Stefanel a Civitanova al posto della storica cartoleria Giulietti
di Laura Boccanera
Il commercio trova nuova linfa, col segno più i dati del 2024, in primavera nuove aperture su corso Umberto I a Civitanova con Max Mara e Stefanel dopo la chiusura di negozi storici. Ma a chiudere le attività sono i proprietari di appartamenti ad uso turistico.
Sulla carta il commercio a Civitanova sta vivendo una ripresa: dopo i segnali negativi del 2023 quando il saldo tra nuove aperture e cessazione era stato di meno 8 attività, con l’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti, quando soprattutto nel settore food and beverage si era verificato un boom, nel 2024 il saldo è attivo. Sono state infatti 356 le nuove aperture a fronte di 227 cessazioni, con un saldo positivo di + 129 attività.
In arrivo su corso Umberto I anche un negozio Max Mara
Ma i dati, diffusi dall’ufficio commercio del comune di Civitanova, hanno un limite: mentre infatti per aprire un negozio o attività commerciale è necessaria la Scia di inizio attività, per la chiusura, spesso, il proprietario non comunica altrettanto tempestivamente la cessazione, rischiando che la posizione rimanga aperta all’Inps, con la maturazione di contributi e il rischio di sanzioni e interessi. Un limite formale che di fatto potrebbe rendere i dati ufficiali sottostimati rispetto al reale stato delle cose.
A fine anno infatti molte vetrine del centro hanno abbassato la serranda, attività storiche, come Annibali abbigliamento per bambini, la gioielleria Cartechini, il negozio di abbigliamento Cantastorie, la lavanderia Ave, la pasticceria Saint Honorè. Ma altrettanti hanno aperto, da Ultramilk ad Oviesse kids e in programma c’è l’apertura sul corso di Max Mara e Stefanel per l’abbigliamento e di una caffetteria e pasticceria, Gazzani 1945, avamposto della nota omonima pasticceria storica di San Marone. In apertura anche lo spazio Lago, arredamento, sul vialetto sud di piazza XX Settembre.
A gennaio però un dato nuovo è la chiusura corposa di tantissime attività legate all’accoglienza turistica, in particolare nella categoria delle locazioni brevi come gli appartamenti ad uso turistico. Effetto di una norma entrata in vigore il 1 gennaio che richiede ai proprietari di queste attività il codice identificativo Cin (come per alberghiero e extralberghiero) rendendo necessari, di fatto, una serie di nuovi obblighi come la presenza di estintori e rilevatori di fumi e gas. Da qui la cessazione di 45 attività nei primi 2 mesi del 2025. Ne erano stati aperti 150 nel 2024 e 130 nel 2023. Un dato significativo, basti pensare che nel 2024 il totale delle strutture ricettive aperte sono state 180 (fra appartamenti, affittacamere ed extralberghiero) a fronte di 80 cessazioni nel 2024.
L’adeguamento coinvolge oltre 548.700 strutture registrate in Italia, e che a oggi, secondo i dati del Ministero del turismo, vede il 15% delle stesse non aver ancora richiesto il codice identificativo. Nelle Marche la percentuale è leggermente inferiore alla media nazionale (che è dell’84,42%), con richieste che arrivano all’82,63% e con una differenziazione anche corposa da provincia a provincia: maglia nera ad Ancona con solo il 78,83% delle strutture a norma su 4478, seguita da Macerata (81,97% su 2340 strutture), Fermo (83,61% su 1287), Pesaro (84,88% su 3215) e Ascoli (87,74% su 1965)
In caso di mancata osservanza delle nuove prescrizioni per gli affitti brevi sono previste pesanti sanzioni pesanti che vanno dai 500 agli 8000 euro.
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Ne aprono 3 ne chiudono 4
Sono contenta che aprono nuove attività! Benvengano.
Civitanova
Jete a lo cinema. Lo tempo de rendese conto che adé più le spese che li guadagni e fugghia tutti. Capirai per se catene anche 1 è perdita,figuremoce quando d'inverno fanno le chiusure co 300 quando va bene. Vorrei sapé chi l'ha stipulati si dati,visto che chiunque sento ogni anno va sempre peggio e i risultati se so visti con svariate chiusure. Comunque, tutto contento lo sindaco, altri nastri da ji tajenne
Aho, ha chiuso pure Angela Su&Giù, Maxmara stava a Nord della Romana e finché fu aperta aveva delle buone scelte di assortimento. Ovs sta diversificando, ma stefanel è un marchio da cui la gente sta lontana.
Massimiliano Cingolani Angela è andata in pensione meritatissima per altro il negozio sarà riaperto dal figlio Diego che darà continuità con la stessa classe ed eleganza che li ha contraddisti in tutti questi anni con proposte di alta moda esclusiva.
Massimiliano Cingolani a me Stefanel piace...
Civitanova e una bellissima cittadina, peccato per alcuni bastiàn cuntràri.
Mah.... Penso sia piu' semplice farsi un giretto in centro e verificare de visu quante siano le vetrine con la scritta affittasi. 10 anni fa , trovare un buco per aprire una attivita' a Civitanova , era impresa impossibile.
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…ma comunque sono ‘catene’, quindi come i ‘grossi’… gv
Angela Su e Giù è andata in pensione, proseguirà Diego suo figlio ritornando ai vecchi tempi quando Angela nel suo negozio aveva anche l’ uomo….il genere non sarà cambiato, rimarrà sempre quello a cui i clienti sono abituati a trovare.
Con affitti, luce e gas alle stelle, almeno qualcuno ci prova con aprire nuove attività, anche se per fronteggiare queste spese, abbigliamento/calzature, ecc. ecc. tutto made estero, facendo morire il made in Italy,