di Mauro Giustozzi
Vittoria di misura, massimo risultato col minimo sforzo. La Maceratese, dopo 35 giorni dall’ultimo successo, torna ad assaporare i tre punti contro un Fano ridotto ai minimi termini, con soli undici calciatori disponibili, e non infierisce su una squadra granata imbottita di giovani under che hanno messo tanto impegno e generosità in una sfida però troppo impari per la differente caratura tecnica tra le due squadre.
Un plauso in particolare a Tommasino che con alcune parate ha evitato un passivo più pesante ai suoi. Rata che così può continuare a veleggiare in testa alla classifica, anche se la prestazione offerta dai ragazzi di Possanzini non è di quelle che verranno ricordate se non per i 3 punti incamerati. Mattatore è stato Marras che ha furoreggiato, servito assist per il gol, è risultato sempre pericoloso nelle sue iniziative. Positivo anche Cognigni, autore del gol, e Nasic molto continuo.
Per arrotondare il punteggio è mancato un pizzico di lucidità e precisione nelle conclusioni verso la porta del Fano. Per il resto è bastata una prova sufficiente dei biancorossi per guadagnare il successo che era l’unico obiettivo di questa trasferta. Altre saranno le sfide determinanti è più impegnative che attenderanno la Maceratese nella corsa verso la serie D.
Testacoda al Comunale di Fermignano dove il Fano gioca le sue partite interne: la capolista Maceratese deve riprendere la sua corsa in testa dopo due pareggi che sono costati 4 punti concessi alle avversarie che hanno dimezzato lo svantaggio rispetto allo scorso dicembre. Un ‘tesoretto’ dilapidato dalla squadra di Possanzini che è tornata ad incassare troppi gol (3 nelle ultime due partite) come gli accadeva ad inizio stagione, mentre la vetta della classifica e la fuga abbozzata era arrivata, guarda caso, quando la difesa non aveva più subito reti.
Ora il calendario propone due gare in discesa per la Rata, con le avversarie più deboli del girone: oggi Fano poi Mariner in casa. L’obiettivo dei 6 punti da conquistare è d’obbligo se la Rata ambisce a vincere l’Eccellenza. Del resto lo score del Fano, con una gestione societaria in contrasto con l’amministrazione comunale e la tifoseria della città, un tourbillon di allenatori e giocatori, è evidenziato dall’ultimo posto in classifica, i 3 punti arrivati con altrettanti pareggi (ultimo risalente al 24 novembre) a fronte di 13 sconfitte e ben 40 gol incassati. Alma quindi con più di un piede già in Promozione. Di fronte il miglior attacco e la peggior difesa dell’Eccellenza.
Nella Maceratese assente ancora l’infortunato Albanesi che è sulla via del recupero: per questa sfida il tecnico si affida ad un ampio turn over lanciando da titolare l’under Sciarra. Nel Fano, perso il bomber Cissè, oltre ai ritardi nei tesseramenti dei nuovi acquisti, un’epidemia influenzale ha falcidiato la rosa che si presenta con soli undici calciatori in distinta, imbottita di under, e nessuna possibilità di fare sostituzioni quindi. Si gioca in un pomeriggio assolato ma temperatura rigidissima.
Maceratese che prende subito possesso del centrocampo per imporre il suo gioco sui granata racchiusi nella propria metà campo. Al primo affondo i biancorossi passano: è il 7’ quando Marras si fa luce sull’esterno, effettua un traversone in area dove il più lesto ad intervenire di testa è Cognigni che non lascia scampo a Tommasino portando in vantaggio la Rata. Per il capitano è l’ottavo sigillo stagionale.
Fano che prova ad affacciarsi nell’area di rigore avversaria, ma Gagliardini fa buona guardia. La replica della squadra di Possanzini arriva al 13’, con uscita difettosa di Tommasino, palla che finisce sui piedi di Marras che calcia però addosso al portiere. Come prevedibile la Rata pressa gli avversari che faticano ad uscire dalla propria metà campo, lampante la differente caratura delle due squadre in campo, anche se il ritmo partita è piuttosto lento.
E’ sempre Marras ad innescare le azioni più pericolose dei biancorossi: al 25’ il suo assist in area per Oses che va al tiro però troppo centrale che Tommasino neutralizza. Maceratese che non lascia spazi al Fano, ma i biancorossi sono troppo leziosi e poco concreti quando arrivano nell’area granata. Così si chiude col minimo vantaggio Rata un primo tempo sigillato dal gol di Cognigni.
In avvio di ripresa ancora sull’asse Marras-Cognigni la Rata potrebbe raddoppiare, ma il colpo di testa del centravanti è debole e non impensierisce troppo il portiere. Al 16’ cross di Marras per l’accorrente Cognigni, colpo di testa che impegna severamente Tommasino bravo ad evitare il 2-0 poco dopo anche su un tiro del neo entrato Ruani. Nel finale di partita Maceratese che va ancora vicina al gol con Marras prima e Cirulli poi ma il risultato non cambia.
Il tabellino:
ALMA JUVENTUS FANO (4-3-3): Tommasino; Mattioli, Rastelletti, Malshi, Marcattili; Saponaro, Ndao, Biagioni; Rovinelli, Acunzo, Allegrucci. All. Aiello.
MACERATESE (4-3-3): Gagliardini; Sciarra, Lucero, Nicolosi, Vanzan; Bongelli, Nasic, Oses (dal 32’ s.t. Cirulli); Marras, Cognigni, Vrioni (dal 12’ s.t. Ruani). (Sansaro, Grillo Ciattaglia, Mastrippolito, Bracciatelli, Marchionni, Del Moro). All. Possanzini.
TERNA ARBITRALE: Dumitrascu di Finale Emilia (assistenti Piccinini e Gorreja di Ancona).
RETE: Cognigni al 7’ p.t.
NOTE: spettatori 200 circa con almeno 150 ospiti. Prima del via osservato un minuto di silenzio per ricordare Fabio Cudicini portiere del Milan scomparso nei giorni scorsi. Angoli: 3-10. Recupero: 1’ p.t., 2’ s.t.
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E la “pecora cammina”.