La presentazione di oggi
«Il 22 giugno di 40 anni fa, la Società civile dello Sferisterio – Eredi dei cento consorti donò ai cittadini maceratesi lo splendido monumento, lo Sferisterio, fin ad allora direttamente gestito con lo spirito di chi lo realizzò. Per celebrare questo anniversario, abbiamo organizzato una serie di eventi dal titolo “Sferisterio Incontri”». Il vicepresidente degli Eredi dei cento consorti Pierluigi Pianesi ha presentato in conferenza stampa, tra i consiglieri Stefano Perugini e Vieri Cicconi, le iniziative previste per questo speciale anniversario.
Il valore dell’iniziativa è stato evidenziato anche dal vicesindaco Francesca D’Alessandro, che ha ricordato «l’intuizione geniale degli Eredi di regalare lo Sferisterio, un contenitore culturale che porta frutti al nostro territorio» e dall’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta che ha sottolineato come «la donazione degli Eredi è stato il più grande esempio di mecenatismo a livello nazionale». Proprio così, il regalo alla cittadinanza di un luogo dove tenere vivi i valori di laicità liberale della comunità, la condivisione delle bellezze artistiche e la socialità del gioco.
Negli anni l’Arena si è resa luogo di condivisione delle musiche armoniche della lirica e proprio per la riscoperta di queste note che nascono i tre appuntamenti di “Sferisterio Incontri”. Il primo è dedicato a Lauro Rossi, coevo dello Sferisterio, dedicato al musicista maceratese. Viene realizzato in collaborazione con Ut-Re-Mi aps – Scuola di musica Stefano Scodanibbio lunedì prossimo alle 21 al Teatro della Filarmonica (ingresso gratuito). Un’occasione per riscoprire il grande musicista maceratese nel giorno del 140° anniversario della sua morte. Al pianoforte Alexander Sorokin; con la partecipazione del soprano Emanuela Torresi, del baritono Massimiliano Mandozzi e del musicista Vincenzo Ruggiero, che intermezzerà i brani musicali con commenti sulla vita, sulle opere e sul contesto storico/musicale di Lauro Rossi.
Il secondo appuntamento è per il 28 ottobre, al teatro Lauro Rossi, in collaborazione con l’associazione Musicando Jazz. Alle 21, prima esecuzione nazionale de “L’opera in jazz”, con i temi musicali di opere liriche rappresentate allo Sferisterio, opportunamente adattati in jazz dalla Colours Jazz Orchestra, una big band composta da alcuni dei migliori jazzisti italiani, nata ad opera di Massimo Morganti. Una serata che nasce proprio dallo stimolo e dal confronto con gli Eredi.
Infine il 22 novembre, alle 21 al Teatro della Filarmonica, c’è “La meravigliosa storia dei cento consorti”, l’appassionante avventura dei maceratesi che donarono lo Sferisterio alla loro città, in anteprima nazionale, con la regia di Piergiorgio Pietroni. Serata ad ingresso gratuito, realizzata in collaborazione con la compagnia teatrale Ctr; opera su commissione degli Eredi dei cento consorti. «Una pièce che sarebbe bello replicare anche a fini didattici», prosegue Pianesi.
Alla conferenza hanno partecipato anche la Sovrintendente dello Sferisterio Lucia Chiatti, uno degli Eredi dei cento consorti Walfrido Cicconi, il presidente di Ut-Re-Mi aps Adamo Angeletti e il regista Piergiorgio Pietroni.
Dunque ci sarebbero tra gli esempi di mecenatismo il restauro della Sistina, tanto per stare dalle parti marchigiane i della valle col Colosseo, gli 80 beni del fai dall abbazia di San Fruttuoso a palazzo Contarini, per non parlare della donazione che AnnaMaria Luisa de Medici fa il 31 ottobre 1737 tutto il patrimonio di famiglia Medici perché restassero ornamento dello Stato dati alla pubblica utilità e destinati alla curiosità dei forestieri. A occhio un patrimonio che valeva un po di più dello Sferisterio. Quando si fanno soprattutto in veste pubblica talune affermazioni il più grande esempio di mecenatismo a livello nazionale bisogna andarci cauti. E soprattutto studiare!
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Complimenti per il commento. Credo che non abbia assolutamente colto il senso dell’articolo e soprattutto la motivazione per l’organizzazione della conferenza.
1985-2025 sono 40 anni dalla cessione della Arena Sferisterio alla cittadinanza di Macerata da parte della Società Civile dello Sferisterio – eredi dei cento consorti.
Parlare dello Sferisterio è parlare di Macerata, dove l’edificio è nella città ma è la città stessa ad essere nell’arena.
Il 2025 risulta essere un anno importante dove gli Eredi dei consorti costituenti dell’arena donano ai maceratesi un luogo dove tenere vivi i valori di laicità liberale della comunità, la condivisione delle bellezze artistiche e la socialità del gioco. Negli anni l’Arena si rende luogo di condivisione delle musiche armoniche della lirica.
Quaranta anni or sono, nel 1985, la Società Civile proprietaria dello Sferisterio ed il Comune di Macerata firmarono l’atto di cessione dello Sferisterio alla cittadinanza.
“Anche dopo la donazione dello Sferisterio al Comune – scrive Walfrido Cicconi, presidente emerito della Società Civile dello Sferisterio – la Società degli Eredi dei Cento Consorti non si è dissolta… si è deciso di andare avanti nel rispetto della volontà degli antenati continuando, nel nome dello Sferisterio, a parlare di cultura e bellezza, gioco, spettacolo e, inevitabilmente, di identità e cittadinanza”.
È con questo spirito che l’attuale Consiglio di Amministrazione della “Società Civile dello Sferisterio – Eredi dei Cento Consorti”, ha inteso organizzare “Sferisterio Incontri”, una serie di eventi che si svolgeranno nell’arco dell’anno rivolti soprattutto alla celebrazione non solo dello Sferisterio, ma anche della cultura e della società maceratese.