Giorgio Pollastrelli, Fabiola Polverini e Pierpaolo Turchi
Richieste per l’installazione di nuove antenne di telefonia mobile insorge il gruppo Lega più Civici: «il regolamento approvato dal consiglio è efficace o è carta straccia?» A domandarselo sono i consiglieri Fabiola Polverini, Giorgio Pollastrelli e Pierpaolo Turchi a seguito della notizia di due nuovi impianti approvati, uno in via Indipendenza e l’altro sulla collina di Fontespina in contrada Castelletta.
Il consiglio comunale infatti aveva approvato il piano antenne, arrivato al termine di una lunga gestazione, e che individuava alcune aree della città all’interno delle quali era possibile fare richiesta per l’installazione di antenne. Le due aree interessate dalle richieste però non ricadono all’interno dei parametri e confini previsti dal piano antenne. «Queste due richieste ricadono al di fuori delle zone censite dal consiglio comunale e di fatto annullano tutto il lavoro svolto per salvaguardare la salute dei cittadini pertanto il regolamento non serve a nulla – dicono i tre consiglieri – Riteniamo che ci sia bisogno di un approccio diverso alla questione cercando di essere trasparenti con i cittadini e comunicare prontamente ogni singola richiesta che pervenga agli uffici comunali così che i cittadini interessati possano venire a conoscenza fin dal primo giorno delle richieste di installazione delle antenne che interessano la loro zona e non casualmente ad inizio cantiere o ad autorizzazione già rilasciata. Riteniamo utile che nominativi dei signori che affittano terreni dove si chiede di installare nuove antenne vengano resi pubblici fin dal primo giorno di presentazione della pratica così come progetti e caratteristiche tecniche degli impianti e relativi contratti di affitto per poter avere visione degli importi percepiti dai proprietari dei terreni che decidono di far installare le antenne. Come gruppo politico siamo a rimarcare il principio di tutela della salute dei cittadini e di totale trasparenza dell’amministrazione pubblica».
Due nuove antenne telefoniche, ok del Comune ma i cittadini protestano
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Proprio ieri riguardo l’impianto in Via Indipendenza ho pubblicato un post che stamattina era anche riportato in forma sintetica sul cartaceo del Corriere Adriatico. Evidentemente i miei dubbi erano fondati.
Il sindaco che fa l’uomo solo al comando o meglio con un gregario che alle votazioni in consiglio comunale è l’unico che lo appoggia, la Lega che stavolta giustamente chiede la retrocessione ma nemmeno in terza ma in quarta categoria dove almeno giocherebbe da solo del presidente del consiglio comunale, una maggioranza stracciata da un bel pezzo arrivata al punto che deve essere strappata via da Civitanova. Qui ognuno rappresenta solo se stesso e se ancora si riesce a considerare parte fondamentale di una rete lacerata dove ancora cercano di aggrapparcisi in attesa che può arrivare l’ordine che il campo sportivo si può spostare, che le antenne le puoi piantare . Questo anche se chi governa sa di non essere assolutamente preso in considerazione quando sono cose che riguardano la città e che è oramai consuetudine ad essere la cittadinanza a reagire, a occuparsene . Poi parte il solito circo di amministrazione contro cittadini. Purtroppo i secondi hanno idee diverse su ciò che serve a Civitanova mentre gli altri annusano solo le cose che evidentemente portano crescita. Che tipo di crescita? Se dopo non so quanti anni de sta frittura mista non l’avete ancora capito, si vede che in fondo questa amministrazione piace.
Io credo che debba prevalere il concetto della salute del cittadino.
Se è accertato che l’ installazione dell’ antenna è dannosa per la salute dei cittadini non c’è norma o delibera che tenga. L’ installazione deve essere impedita ad ogni costo e, in questo caso, se non interviene l’autorità, gli attori principali debbono essere proprio i cittadini.