L’ex Covid hospital
«La fiera resti fiera, per la destinazione a centro Alzheimer il sindaco torni a parlare con la proprietà dello Stella Maris». Sergio Marzetti, ex consigliere comunale e assessore della giunta Mobili interviene sulla nuova destinazione della fiera in zona commerciale, trasformata in Covid hospital negli anni del Covid.
Ora che le apparecchiature sono state trasferite e ci si interroga sul futuro della struttura e l’ipotesi pensata dalla Regione e dal Comune è quella di non ripristinare la vecchia funzione per non disperdere gli impianti fatti per la trasformazione a Covid hospital e realizzare lì un centro diurno per l’Alzheimer.
Sergio Marzetti
I conti sui costi del Covid hospital li ha fatti il consigliere regionale Romano Carancini in seguito ad una interrogazione con risposta scritta. Secondo l’esponente del Pd negli ultimi 3 anni, dalla chiusura del Covid hospital nel 2021, le spese per la struttura sono state di 690.021 euro di cui 449mila nel 2022, 214mila nel 2023 e 26mila euro nel 2024.
Fino a quando nell’edificio infatti è stata presente la Tac Slice poi trasferita a Recanati era necessario mantenere attivi tutti gli impianti, compresa l’elettricità per alimentare il macchinario.
L’ipotesi di trasformazione della destinazione, sebbene non lanciata ancora ufficialmente, non ha trovato il favore della città e anche Marzetti invita a riconsiderare l’idea ricordando la necessità di un’area fieristica per la città.
Marzetti ricorda come inizialmente quella fiera dovesse essere grande addirittura il doppio rispetto all’attuale spazio, con 11mila metri quadrati a fronte dei 5mila realizzati perché con la giunta Corvatta il progetto mutò inserendo la realizzazione del palazzetto dello sport dove gioca la Lube.
«Una struttura fieristica in ottima posizione potrà rappresentare un punto di incontro tra i vari operatori di diversi settori e un volano per la ripresa delle attività commerciali che ponga così fine alla continua morìa delle nostre imprese. La proposta di utilizzare gli stessi spazi per ospitare i malati di Alzheimer o gli anziani è inadeguata alle reali esigenze di queste persone: loro hanno bisogno di vivere la socialità in tutte le sue realtà, come i giardini, il mare, le piazze, le chiese, le associazioni, i negozi, i teatri, in caso contrario sarebbero emarginati. Anche se potrò sembrare ripetitivo vorrei evidenziare ancora una volta l’esistenza al centro della nostra città dello Stella Maris. Invito il sindaco e la sua maggioranza a riflettere su questa proposta, abbandonando progetti socio-assistenziali di difficile o impossibile realizzazione».
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decisioni strategiche
Ah, il sindaco è la persona giusta. Al penultimo consiglio, non quello del Bilancio che barcolla ma non molla, ha potuto contare sull’intera maggioranza rimasta, un solo consigliere e pure chiacchierato. Ma dello Stella Maris impiegato come servizio sociale a cominciare dal farne una casa di ricovero si parla da anni. Ce l’avrò io l’Alzheimer, ma mai sentito il sindaco ad interessarsene più di tanto. Ricordo che qualche tempo fa si voleva vendere Villa Letizia. Adesso ha deciso di dedicarsi lui a dare un’occhiata anche su quello che succede nel campo dell’urbanistica ( non che prima non lo facesse, anzi, basta ricordare la vendita di Villa Eugenia decisa da lui )dopo quel che è successo sempre nel melodrammatico consiglio che lo ha visto più commovente della Piccola Fiammiferaia. Comunque a tutti quelli che ancora si sentono giovani e che credono che i loro figli non li porteranno mai all’ospizio, non perché non sono più autosufficienti o che ma solo perché sono diventati ingombranti dopo che figli e nipoti sono cresciuti e la sera vanno a sballarsi in giro, di farci un pensierino.
Civitanova ha bisogno di una fiera in assoluto , anzi andrebbe amplificata, un centro commerciale e industriale come ha questa città deve avere avere la fiera, gli accordi erano questi ed ogni volta non viene mai rispettato quello che si programma…il centro per l’ Alzheimer deve essere sviluppato altrove , ci sono altre possibilità.