Sottopasso di piazza Garibaldi,
il cantiere bloccato dai cavi di nessuno

MACERATA - Stop ai lavori durante la realizzazione dei nuovi ascensori. L'assessore all'urbanistica Silvano Iommi: «E' emerso un tubo dell'elettrodotto che non è di proprietà né di Apm né di Enel. Purtroppo quando si scava in centro storico spesso sorgono di questi problemi»

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Il cantiere al lato di palazzo Ugolini

di Mauro Giustozzi

Sottopasso pedonale di piazza Garibaldi, mentre proseguono le operazioni di scavo nei due lati opposti della piazza restano le transenne che bloccano gli accessi verso viale Trento da un lato e verso i Giardini Diaz dall’altro.

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L’ingresso sul lato dei Giardini Diaz

I lavori stanno subendo dei rallentamenti a causa della predisposizione dei due ascensori, uno in prossimità di Palazzo Ugolini e l’altro sul lato opposto accanto ai Cancelli di piazza Annessione, in quanto durante l’intervento degli operai dell’impresa che ha in appalto l’intervento sono affiorate in profondità delle tubazioni sotterranee che portano dei cavi di cui però non si conosce ancora l’appartenenza, in quanto non sono né di Apm né di Enel. Questo ha portato ad una situazione di stallo. «Il cantiere si è momentaneamente bloccato – afferma l’assessore all’urbanistica Silvano Iommi – in quanto durante gli scavi per la realizzazione degli spazi destinati all’ascensore che sarà installato sul lato di Palazzo Ugolini è stato ritrovato un tubo di un elettrodotto mentre l’omologo ascensore sul lato Cancelli ha visto ripartire i lavori che pure aveva subito prima uno stop perché era stata scoperta una galleria sotterranea, un cunicolo e la buca della pesa dei carri con dei reperti. Purtroppo quando si scava in profondità nel centro storico di Macerata si deve mettere in preventivo che possano esserci imprevisti che affiorano durante le lavorazioni. Tornando al cavidotto individuato sotto Palazzo Ugolini, si dovrà necessariamente spostare, risalendo prima a chi appartiene questa tubazione, visto che Apm ed Enel dicono che non è di loro proprietà. Probabilmente questo risale a quando fu realizzato negli anni Sessanta il sottopasso di piazza Garibaldi».

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I lavori nel sottopasso

Il punto forte di questo progetto sta proprio nella nuova disposizione di salite e discese nel sottopasso della piazza che consentirà agevolmente e senza rischio di raggiungere viale Puccinotti, i giardini Diaz, piazza Annessione o via Leopardi e via Trento. La realizzazione dei due ascensori si inserisce nel progetto di riqualificazione del sottopassaggio. Sarà allargato lo spazio tra l’ingresso al sottopasso e palazzo Ugolini dove, al momento, può passare solamente una persona per quanto è stretto. Ciò sarà reso possibile restringendo la scala che scende nel sottopasso. L’impegno è migliorare quell’opera rendendo nel contempo più sicura l’area e il passaggio pedonale. I due ascensori rappresentano la soluzione per abbattere le barriere architettoniche. L’obiettivo è rendere più semplice per i cittadini l’uso del sottopasso, considerando che in quella zona si registrano molti investimenti. L’intenzione è quella di spingere i cittadini a evitare l’attraversamento a piedi di quel tratto ad alto traffico rifacendo nel sottopasso l’illuminazione, rendendo più accattivanti le vetrine commerciali, installando una nuova illuminazione, mettendo una pavimentazione più chiara rendendo più esteticamente il sottopasso e modernizzandolo.

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Si tratta di un primo passo per affrontare in modo sistemico la questione della sicurezza, del decoro e accessibilità dei sottopassaggi pedonali cittadini che troppo spesso non vengono utilizzati. In particolare per questo sottopasso pedonale, inaugurato nel 1965, il problema è sempre stato quello della difficoltà di utilizzo da parte di persone anziane o con disabilità, delle mamme con i passeggini e delle biciclette per via della presenza di sole scale di accesso. L’opera è stata finanziata con i fondi del Pnrr per un importo complessivo di 850mila euro: il progetto del redesign complessivo di piazza Garibaldi, dovrà coniugarsi con il progetto elaborato dall’Università a che, di fronte all’ex bar King, intende realizzare un dehors esterno integrato con l’area verde circostante. L’ipotesi è quella di eliminare il parcheggio, in modo da avere un’area verde e pedonale attorno alla statua di Garibaldi. «Essendo un’opera finanziata con fondi Pnrr – conclude Iommi – i lavori dovranno terminare entro maggio 2026, però in generale negli interventi siamo in linea con il cronoprogramma».

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