Gino Bassetti
di Maria Cristina Pasquali
Gino Bassetti ha attraversato il mondo per ricostruire la propria vita in Australia, senza mai dimenticare le sue origini marchigiane.
Nato a Rotella, nel Piceno, nel gennaio 1944, Gino parte dall’Italia a 23 anni, il 10 settembre 1967. Non c’è nessun antenato emigrato prima di lui; la sua è una scelta individuale, coraggiosa, spinta dalla voglia di nuove opportunità. Da Roma decolla su un volo Alitalia diretto a Sydney, dove atterra il 12 settembre 1967. Lo stesso giorno si trasferisce a Perth, accolto da due amici fidati, Mario e Adele Celani, anche loro marchigiani, di Venarotta.
Come tanti coetanei partiti in quegli anni, Gino si scontra subito con le difficoltà della lingua. L’inglese, mai studiato prima, diventa la prima grande barriera. Per fortuna, l’alloggio non è un problema: gli amici lo ospitano e lo aiutano ad ambientarsi nella nuova realtà. Il primo impiego arriva quasi subito, in una fabbrica di gelati. È un lavoro semplice ma dignitoso, che svolge da settembre 1967 a febbraio 1968. Seguiranno altri mestieri: operatore di bulldozer per un anno, poi operaio in diverse fabbriche, ricoprendo ruoli vari e adattandosi alle necessità del momento.
Nel 1969, con spirito imprenditoriale, apre un caffè in James Street, nel cuore di Perth, assieme a un socio italiano. L’attività dura fino a gennaio 1970. Quello stesso anno, la vita di Gino cambia definitivamente: conosce Nunziata, che diventerà sua moglie. I due si sposano il 7 marzo 1970 e da quel momento Perth diventa la loro casa definitiva. Sul piano lavorativo, Gino trova stabilità come saldatore e, successivamente, per 14 anni come magazziniere del Dipartimento dell’istruzione del Tafe di Perth. La famiglia cresce: nascono Franco e Melissa, figli ormai pienamente integrati nella società australiana, laureati e affermati nelle rispettive professioni.
Pur vivendo in Australia, il legame con l’Italia, e con le Marche, rimane saldo. La prima visita di ritorno avviene nel 1975, dopo quasi otto anni di assenza. I contatti con genitori, sorella, nipoti e pronipoti non si interrompono mai. C’è stato un tempo in cui Gino ha pensato di rientrare stabilmente in Italia, attratto dall’idea di ricongiungersi con la famiglia. Ma la realtà, con una casa e una famiglia ormai radicata in Australia, lo ha portato a restare. Nonostante la distanza, Gino non ha mai smesso di parlare italiano in casa. E soprattutto, non ha mai dimenticato l’identità marchigiana. Nel dicembre 1972 fonda l’Associazione marchigiana del Western Australia, con l’obiettivo di riunire i conterranei sparsi nella città di Perth e offrire loro un senso di appartenenza e comunità. Grazie alla sua dedizione, nel 1994, quando nasce il Consiglio dei marchigiani all’estero promosso dalla Regione Marche, Gino viene eletto come rappresentante: un riconoscimento naturale per chi, da sempre, è punto di riferimento della diaspora marchigiana in Australia.
Oggi, la storia di Gino Bassetti racconta non solo un percorso personale fatto di sfide e conquiste, ma anche la capacità dei marchigiani di integrarsi in culture lontane mantenendo vivo l’amore per la propria terra. È il racconto di chi è partito da solo, ma ha costruito comunità. Di chi ha lasciato le colline dei Sibillini per abbracciare l’orizzonte infinito dell’Australia, portando con sé, in ogni passo, un pezzo di Marche.
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