Antenne 5G sulla torre,
residenti in rivolta:
«Sospendere immediatamente i lavori»

COLMURANO - La sede dell'acquedotto di via De Amicis scelta per installare i dispositivi. «Decisione arbitraria e insensibile rispetto alle esigenze della comunità. Assenza di un reale confronto con la popolazione e totale mancanza di applicazione del criterio di prudenza previsto in situazioni di incertezza sugli effetti sanitari a lungo termine»

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Le antenne in cima alla torre

La torre dell’acquedotto usata per installare il 5 G, protese a Colmurano con tanto di striscione appeso in viale De Amicis, per dire no alle antenne.

«Da alcuni giorni – lamenta un gruppo di cittadini – sono in corso i lavori per installare le antenne per la trasmissione e ricezione dei segnali della rete “5G” nelle aree cosiddette poco popolate. La scelta della società Inwit, che realizza e gestisce infrastrutture digitali è caduta sulla torre dell’acquedotto di viale De Amicis. Questa struttura svolge un ruolo cruciale nella distribuzione dell’acqua su gran parte del territorio comunale e alla cui base fino a pochi giorni fa era presente il giardino “Lilliput Magicabula”, un’area verde attrezzata con giochi dedicati ai bambini, (tra l’altro l’unica presente nella zona). Lo spazio è stato completamente smantellato per far posto ai componenti necessari per il funzionamento delle cosiddette antenne».

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La zona è molto frequentata, ci sono negozi, bar, l’ambulatorio medico, la farmacia, una pensilina per l’attesa dell’autobus e scuolabus e poco distante è presente anche il plesso scolastico comunale. I giardini, due panchine rosse recentemente istallate dall’associazione Avis di Colmurano e la fontana rendevano questa piccola area ai piedi della torre dell’acquedotto un luogo di aggregazione per grandi e piccini.

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«La scelta di posizionare le antenne in questo sito è apparsa come una decisione arbitraria e insensibile – continua il gruppo di cittadini – rispetto alle esigenze della comunità per questo esprimiamo una forte preoccupazione e ferma opposizione all’antenna “5G” sull’edificio di proprietà della Tennacola spa. Nonostante l’ottenimento del parere urbanistico positivo da parte del Comune, denunciamo l’assenza di un reale confronto con la popolazione e la totale mancanza di applicazione del criterio di prudenza previsto in situazioni di incertezza sugli effetti sanitari a lungo termine. È emerso che il Comune aveva indicato altri siti alternativi per l’installazione delle antenne, ma la ditta Inwit li ha respinti». Il gruppo di residenti chiede «che i lavori vengano immediatamente sospesi e che si avvii un processo di consultazione pubblica trasparente e inclusivo, che tenga conto delle preoccupazioni e delle esigenze dei cittadini. Abbiamo inoltrato una richiesta formale di tutta la documentazione relativa al progetto ma nulla è stato trasmesso e i tempi stringono. Esigiamo che il Comune rispetti il diritto dei cittadini a una informazione adeguata e a una partecipazione effettiva nelle decisioni che riguardano la salute dei cittadini e del territorio».

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