Leonardo Catena
«Chiedere alle persone di pagare molto di più per un servizio essenziale come l’acqua deve essere una scelta da evitare». Così Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano e candidato consigliere regionale Pd, sulla proposta di piano d’ambito dell’Aato 3 arrivata nei giorni scorsi e riguardante il servizio idrico. Proposta che aveva fatto sollevare diversi dubbi anche ai sindacati del territorio (leggi l’articolo). Dubbi sottolineati oggi da Catena.
«Il piano d’ambito è un documento importante – commenta il primo cittadino – che contiene scelte strategiche destinate a incidere a lungo sulla vita dei cittadini. Siamo d’accordo sulla necessità di evitare la messa a gara del servizio e di arrivare a una gestione unica in-house, pubblica e controllata dai territori. Ma questo obiettivo va sostenuto con scelte sostenibili e una visione concreta. Il piano prevede infatti aumenti delle bollette significativi: parliamo di un aumento che diventerà un +75% nei prossimi anni fino addirittura al 100% entro il 2050. È evidente che una previsione di questo tipo, in un momento storico in cui le famiglie sono già sotto pressione per l’aumento del costo della vita, desta forte preoccupazione».
«Non solo – continua Catena -, anche i tagli ai costi operativi previsti dal piano sembrano troppo ottimisti. Il rischio concreto è che si finisca per peggiorare la qualità dei servizi o scaricare tutto sulla futura società di gestione, con conseguenze pesanti. I tempi sono stretti, visto che chi doveva ha rimandato continuamente le decisioni, ma questo non giustifica scelte affrettate. Al contrario, è proprio nei momenti decisivi che serve maggiore confronto e responsabilità. E trasparenza. Siamo chiamati a decidere oggi su un servizio fondamentale per i prossimi decenni. Dobbiamo farlo guardando ai bisogni delle persone, alla tenuta economica dei territori e alla sostenibilità reale delle scelte. Personalmente – conclude – continuerò a porre queste domande con chiarezza, perché credo che la buona amministrazione si misuri anche, anzi, soprattutto, nella difesa dei diritti essenziali, come quello all’acqua pubblica, equa e accessibile per tutti».
Servizio idrico, i sindacati avvertono: «Aumenti fino al 70% entro dieci anni»
Si vuole fare cassa con l'oro blu...sono decenni che se ne parla , ora è giunto il momento di passare ai fatti...prepariamoci.
Essendoci 1 gestore unico senza concorrenza è normale che il prezzo lo fanno loro....
Basta fare il prezzo per legge,essendo un bene di prima necessità.
Pensiamo ad aumentare il prezzo dellacqua.Ma a Montecassiano lacqua non si può bere perché fa schifo piena di calcare. La colpa è la nostra che ancora paghiamo.
ORO DEL FUTURO ANZI PRESENTE....COMUNQUE ANCORA CI SONO CHI CON ACQUA POTABILE RIEMPE PISCINE O CHI NO PAGA QUESTA È REALTÀ
È normale se tornano loro.... Si sono venduti tutto è rimasta l'acqua e l'aria ....
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Ogni amministrazione pubblica dovrebbe risolvere problemi in qualsiasi settore analizzando costi e benefici ma anche secondo le priorità e non per interessi di parte politica. Nel caso dell’acqua sempre più preziosa per scarsità ed inquinamento i politici continuano a fare demagogia ignorando un fatto inaccettabile come la perdita delle condutture fatiscenti da decenni che raggiunge una media del 50% dell’acqua immessa e che non arriva all’utente finale mentre in altri Paesi europei più attenti le perdite sono ridotte al 5/10%, pertanto la priorità è investire nella sostituzione di tali tubature fatiscenti riducendo le perdite e di conseguenza anche il prezzo dell’acqua.
Si scatena in previsioni apocalittiche.
Cambiano i governi nazionali e regionali ma nessuno che metta mano seriamente a rinnovare le condutture e migliorare la rete. Evidentemente serve solo fare annunci che cadono nel vuoto.