e contratti con agenzie di viaggio.

Non solo Svem, però. Sì perché una parte della conferenza stampa odierna è stata dedicata all’Its: «A occuparsi di consulenze, anche in questo caso, è l’avvocato che lavora con la Svem. All’Its, inoltre, è stato assegnato l’ex mercato coperto di Fermo in comodato d’uso. A sua volta, l’Its dà in gestione la sala eventi (quindi una parte ndr) a una cooperativa di Sant’Elpidio a Mare che la affitta».

In chiusura, è arrivato l’appello di Morani ad Acquaroli: «Io penso che il presidente Acquaroli debba dire qualcosa su questa vicenda. Perché io voglio essere assolutamente convinta che lui non sapesse nulla di questa attività, confido nella sua buona fede». E ha aggiunto: «Siccome sappiamo, però, che anche la Regione può arrivare a un certo punto, consegneremo tutta la documentazione, in giornata, a Corte dei Conti, Procura della Repubblica e Guardia di Finanzia di Ancona. Faremo un esposto. A livello politico, ci sono già interrogazioni parlamentari e consiliari in essere, da parte di Avs e Partito Democratico».

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