«Sanità, disertiamo la farsa del centrodestra:
Acquaroli&Co potranno fare gli influencer.
L’ennesima offesa alla città»

MACERATA - I consiglieri di opposizione di Italia Viva, M5S, Macerata Bene Comune, Macerata Insieme, Strada Comune e Pd annunciano che non parteciperanno alla diretta Facebook organizzata dalla Regione al posto del Consiglio aperto di domani: «La parte della claque la lasciamo ad altri. Avevamo chiesto un confronto con la cittadinanza, loro si rinchiudono dentro una stanza utilizzando i social, mentre il servizio sanitario è allo sbando. E cosa dire di questa nostra amministrazione comunale, che di nuovo si umilia davanti ai diktat?»

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L’ospedale di Macerata

«Le nostre forze politiche non saranno presenti a questa farsa. La parte della claque la lasciamo ad altri. La differenza è tutta lì: noi abbiamo richiesto un consiglio comunale aperto sulla sanità per poter discutere con la cittadinanza, loro si rinchiudono dentro una stanza facendo la diretta Facebook. Ma lorsignori sappiano che una diretta Facebook non potrà cambiare il giudizio sul disastro in corso della sanità regionale».

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Filippo Saltamartini, Francesco Acquaroli e Sandro Parcaroli

E’ tranchant e netto il giudizio di tutte le forze di opposizione di Macerata a quella che sta assumendo sempre più i contorni della farsa del fu Consiglio comunale aperto sulla sanità, messa in scena dal centrodestra.  Prima la convocazione del Consiglio aperto, poi il clamoroso dietrofront sotto diktat della Regione che aveva chiuso le porte agli interventi esterni, quindi il successivo annullamento della seduta e infine il coup de théâtre: una bella e sana diretta Facebook. Alla faccia del confronto. Stesso copione, più o meno, di quello andato in scena a Civitanova, dove almeno non si è arrivati ad utilizzare i social per parlare di sanità (leggi l’articolo). Nella città costiera il Consiglio è stato convocato alla chetichella per stasera, praticamente su volere della Regione, e manco a dirlo senza interventi esterni.

E così a Macerata tutte le forze politiche di opposizione (Italia viva con Ulderico Orazi, il M5s con Roberto Spedaletti e Roberto Cherubini, Macerata bene comune con Stefania Monteverde, Macerata Insieme con David Miliozzi, Strada comune-Potere al popolo con Alberto Cicarè e il Pd con Narciso Ricotta, Andrea Perticarari, Ninfa Contigiani, Alessandro Marcolini) hanno annunciato che non parteciperanno alla diretta in programma domani pomeriggio e criticato pesantemente il centrodestra.

«Il pullman della compagnia Acquaroli and friends nel tour di illustrazione del Piano Socio-sanitario regionale fa di nuovo tappa a Macerata, dopo il flop dello spettacolo già previsto a settembre, annullato causa la presenza della sola claque – dicono le opposizioni – Così, con una diretta Facebook sulla pagina del Comune, gli influencer della sanità marchigiana potranno presentare i loro successi, tra i quali “Ma quale fila al pronto soccorso?” e “Il sogno dell’Ecodoppler”.  Il pubblico potrà avere il privilegio di mandare cuoricini. A presentare l’evento il sindaco, che per l’occasione non indosserà le catene con le quali è da tempo legato per la mancata realizzazione del nuovo ospedale. Nessuno gli dovrà dire però che del nuovo ospedale non c’è neanche il progetto. Un po’ di ironia, per reagire alla nuova offesa alla nostra città fatta dal presidente Acquaroli e dai suoi sodali, che ancora una volta hanno voluto che il tema della sanità non sia oggetto di una discussione pubblica, ma di una sorta di audizione di politici e tecnici regionali, senza un contraddittorio, senza la presenza degli operatori del settore, senza la presenza di chi più è coinvolto da questi temi: i nostri concittadini. I cittadini che vivono ogni giorno il progressivo, incessante esaurimento del servizio sanitario pubblico, che rinunciano a curarsi, che lo fanno subendo inefficienze, che se ci riescono si rivolgono alle aziende private. Aziende di cura private che stanno nascendo e prosperando alla grande, ci avete fatto caso? E siccome tra non molto tempo ci saranno le elezioni regionali, ecco che parte il tour blindato di presentazione, segno evidente dell’arroganza di questa classe politica, ma anche della sua paura. Perché c’è rabbia in giro, giusta, motivata, percepibile – concludono le minoranze – E cosa dire di questa nostra amministrazione comunale, che di nuovo si umilia davanti ai diktat della Regione che non vuole alcun confronto?».

 

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