L’ex assessora Elena Lucaroni
di Francesca Marsili
«Tutti gli atti che ho proposto sono stati votati unanimemente in giunta, mai un problema non superabile da confronto. Ho portato regolamenti in Consiglio votati all’unanimità. Per queste ragioni non comprendo le motivazioni citate dal sindaco nel suo decreto di revoca. Non sono queste, di certo, le ragioni del mio allontanamento. Sono ben altre ed oramai sono anche evidenti».
Anche l’ex assessora Elena Lucaroni rompe il silenzio dopo alcune settimane dalla sua cacciata, e lo fa con una lettera ai cittadini in cui spiega il suo rammarico. «Quanto accaduto mi ha fatto male, ma non mi ha fatto perdere la fiducia nella buona politica e nelle brave persone. Al contrario, questa lotta di potere mi ha insegnato che l’impegno civico e politico sono preziosi e non possono essere prerogativa di pochi e prepotenti, neppure quando verrebbe voglia di arrendersi e lasciare loro indisturbati a giocare con le nostre vite». Lucaroni, ex assessore alle Politiche sociali e Istruzione, racconta di aver avuto bisogno di tempo «per acquisire la consapevolezza di quanto velocemente e del tutto inaspettato» le sia accaduto e ringrazia tutti i cittadini che le hanno dimostrato affetto e stima.
«In questa mia breve esperienza amministrativa credo di aver dato tutta me stessa, senza mai risparmiarmi – prosegue-. Sono stata tra le prime a sostenere la candidatura di Mauro Sclavi, ho fondato con lui e tanti amici la lista “Tolentino Civica e Solidale”, ho accettato di candidarmi per dare un aiuto concreto: grazie a tanti cittadini che mi hanno dato fiducia sono anche stata tra i candidati più votati, nonostante fosse la mia prima esperienza politica». Sottolinea di aver accettato l’incarico di assessore «con l’umiltà di chi non l’ha mai fatto, ma anche con la passione indomita di chi vuole aiutare la nostra città, soprattutto le persone più fragili, gli anziani e i giovani. Non è stato facile, era comunque una grande responsabilità ma non mi sono tirata indietro né ho chiesto tempo per imparare. Ho dato il massimo con lealtà e onestà, con il carattere deciso e determinato che sempre mi ha contraddistinta nel perseguire i valori in cui credo».
Passa poi all’aspetto più politico. «La nostra coalizione ha vinto grazie al contributo di tre liste, ognuna delle quali è stata determinante per raggiungere il risultato – sottolinea – La nostra carta vincente è stata il pluralismo ovvero la capacità di tenere insieme, intorno ad un obiettivo ambizioso di cambiamento, storie ed esperienze diverse, dalla politica all’ associazionismo. Questo pluralismo di idee però, all’indomani del voto, è stato considerato da alcuni “politici” della coalizione un problema da eliminare. Nell’indifferenza del sindaco Sclavi, che non ha potuto o forse voluto arrestare questo gioco, è stato fatto di tutto per eliminare lo spazio della nostra lista, rimuovendo in un modo o nell’altro tutti i candidati votati e voluti dalla città». La lista “Tolentino Civica e Solidale” è oggi l’unica esclusa dal governo locale , rappresentata in consiglio da un unico consigliere che è stato candidato come indipendente del Pci.
«A che pro tutto questo? – si chiede-. Perché il sindaco ha abdicato al suo ruolo e tradito le persone più vicine e leali per far “comandare” una sola persona?». Conclude con una dichiarazione che lascia trasparire che forse, la sua esperienza politica potrebbe aprire un nuovo capitolo: «Il mio operato – è e sarà sempre, un impegno assoluto per la città, onesto, coerente, leale e costante anche in futuro». E ringrazia le associazioni, i professionisti, i dipendenti comunali, i colleghi amministratori di altri comuni e anche di altre regioni che hanno collaborato in tanti progetti messi in campo e a quelli che stavano iniziando.
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ttps://www.cronachemaceratesi.it/2025/02/05/terremoto-in-giunta-a-tolentino-fuori-tre-assessori-dentro-lancioni-e-tonnarelli/1931132/
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