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Pronto soccorso, restano le coop.
Il “no” dei primari a inviare medici

SANITA' - Si è arenato il piano dell'Ast di Macerata ed è appena stato prorogato per alcuni mesi il contratto alla cooperativa che lo scorso anno ha vinto la gara per la copertura di 170 turni al 118 e nei due reparti di emergenza di Macerata e di Civitanova

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L’ospedale di Macerata

di Luca Patrassi

E’ appena stato prorogato dalla Ast per alcuni mesi il contratto alla cooperativa che lo scorso anno ha vinto la gara per la copertura di 170 turni al 118 e nei Pronto Soccorso degli ospedali di Macerata e di Civitanova.

Operazione di proroga resasi necessaria per avere il tempo di fare una nuova gara e, possibilmente, di aggiudicarla.

Da più di un mese l’Ast era al lavoro e si stava muovendo con i primari e con i direttori di Dipartimento al fine di avere la disponibilità di medici per coprire un turno al mese nei Pronto soccorso degli ospedali di Macerata e di Civitanova.

La risposta è risultata negativa, quasi tutti i responsabili dei vari reparti ospedalieri hanno motivato il no spiegando che se i medici chiamati al turno di guardia interdipartimentale, limitatamente a quelli in possesso di una specializzazione equipollente a quella in Medicina di Urgenza, entrassero invece in servizio al Pronto soccorso, si verrebbero a creare gli stessi problemi di copertura dei turni all’interno dei reparti di provenienza.

E così quella che sembrava una soluzione possibile, si è rivelata impraticabile. I medici dei reparti non fanno insomma la fila per andare a coprire i turni del Pronto soccorso, protetti dai primari, dall’organizzazione interna e dai contratti. Quindi, al dunque gli uffici Ast stanno facendo i conti per tagliare la spesa – oltre i tre milioni di euro l’anno – finora provocata dall’ingaggio dei gettonisti. L’Ast Macerata è stata la prima azienda nelle Marche a doversi muovere per affrontare la grana delle coop.

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Il pronto soccorso di Civitanova

Ora si attende la pubblicazione degli atti di gara con l’indicazione della richiesta di copertura dei turni: scontato il fatto che saranno rimessi a gara tutti i circa 80 turni mancanti al 118 (i medici non ci sono e non è possibile l’impiego di camici bianchi con specializzazione equipollente visto che quelli del 118 hanno un patentino regionale per quel tipo di servizio). Restano scoperti dunque altri 70 turni di Pronto soccorso. L’azione svolta dalla Ast ha permesso di ottenere la disponibilità di qualche medico a fare un turno in più e di qualche specializzando: in totale si parla di 30 turni mensili.

I medici dei reparti non si muovono, ora la direzione Ast si augura che la selezione di medici in Medicina di Urgenza confermi le speranze accese visto che in graduatoria ci sono una decina di idonei. Il prossimo 20 dicembre si chiuderà la procedura e si potrà capire così quanti di questi dieci accetteranno l’assunzione a Macerata.

Per le coop quindi nessuna uscita di scena: la gara per le coop dovrebbe prevedere, ad ora, la copertura di circa 140 turni. Il ministero ha però fissato il tetto al compenso orario portandolo da 130 euro a 85 nella speranza di disincentivare il passaggio dei medici dalle strutture pubbliche a quelle private. Dunque, dovesse andare male il concorso, in ogni caso si annuncia una riduzione di circa un milione di euro rispetto ai tre spesi in precedente. Con un problema aggiuntivo: Macerata fra un mese o due dovrà cercare coop disponibili a 85 euro l’ora mentre nelle altre Ast della regione i contratti non sono scaduti e il compenso è di circa 130 euro l’ora. Come dire che anche le coop non metteranno Macerata e Civitanova in testa alla lista delle preferite.

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