Si sente male al cantiere,
morto muratore di 56 anni.
Il figlio: «Speravo si potesse salvare»

TOLENTINO - La tragedia è avvenuta intorno alle 11,20 di questa mattina in via Nazionale. La vittima è Anastasio Virgillito, viveva a Matelica. Sia il figlio che il fratello hanno raggiunto il cantiere: «Il muratore è un lavoro duro, gli avevo detto di cambiare, ma ha sempre fatto questo»

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I carabinieri al cantiere

di Francesca Marsili

Tragedia in un cantiere a Tolentino, operaio di 56 anni accusa un malore e muore. La vittima è Anastasio Virgillito, residente a Matelica, originario di Catania. E’ successo intorno alle 11,20 di questa mattina. L’uomo si trovava al lavoro in un cantiere della ricostruzione che si trova tra via Nazionale e via Giovanni Pascoli quando ha accusato un malore. A dare l’allarme il geometra del cantiere, che dopo averlo trovato riverso a terra ha chiamato i soccorsi. Tempestivo l’arrivo sul posto dei sanitari del 118, ma nonostante i tentativi di rianimarlo per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

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Anastasio Virgillito

Sotto choc il figlio della vittima, Christian, arrivato sul luogo della tragedia assieme allo zio: «Speravo che come a volte accade si riprendesse, ma non c’è stato nulla da fare. Il muratore è un lavoro duro, gli avevo detto di cambiare lavoro, ma lui ha sempre fatto questo».

Il fratello della vittima racconta: «Ci siamo sentiti stamattina e mi ha detto che gli faceva male il petto. Lui era così, un pochino allergico agli ospedali, ma un gran lavoratore, mi aveva anticipato che stamattina doveva finire di chiudere delle sponde perchè si doveva gettare il cemento».

Anastasio Virgillito, siciliano di origine ma da molti anni trasferitosi a Matelica, lavorava per la ditta Real Costruzioni srl, di Crotone, azienda in subappalto della principale. Anche il sindaco di Matelica Denis Cingolani si è unito al coro delle condoglianze: «È sempre un grande dispiacere quando si spegne una vita umana, ma questa tristezza è amplificata dal fatto che si tratta di una persona giovane e che la tragedia sia avvenuta durante l’orario di lavoro».

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Accertamenti dello Spsal

«Quando sono arrivato i sanitari stavano cercando di rianimarlo – spiega il titolare della ditta, Armando Iuticone arrivato sul posto -. Lavorava con me da circa dieci giorni, l’abbiamo assunto con contratto per un periodo di prova. Al termine del periodo avremmo deciso insieme se conformarci o no, un iter che facciamo con tutti i dipendenti e naturalmente abbiamo consegnato tutta la documentazione.

Con lui ho parlato un paio di volte, una per l’assunzione e una durante una riunione con i colleghi e mi è subito sembrato una persona perbene, umile, un lavoratore. Non avevamo ancora deciso, ma eravamo ben disposti a rinnovare il contratto».

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Sul posto per gli accertamenti, come da prassi, sono intervenuti gli ispettori dello Spasl dell’Ast Macerata e i carabinieri della Compagnia di Tolentino. Il corpo è stato portato all’obitorio di Macerata in attesa che la procura decida se procedere o meno con l’autopsia.

(Ultimo aggiornamento alle 13,50)

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