Si presentano in tre al primo appello,
il Consiglio salta ancora una volta.
In casa Lega restano le divisioni

MACERATA - Alla fine si è arrivati a nove, ma non c'era il numero legale. Il tempo per il sindaco Sandro Parcaroli di registrare la crescita dell’indice di gradimento dei cittadini ed ecco arrivare il messaggio di qualche partito di maggioranza. Domani si rischia di fare il bis per poi arrivare a una nuova convocazione venerdì dove bastano 12 consiglieri

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Il consiglio comunale semideserto (Foto di Fabio Falcioni)

di Luca Patrassi

“Eravamo quattro amici al bar” è il ritornello di una celebre canzone di Gino Paoli, oggi pomeriggio alla prima chiamata della seconda giornata di seduta del Consiglio comunale si sono presentati in tre: il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani, il capogruppo del Pd Narciso Ricotta e il capogruppo di Forza Italia Sandro Montaguti.

“Amici per sempre”, qui si passa ai Pooh, appunto i tre consiglieri ma pochi per permettere il regolare svolgimento del Consiglio comunale che infatti al terzo appello a vuoto (sette presenti al secondo e nove al terzo) è stato rinviato a domani per la terza delle sedute che erano state convocate.

Il clima resta quello già visto ieri: sembra ci sia evidentemente qualcuno che ritiene di dover affrontare questioni interne alla maggioranza non presentandosi in Consiglio comunale. Libero ognuno di interpretare come meglio crede il mandato elettorale e liberi tutti di far rilevare ancora una volta che le sedute di Consiglio comunale hanno comunque un costo, a prescindere che ci sia o meno il numero legale.

I consiglieri che si presentano ricevono comunque il gettone di presenza, i funzionari comunali vengono retribuiti per passare ore inutilmente, poi ci sono le spese fisse iniziando dalle riprese. Per domani c’è come dire la sensazione che diversi esponenti della maggioranza non si presenteranno ancora una volta facendo saltare di nuovo la seduta per poi arrivare a venerdì prossimo in seconda convocazione quando basteranno dodici consiglieri per garantire il numero legale. Quale messaggio vogliono far passare i consiglieri assenti tra i quali spiccano diversi salviniani, nel senso di iscritti alla Lega? L’impressione è che ci sia qualche tensione interna alla Lega e nei rapporti all’interno della maggioranza che si pretende di affrontare facendo saltare i Consigli comunali. Il tempo per il sindaco Sandro Parcaroli, e per il governatore Francesco Acquaroli, di registrare la crescita dell’indice di gradimento dei cittadini nella classifica del Sole24Ore ed ecco arrivare subito il messaggio di qualche partito di maggioranza che, a distanza di cinque anni dalle scorse elezioni che ha visto Parcaroli trionfare al primo turno,forse ha dimenticato le regole base della matematica elettorale.Per andare avanti, pare di capire, bisogna cambiare musica, ”Amici mai”.

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